La dea [[Era (divinità)|Era]]<ref>Ovidio era un ''latino'' quindi chiama la dea ''Era'' con il nome di '''Juno''' ([[Giunone]])</ref> come punizione di aver accolto e allevato [[Dionisio]]<ref>Ovidio era un ''latino'' quindi chiama ''Dionisio'' con il nome di '''Baccus''' ([[Bacco]])</ref>, figlio illegittimo di [[Zeus]] avuto da [[Semele]]<ref>[http://www.theoi.com/Text/OvidMetamorphoses3.html#3 Ovidio, ''Le metamorifosi'', libro libro III, 509 (Penteo e Bacco) su theoi.com] (In inglese)</ref>, e sorella di Ino, fece impazzire i due coniugi (Atamante ed Ino) facendoper sìottenere che il padre uccidesse Leandro, sfracellandolo sulle rocce, e che la madre uccidesse Melicerte, gettandologettasse in un calderone bollente. Melicerte<ref>[http://www.theoi.com/Text/NonnusDionysiaca10.html Nonno di Panopoli, ''Dionisiaca'', libro 10, 45 su theoi.com] (In inglese).</ref>. La madre però, rinsavita, raccolse il cadavere del figlio e si gettò con lui in mare (secondo la leggenda, dalla roccia molare di [[Megara (Attica)|Megara]])<ref name="Ovid"/>.
[[Afrodite]] però, provaprovò pietà per Melicerte (suo pronipote), e così pregapregò [[Poseidone]] di salvarli. Il dio del mare toglietolse a loro le scorie mortali ma,e cambiandolili peròcambiò nel nome ed aspetto, li faesisteretramutandoli comein divinità marine. Così la madre Ino divenne [[Leucotea]] e Melicerte divenne [[Palemone]]<ref name="Ovid">[http://www.theoi.com/Text/OvidMetamorphoses4.html Ovidio, ''Le metamorfosi'', libro IV, 512 (Atamante ed Ino) su theoi.com] (In inglese)</ref>.
Melicerte per i latini divenne [[Portuno]]; divinità che protegge i naviganti.