Giacomo Puccini: differenze tra le versioni

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Mi son permesso di modificare una frase che categorizzava Puccini all'interno della sola corrente verista senza considerarne i tratti così innovativi di esotismo e di meticolosità orchestrale, dovuta soprattutto allo studio di Wagner. Collegandomi a quest'ultima tematica, ho voluto modificare una frase che menzionava un semplice "apprezzamento" da parte di Puccini nei confronti di Wagner senza contare, appunto, la profonda influenza esercitata dal compositore tedesco su Puccini.
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== Biografia ==
=== La prima formazione ===
[[File:PucciniBirthplace.jpg|thumb|upright|[[Museo-casa natale di Giacomo Puccini|Casa natale di Puccini]] a [[Lucca]Firenze].]]
 
Nacque a [[Lucca]] il 22 dicembre del [[1858]], sestogenito dei nove figli<ref>Otilia (Lucca, 24 gennaio 1851 - ivi, 9 marzo 1923), Tomaide (Lucca, 14 aprile 1852 - ivi, 24 agosto 1917), Temi (Lucca, 5 ottobre 1853 - ivi, 1854), Nitteti (Lucca, 27 ottobre 1854 - Pordenone, 3 giugno 1928), Iginia (Lucca, 19 novembre 1856 - Vicopelago, 2 ottobre 1922), Ramelde (Lucca, 19 dicembre 1859 - Bologna, 8 aprile 1912), Macrina (Lucca, 13 settembre 1862 - ivi, 4 gennaio 1870),Michele(Lucca, 19 aprile 1864 - Rio de Janeiro, 12 marzo 1891).</ref> di Michele Puccini ([[Lucca]], 27 novembre [[1813]] - ivi, 23 gennaio [[1864]]) e di Albina Magi ([[Lucca]], 2 novembre 1830 - ivi, 17 luglio 1884). Da quattro generazioni i Puccini erano [[Maestro di cappella|maestri di cappella]] del [[Duomo di Lucca]]<ref>Giacomo (Celle di val di Roggio, Lucca, battezzato il 26 gennaio 1712 - Lucca, 16 maggio 1781); Antonio (Lucca, 30 luglio 1747 - Lucca, 10 febbraio 1832); Domenico (San Pier Maggiore, Lucca, 15 aprile 1772 - Lucca, 25 maggio 1815); Michele (Lucca, 27 novembre 1813 - Lucca, 23 gennaio 1864).</ref> e fino al 1799 i loro antenati avevano lavorato per la prestigiosa Cappella Palatina della [[Repubblica di Lucca]]. Il padre di Giacomo era, già dai tempi del Duca di Lucca [[Carlo Lodovico di Borbone]], uno stimato professore di composizione presso l'Istituto Musicale Pacini.<ref>{{cita|Budden, 2005|pp. 15-16}}.</ref> La morte del padre, avvenuta quando Giacomo aveva cinque anni, mise in condizioni di ristrettezze la famiglia. Il giovane musicista fu mandato a studiare presso lo zio materno, Fortunato Magi, che lo considerava un allievo non particolarmente dotato e soprattutto poco disciplinato (un «falento», come giunse a definirlo, ossia un fannullone senza talento). In ogni caso, Magi introdusse Giacomo allo studio della [[Tastiera (musica)|tastiera]] e al [[canto corale]].<ref name="Budden19">{{cita|Budden, 2005|p. 19}}.</ref>