Lingua occitana: differenze tra le versioni

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=== I legami tra l'occitano e il catalano ===
 
In uno stadio antico, risalente al periodo subito successivo alla fine dell'[[Impero romano d'Occidente|Impero romano d’Occidente]], come per tutte le lingue romanze, il catalano e la lingua d'oc non potevano essere differenziati. Il fatto {{citazione necessaria|che si scriva quasi esclusivamente in [[lingua latina|latino]] nell'alto Medioevo}} rende impossibile qualsiasi categorizzazione formale di lingua romanza. Sarà con il prender piede delle parlate volgari locali a differenziare gli idiomi. I poeti catalani, come quelli toscani e siciliani, scriveranno in occitano fino al [[Basso Medioevo]] secolo. Ad ogni modo il primo scrittore che scrisse tutta la sua opera in catalano, nonché in lingua d'oc, fu il valenzano [[Ausiàs March]].
 
Nel 1931, il recente ritorno allo statuto autonomo della Catalogna rischiò di essere ostacolato perché poteva significare la tutela dell'appartenenza dei catalani a un gruppo di maggioranza non spagnolo; onde evitare ciò, nel 1934 gli intellettuali catalani hanno proclamato solennemente che il catalano contemporaneo era una lingua lontana dall'occitano, rompendo i secolari prestiti linguistici Occitano-Catalani, facendo di una lingua transnazionale che andava dal Piemonte, sino al nord della Catalogna, un coacervo di piccole patrie linguistiche<ref>{{Ca}} [http://www.tlfq.ulaval.ca/axl/monde/catalan.htm riferimento]</ref> nel manifesto ''[[Desviacions en els conceptes de llengua i de pàtria]]''<ref>{{Ca}} [http://webs.racocatala.cat/cat1714/d/llenguaipatria.pdf Manifest, maig del 1934].</ref>