Salmi imprecatori: differenze tra le versioni

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'''I salmi imprecatori''', contenuti nel [[Libro dei Salmi]] della [[Bibbia ebraica]] ({{Lang|he|תנ"ך}}), sono quelli che invocano giudizio, calamità o maledizioni sui propri nemici o su coloro che si percepiscono come nemici di Dio. I maggiori salmi imprecatori includono il {{passo biblico|Salmi|Salmi 69}} e il {{Passo biblico|Salmi|Salmi 100}}, mentre i Salmi 5, 6, 11, 12, 35, 37, 40, 52, 54, 56, 58, 79, 83, 137, 139, e 143 sono pure considerati imprecatori. Come esempio, il Salmo 69:24 afferma verso Dio: ''"Riversa su di loro il tuo furore, li raggiunga l'ardore della tua ira"''
 
I Salmi ({{Ebraico|Tehilim}}, תהילים, oro "praiseslodi"), sono considerati parte sia delle [[Bibbia ebraica|Scritture ebraiche]] che [[Bibbia cristiana|cristiane]] e servivano come l'antico "[[Salterio (liturgia)|salterio]]" o "innario" usato nel [[tempio di Gerusalemme]], nella [[sinagoga]], o nel culto privato.
 
Brani del [[Nuovo Testamento]] contengono citazioni dai Salmi imprecatori. [[Gesù di Nazareth]] viene mostrato citarli in Giovanni 15:25 e Giovanni 2:17, mentre l'apostolo Paolo cita dal Salmo 69 nella lettera ai Romani 11:9-10 e 15:3.