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[[File:Chiesa di Santa Maria del Carmine (Pavia) 05.jpg|thumb|''Gesù Bambino tra la Madonna, i SS. Anna, Gioacchino, Giovanni Evangelista'', [[Chiesa di Santa Maria del Carmine (Pavia)]]]]
== Vita e opere ==
Pittore lombardo, seguace del [[Bergognone]], autore di numerosi quadri ed affreschi. La sua biografia risale agli scritti dei monaci benedettini prima a [[Pavia]] e poi a [[Bobbio]] dove visse fino all'ultimo lavorando.
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La più antica notizia di Bernardino Lanzani risale al [[1490]]. Il 13 dicembre di quell'anno ''Bartolomeo Calco'', segretario di [[Ludovico il Moro]], Signore di [[Milano]], scrive al Podestà di [[Castel San Giovanni]] che gli mandi subito il maestro Bernardino da San Colombano per dipingere la sala grande del Castello.
 
A [[Pavia]] egli lavoro realizzando per la [[Chiesa di Santa Maria del Carmine (Pavia)]] un trittico a tempera su tavola, raffigurante ''Gesù Bambino tra la Madonna, i SS. Anna, Gioacchino, Giovanni Evangelista''; ed affrescando nel [[1524]] la [[Chiesa di San Teodoro (Pavia)|chiesa di San Teodoro]], raffigurante la città di Pavia con il famoso [[Ponte Coperto di Pavia]].
 
Il 1º giugno [[1525]], Bernardino, è a [[Pieve Porto Morone]] nella casa di certo ''Bartolomeo de Lossano'', viene a lite con l'ospite e questi lo colpisce al viso con una tazza; allora Bernardino afferra un coltello da una tavola e lo ferisce gravemente al petto e ad un braccio. Pochi giorni dopo il "de Lossano" muore e Bernardino deve darsi alla fuga.
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Udite le varie testimonianze, viene condannato in contumacia alla pena di morte mediante il taglio della testa, alla confisca di tutti i beni e alla estradizione da tutti i territori soggetti alla giurisdizione della Contessa.
 
Egli si rifugia in un primo tempo, presso i [[Benedettini]] di ''[[Monastero di San Salvatore (Pavia)|S. Salvatore]]'' a [[Pavia]]. Nell'autunno del [[1526]] lo troviamo a [[Bobbio]], dove, il 21 ottobre, si impegna con regolare contratto a decorare sia l'interno che l'esterno della nuova grande chiesa, l'attuale [[Abbazia di San Colombano]] che i Benedettini di ''Santa Giustina'' di [[Padova]], subentrati all'estinto ''[[San Colombano|Ordine di San Colombano]]'' fin dal [[1448]], hanno costruito con l'aiuto finanziario di tutti i maggiori monasteri benedettini d'Italia.
 
Appena stipulato il contratto con l'[[abate]] per 550 lire dell'epoca, Bernardino si mette al lavoro. Il Monastero gli fornisce il ponteggio, i muratori che gli stenderanno la calce per l'affresco e gli imbianchini che gli scialberanno i muri per le tempere, come d'accordo. L'artista prevede di terminare il lavoro alla fine del [[1527]] o nei primi mesi del [[1528]].
Il suo impegno non era solo quello di dipingere la chiesa nuova, bensì anche "il Paradiso" posto davanti la chiesa, con la volta della porta. Di questi ultimi dipinti non è rimasta purtroppo traccia.
Quest'ultimo "paradiso del monastero", di cui Bernardino parla, potrebbe essere quello del [[chiostro]] interno del Monastero che nel [[1526]] non era ancora stato abbattuto. Sopra la porta dell'antico refettorio, c'è un dipinto che rappresenta il papa [[Papa Gregorio I|San Gregorio Magno]] circondato da cornici; sempre attribuito al Lanzani assieme all'affresco del refettorio del monastero ora sede del [[Museo della città di Bobbio]].
[[File:Mayeul fresque de Pavie.jpg|miniatura|''Episodi di vita di San Maiolo abate di Cluny,'' [[Pavia]], [[Monastero di San Salvatore (Pavia)|San Salvatore]]]]
 
Durante i recenti lavori di restauro dell'abbazia viene ritrovata la grande ''Annunciazione'', ormai deteriorata dai muratori del settecento (era dipinta attorno al rosone e fu ritrovata inaspettatamente durante gli ultimi restauri).
Nell'Annunciazione Bernardino sfoga tutto il patetico e l'accoramento che affligge la sua anima. L'artista a Bobbio era forse sul finire della sua vita, si sentiva vecchio e tale si dipingeva nell'autoritratto inserito nell'arco, sopra la Cappella maggiore della Basilica. Era lontano dalla patria, né vi poteva più tornare, perché colà l'aspettava la condanna a morte. Era lontano dalla famiglia, in particolare dalla figlia, e sapeva bene che difficilmente avrebbe potuto rivederla.
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L'affresco posto sull'arco della Cappella grande della Basilica è l'opera più importante del Lanzani, per l'ampiezza dello spazio e per il ritmo della distribuzione dei personaggi; raffigura Papa ''San Gregorio Magno'', vestito di abiti pontificali e seduto in trono. A sinistra e a destra, ma in posizione più arretrata, lo assistono cardinali e personaggi coronati, circondati da dignitari e da paggi.
 
Il Lanzani non fu "un grande". I grandi allora si chiamavano [[Raffaello]], [[Leonardo]] e [[Vittore Carpaccio|Carpaccio]]. Bernardino fu uno dei tanti, che "andò a bottega" ad imparare il mestiere e lo imparò benissimo. Le richieste del mercato lo portarono a frequentare le maggiori città lombarde e anche centri minori non meno culturalmente importanti. In questo suo girovagare, entrò in contatto con molte scuole pittoriche del suo tempo. A [[Milano]] e a [[Pavia]] conobbe il [[Bramante]] e Leonardo, ma non fu mai un ''Vinciano'', come allora fu di moda. Egli aveva capacità assimilative non comuni, ma non si lasciò mai dominare da nessuna scuola. Nel periodo migliore della sua attività, che coincide con un periodo che va dalla fine del Quattrocento ai primi decenni del Cinquecento, egli si pone fuori della cultura lombarda, pur conservandone gli schemi. Egli ha il sentore di un'età nuova in arrivo, ne avverte dentro di sé l'esigenza. Ci sono in lui tentativi molto significativi di arrivare ad una espressione più libera. Ma tali esigenze contrastano in lui con quelle della clientela.
 
A Bobbio, negli affreschi della Basilica (meno ovviamente nelle tavole, che sono state dipinte fuori dell'ambiente bobbiese), la presenza dei Padri Benedettini alle sue spalle è assidua. Essi, per contratto, si sono riservati un controllo quotidiano sul suo lavoro.
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Lista delle opere del Lanzani:
*''Episodi di vita di San Maiolo abate di Cluny,'' primi anni del XVI secolo, [[Pavia]], [[Monastero di San Salvatore (Pavia)|San Salvatore.]]
* ''Gesù Bambino tra la Madonna, i SS. Anna, Gioacchino, Giovanni Evangelista'', tempera su tavola, del 1515 [[Chiesa di Santa Maria del Carmine (Pavia)]] di [[Pavia]];
* ''Affresco di Pavia'',1524 circa, chiesa di San Teodoro, Pavia;
* ''Affresco con il [[Ponte Coperto di Pavia]]'', 1524 circa, chiesa di [[Chiesa di San Teodoro (Pavia)|San Teodoro]], [[Pavia]];
* ''Affresco con il [[Ponte Coperto di Pavia]]'', 1524 circa, chiesa di [[Chiesa di San Teodoro (Pavia)|San Teodoro]], [[Pavia]];
* ''Affreschi dell'Abbazia di San Colombano'', 1526-1530, [[Abbazia di San Colombano]] di [[Bobbio]];
* ''Madonna con i Santi'', tempera su tavola, del 1526, [[Abbazia di San Colombano]] di [[Bobbio]];