Ashariti: differenze tra le versioni
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Si oppose sia alla visione della scuola dei [[mutazilismo|mutaziliti]], che si era sviluppata secondo i principi della [[logica]] e del [[razionalismo]], e che cercava di combinare questi principi con le dottrine islamiche, dimostrandone nel contempo la compatibilità, sia allo [[Ẓāhir]]i, che apparve intorno al [[IX secolo]] sviluppandosi come scuola di pensiero e di giurisprudenza; contrastò infine anche le scuole degli antropomorfisti (''mujassima'') e dei tradizionalisti.<ref>M. Abdul Hye, Ph.D, [http://www.muslimphilosophy.com/hmp/14.htm Ash'arism], ''Philosophia Islamica''.</ref>.
Una concezione dell'onnipotenza divina come assoluta comportò conseguenze rilevanti:
* Il [[Relativismo#Relativismo morale|relativismo etico]], per cui i valori morali (bene/male, giusto/ingiusto ecc.) non preesistono a Dio, ma sono determinati liberamente da Dio e resi noti all'uomo con la Rivelazione (anche
* L'[[occasionalismo]] causale, per cui le cause seconde (le leggi fisiche) vengono negate, sicché tutti gli eventi sono direttamente causati da Dio, il quale ricrea il mondo dal nulla in ogni istante, e solo tale intervento garantisce la continuità dei fenomeni<ref>Frithjof Schuon, ''Cristianesimo/Ismam'', cap. 8, Edizioni Mediterranee</ref>.
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