Dinamometro: differenze tra le versioni

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m portata e sensibilità dinamometri
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Esistono in commercio diversi tipi di dinamometri, tra cui ''dinamometri a leva'', ''a pendolo'' o ''elastici''<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/dinamometro/|titolo=dinamòmetro|sito=treccani.it &minus; Vocabolario on line|editore=[[Istituto dell'Enciclopedia Italiana]]|accesso=8 marzo 2016}}</ref>. Gli apparecchi più comuni sono costituiti essenzialmente da una [[molla]] (che si comporta come un materiale elastico) e da una [[scala graduata]] parallela al vettore forza da misurare, e quindi alla direzione della deformazione della molla<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/dinamometro/|titolo=dinamometro|sito=treccani.it &minus; Enciclopedie on line|editore=[[Istituto dell'Enciclopedia Italiana]]|accesso=8 marzo 2016}}</ref>. Trattandosi di uno strumento per la misurazione della forza, l'[[unità di misura]] riportata nella scala graduata può essere in [[Newton (unità di misura)|Newton]], il [[dyne]] o il [[kilogrammo peso]].
 
I dinamometri si differenziano tra di loro in base alla portata (ovvero al massimo valore misurabile) ed alla sensibilità. Esistono in commercio dinamometri da laboratorio di varie portate: da 0,1 N a 10 N ed oltre.
 
== Note ==