Claudio: differenze tra le versioni

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[[File:Tiberius&Livia Aureus.jpg|thumb|left|[[Aureo]] raffigurante l'imperatore [[Tiberio]] e sua madre [[Livia Drusilla]], rispettivamente zio e nonna di Claudio: entrambi non stimavano il futuro imperatore, e lo tennero lontano dal potere]]
 
Il nuovo imperatore, suo zio [[Tiberio]], non si dimostrò più disponibile nei confronti del nipote di quanto in passato lo fosse stato Augusto: quando chiese il permesso di iniziare il ''[[cursus honorum]]'', Tiberio gli conferì gli ''ornamenta consularia'', i simboli del rango [[console (storia romana)|consolare]], ma quando Claudio chiese un ruolo più attivo gli venne rifiutato. Se la sua famiglia non perdeva occasione per dimostrare di non averne grande stima, il popolo romano, al contrario, pare lo tenesse in una qualche considerazione: alla morte di Augusto, infatti, l'[[ordine equestre]] lo scelse come proprio patrono, mentre il [[Senato romano]]<nowiki/> propose di ricostruire a spese pubbliche la sua casa distrutta da un incendio e di permettergli di partecipare alle proprie sedute. Proposte, peraltro, che Tiberio respinse.
 
Di fronte a questo [[ostracismo]], Claudio abdicò a qualunque aspirazione di carriera politica e si ritirò a vita privata, dedicandosi ai suoi studi di storia. Scrisse, infatti, un trattato sugli [[Etruschi]],di cui studiò anche la lingua,<ref>Celebre rimane il frammento di un'iscrizione di [[Lione]], sua città natale, che trascrive un discorso pubblico di Claudio in cui lo stesso faceva riferimento alla storia degli [[Etruschi]] dallo stesso amata e studiata per decenni, in particolare al periodo di [[Servio Tullio]] il sesto [[rex (storia romana)|re di Roma]], da lui nominato [[Servio Tullio|Mastarna]]: {{CIL|13|1668}}</ref> una storia su [[Cartagine]], una difesa di Cicerone, alcuni trattati sul gioco dei dadi e sull'alfabeto, tutti andati perduti. Sempre in questo periodo sposò ([[15]]) [[Plauzia Urgulanilla]], nobildonna di origine etrusca, da cui ebbe due figli: Druso Claudio, morto in giovane età, e Claudia, che però Claudio non riconobbe, accusando Plauzia di adulterio e divorziando da lei nel [[28]].