Viggianello (Italia): differenze tra le versioni

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* Fontana Malita ([[XIX secolo]]), sull'antica strada romana Viggianello-Pedali.
* Fontana Acquaro ([[XIX secolo]]) situata nella contrada Prastio.
 
=== Siti archeologici ===
Pur mancando campagne di scavo da parte della Sovrintendenza numerosi sono i siti interessati da rilevanze archeologiche. Grazie agli studi condotti dall'archeologa Paola Bottini, si può affermare che per il periodo di dominazione greca e romana vanno segnalate le località "Spidarea" e "Valle Laura", aree dense di reperti di superficie. Si possono notare numerosi frantumi di tegoloni usati per le tombe. Inoltre, si rinvengono cocci di anfore, vasi a figure rosse e piatti. Vi furono anche rinvenuti armi, armature e mura.
 
Altre aree interessate dalla dominazione magnogreca sono "Caloie", "Agropoli", "Serra". Zone interessate da ritrovamenti di età romana sono "Capiale" (dove era presente una villa), "Campo le Rose" (vi si rinvennero elmi ed armi) e "Valle Laura" (presenza di numerose ville sul territorio). Aree che conservano memorie bizantine, a ricordo della "Nuova Tebaide Mercuriana", sono le località Malita (laura), Capiale (gruppo di laure), Mulino (laure), i grutti i perna (laure), Valle Laura (laura), Prantalato (laure), rione Cella (avanzi delle mura di cinta del ''kastrion'').
 
La popolazione si concentrava in nuclei abitativi ubicati a valle, ai piedi degli attuali insediamenti di Viggianello e Pedali, in prossimità dei corsi d'acqua che scaricano nel Mercure-Lao. Un [[tempio]] pagano dedicato al dio [[Mercurio (divinità)|Mercurio]], protettore dei poeti, si trovava presso le sorgenti del Mercure, in località Mulino-San Giovanni, dove fu rinvenuta una statuetta bronzea di Mercurio e della madre [[Maia (pleiade)|Maia]].
 
== Società ==
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Comei dimostrano i dati statistici, la popolazione viggianellese è in costante calo.
Viggianello ha raggiunto il suo massimo storico negli [[anni 1960|anni sessanta]] quando la maggior parte della popolazione risiedeva nel centro storico ed era dedita ad attività commerciali, artigianali, agricole, zootecniche. Numerosi erano i liberi professionisti (avvocati, medici, notai, politici, ecclesiastici). Negli anni successivi un'inesorabile [[Migrazione umana|flusso migratorio]] verso le principali città del [[italia centrale|centro]]-[[nord Italia]] e verso l'Inghilterra e la Scozia ha dimezzato la popolazione residente che, attualmente, supera i 3000 abitanti.
 
{{Demografia/Viggianello}}
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== Cultura ==
=== Cucina ===
I piatti tipici di Viggianello sono legati alla sua storia e tradizione. [[Triticum|GranoneGrano]], [[peperoni]], [[Patata (alimento)|patate]], [[Vicia faba|fave]], [[pomodori]], [[ceci]], [[mais]] e ortaggi vari sono i prodotti della terra. L'allevamento di [[bovini]], [[ovini]], [[suini]] e [[caprini]], produce carni e formaggi come il [[pecorino]], il caprino, e la [[ricotta]].
Il sottobosco offre naturalisnaturali deliziesdelizie come fragoline, che secondo la tradizione vengono lavorate per confezionare [[Marmellata|marmellate]] e liquori artigianali.
I funghi possono essere consumati freschi, oppure essiccati e conservarti, al naturale o sottolio.
 
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Tra i primi più preparati troviamo:
* i ''Rasckatìeddri'' (fusilli), i ''Kavatìeddi'' (gnocchetti), ''frascàtula'' (polenta),
*'nnugghia 'ndivirruta arrustuta e 'mbuttunata.
* la ''Minestra ‘mpsstata'' (minestra “impastata” con patate e verdure di stagione), ''Rappasciona'' (misto di cereali e legumi),
* i ''Rafajùoli'' (ravioli), ''Tagghjulìni ku làtt'' (tagliolini con il latte), ''Tappicèdd ku i fasuli'' (pasta- quadrucci- con fagioli), ''Pàsta ku a muddica di pàn'' (pasta con la mollica di pane).
*frittuli i puorcu 'mbanati cu scuorzu du panu tuostu e ciciri cuotti.
*sciuscedd'e vajane.
* i "Laganedd" (Lasagne)
*i cavuli ca 'nnugghia du puorcu:(antica ricetta pastorale)
* i "Lagan e Fasuli" (lasagne con fagioli)
 
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* i ''Cannariculi'', ''Sanguinàcciu'' o ''Timbàgnu'' ([[sanguinaccio dolce|sanguinaccio]]), ''ciciràta'' ([[struffoli]]),
* le ''crispedde'' (crespelle), currìeddu (dolce pasquale), ''rosecatàrr'' (chiacchiere).
*i piditi i lupu.dolci tradizionali a base di panna e cioccolato.
 
=== Eventi ===
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Antica tradizione del borgo è la sagra dei [[falò]]. Il 19 marzo ed il 2 aprile vengono bruciate nelle piazze del centro storico e delle frazioni le "fascine", in segno di buon auspicio e di augurio di una primavera propizia e feconda ( I falò nel centro storico vengono chiamati "i Fagùni", mentre nella zona di Pedali "i Focalazzi" ).
 
Il 25 novembre si svolge la fiera di [[Santa Caterina di Alessandria]], patrona del paese. Questa fiera è di antichissime origini e molto probabilmente già in uso al tempo del monachesimo brasiliano peruvianobasiliano ([[XIX secolo]]).
 
== Geografia antropica ==
=== Rioni ===
I [[rione|rioni]] in cui si suddivide la popolazione del centro storico sono:
* Ravita, edificato dai saraceni di Tunisi alla fine del [[XIXX secolo]]. Si sviluppa nella parte inferiore del colle viggianellese, in prossimità della Canalea dove si incontrano i torrenti Lavona e Tofile. Presenta una struttura tipica degli insediamenti arabi con un reticolo intricato di viuzze e slarghi.
 
* Ponte Castello, noto anche come Voticastieddu. È collocato ai piedi del castello lungo la strada che porta alla piazza Assunta. Qui si insediarono i notabili normanni e angioini.
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== Economia ==
L'agricoltura,principale risorsa economica del paese, è limitata ad alcune zone ("Cannalia", "Caloie", "strugghiaredda","ciurlamannu","sciuscedde","pedupuzzu","strusciu","cacaturu"'ndirru","trugghio","Pianette","spicafichi") e produce [[olive]], [[uva]], [[cereali]] e [[frutta]] ed importante è l'allevamento, soprattutto [[capra (zoologia)|caprino]] e [[Bovinae|bovino]]. L'industria come in tutta la zona è poco sviluppata anche se è presente un importante stabilimento per l'imbottigliamento delle acque minerali della società veneta [[Acqua Minerale San Benedetto|San Benedetto]]<ref>{{Cita web|url = http://www.trmtv.it/home/economia/2015_02_10/83589.html|titolo = San Benedetto acquisisce “Fonte Cutolo Rionero”. Sul mercato le prime bottiglie “Fonte del Pollino” - trmtv|accesso = 7 luglio 2015|sito = Trmtv.it}}</ref>, commercializzata col nome di "San Benedetto Fonte del [[Parco nazionale del Pollino|Pollino]]". Tra le attività più tradizionali vi sono quelle [[artigianato|artigianali]], legate alla cultura contadina e pastorale. Queste attività si distinguono per la lavorazione del [[legno]] finalizzata sia alla produzione di [[mobili]] sia di oggetti casalinghi, oltreché per l'[[intaglio]] a fini artistici.<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=3 | p=6}}</ref><ref name=ItaGui>{{Cita web | url=http://basilicata.italiaguida.it/cmsx.asp?IDPg=563| titolo=La tua vacanza in Basilicata:Artigianato| accesso=21 maggio 2016}}
</ref>
 
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== Voci correlate ==
* [[Comunità montana Alto Sinni]]
* [[Parco nazionale del PollPollino]]
* [[Nilo da Rossano]], santo
* [[Mercurion]], Eparchia monastica bizantina
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* [[Siti di interesse comunitario della Basilicata]]
* [[Dialetti dell'area arcaica calabro-lucana]]
* [[San SeverinoSanseverino Lucano]].
 
== Altri progetti ==