Villotta (musica): differenze tra le versioni

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jo 'i dîs:"mi tocje lâ"|''L'emigrant'', villotta friulana d'autore, Arturo Zardini, 1912}}
 
== La villotta allaa friulana ==
oralmente.
La '''villotta alla friulana''' (o '''vilote furlane''') è una manifestazione di cultura tradizionale, all'inizio tramandata oralmente.
 
In [[Friuli]] invece il [[canto popolare]] era indicato con i termini "cjançon", "cjançonete", "cjantose" e, in [[Carnia]], anche con "danze" e "raganiza" (filastrocca). Questo tipo di canto non era solo in [[lingua friulana|friulano]], ma anche in [[lingua veneta|veneto]] e, nelle zone di confine nord-orientale, anche in [[lingua tedesca|tedesco]] e [[lingua slovena|sloveno]]. Dal punto di vista poetico la villotta è composta da 4 [[ottonari]] a [[rima]] alternata ed è equivalente ai [[rispetti]] ed agli [[strambotti]] dell'[[Italia centrale|Italia centro]]-[[Italia meridionale|meridionale]]. A [[Ermes di Colloredo]] poeta, autore di versi ottonari si attribuisce il momento di passaggio della villotta da espressione folklorica a produzione d'autore, fu infatti la studiosa e musicologa [[Ella von Schultz-Adaïewsky]] ad analizzare il fenomeno Villotta agli inizi dell'Ottocento arrivando alla definizione di una cronologia nell'evoluzione della produzione villottistica da fenomeno di tradizione orale a produzione compositiva d'autore.
 
'''TESTI'''
== Testi ==
 
Le parole dei canti popolari erano il frutto della fantasia di qualche improvvisatore e, passando di bocca in bocca e di paese in paese, venivano modificate a seconda del gusto personale finché del loro autore originario si perdeva il ricordo. Il contenuto poetico in genere si esauriva nel giro di quattro versi di otto sillabe e talvolta anche di cinque, sette, dieci o addirittura undici sillabe, ma non erano rari i casi di contrasti o catene, in cui due gruppi di cantori alternavano le strofe, cercando di mantenere vivo il canto il più a lungo possibile, perfino inventando le parole sul momento. Accadeva così che quartine diverse fossero abbinate alla stessa melodia e che una stessa quartina venisse cantata con musica e ritmo diversi in diverse zone geografiche del Friuli.
Sembra essere stata la risposta popolare al colto madrigale e si caratterizza per la disposizione polifonica delle voci, caratteristica nel XIV presente solo nell'area del Friuli storico.