Medici: differenze tra le versioni

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La famiglia proveniva dal contado del [[Mugello]] e trae origine da un certo [[Medico di Potrone]], nato intorno al [[1046]]. Alcuni esponenti della famiglia, tutti discendenti di Medico di Potrone, tra il [[XIII secolo|Duecento]] e il [[XIV secolo|Trecento]] si guadagnarono una ricchezza ragionevole con le manifatture laniere che in quel tempo videro un periodo di ''boom'' nelle richieste, in Italia e all'estero, soprattutto in [[Francia]] e [[Spagna]]. Agli inizi del Trecento i Medici avevano già avuto due [[Gonfaloniere di Giustizia|gonfalonieri di Giustizia]] (la massima carica della [[Repubblica fiorentina]]) e per tutta la prima metà del secolo fecero parte dell'oligarchia che dominava la città. Solitamente le fonti e la tradizione letteraria ricordano che i Medici erano originari del [[Mugello]], la zona a nord-est di Firenze oggi comprendente i territori comunali di [[Barberino di Mugello]], [[San Piero a Sieve]], [[Scarperia]], [[Borgo San Lorenzo]] e [[Vicchio]].
 
Ma taleTale informazione non ha fondamenti documentari certi, ma è la più probabile in equanto si basa sul fatto che dal XIV secolo i Medici risultano essere proprietari fondiari della zona. Era infatti naturale per i mercanti del Duecento, che alimentavano le loro fortune economiche in città, acquistare terre nella zona del contado da cui provenivano. InA compensosostenere tale ipotesi, numerosevi sono le leggende fiorite soprattutto in epoca granducale (XVI-XVII secolo), quando la fantasia e la penna degli eruditi di corte si esercitavano a dar lustro alle origini della stirpe allora regnante in Toscana. Secondo un manoscritto secentesco oggi nella [[Biblioteca Moreniana]], in epoca altomedievale i Medici furono legati agli [[Ubaldini]], allora feudatari molto potenti nel [[Mugello]], e almeno dal 1030 possedevano i castelli di Castagnolo e di Potrone appunto, situati presso l'odierna [[Scarperia]].
 
Il manoscritto della Biblioteca Moreniana n. 24 intitolato "Origine e discendenza della casa dei Medici di Firenze", è stato attribuito a Cosimo Baroncelli (1569-1626), cameriere di [[Don Giovanni de' Medici]]. La medesima fonte riporta inoltre un racconto dai toni fiabeschi che intende nobilitare le origini della schiatta medicea e del suo stemma. Questa sorta di romanzo cortigiano presenta come capostipite un certo Averardo de' Medici – nome poi ricorrente nella famiglia fra Due e Trecento, che fu un comandante dell'esercito di [[Carlo Magno]], imperatore nonché ‘rifondatore' di [[Firenze]]. Una volta il valoroso Averardo, mentre era impegnato a liberare il territorio toscano dall'invasione dei [[Longobardi]], sconfisse un gigante chiamato Mugello, che terrorizzava la zona omonima dell'Alta Val di Sieve. Durante lo scontro, il gigante Mugello conficcò la propria mazza dentata (o forse le palle del flagello) nello scudo dorato di Averardo: i segni rimasti impressi sull'arma del cavaliere suggerirono l'emblema araldico delle palle o “bisanti” nel blasone mediceo.
 
Così, dopo la mitica impresa di Averardo, i lontani avi di [[Cosimo de' Medici|Cosimo il Vecchio]] e [[Lorenzo de' Medici|Lorenzo il Magnifico]] si sarebbero trasferiti nella regione del Mugello. La notizia che i Medici si insediassero in Mugello in epoca tanto antica sembra, però, ridimensionata da un'altra testimonianza, più attendibile. Infatti, il Libro di memorie di Filigno de' Medici scritto nel 1374 ricorda che i Medici compirono i primi consistenti acquisti di terre in Mugello fra il 1260 e il 1318, mentre possedevano immobili di una certa rilevanza a Firenze almeno già dal 1169. Utilizzando gli scarsi dati disponibili, risulta in ogni caso difficile stabilire se i Medici, agli albori della loro storia, siano stati proprietari terrieri molto agiati che hanno cercato in città nuove occasioni di ascesa e sviluppo oppure se invece siano stati cittadini abbienti che per estendere la loro influenza e il loro potere hanno realizzato alleanze propizie con famiglie nobili e investimenti nelle campagne.
 
== Primi componenti dei Medici ==