Ebrei: differenze tra le versioni

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Nell'ambito della popolazione ebraica mondiale ci sono divisioni etniche distinte, la maggior parte delle quali sono principalmente il risultato di ramificazioni geografiche da una popolazione originaria israelita, con successive evoluzioni indipendenti.<ref>Dosick (2007), p. 60.</ref> Una serie di comunità ebraiche fu fondata da coloni ebrei in vari luoghi del [[Vecchio Mondo]], spesso a grandi distanze l'una dall'altra con conseguente mutuo isolamento effettivo e spesso a lungo termine. Durante i [[millennio|millenni]] della [[diaspora ebraica]], le comunità si svilupparono sotto l'influenza dei loro ambienti locali: [[politica|politico]], [[cultura]]le, [[natura]]le e [[demografia|demografico]]. Oggi le manifestazioni di queste differenze tra gli ebrei possono essere osservate nelle espressioni culturali di ogni comunità, comprese la [[Lingue giudaiche|diversità linguistica ebraica]], le preferenze culinarie, le pratiche liturgiche, le interpretazioni religiose, come anche i livelli e fonti di commistione genetica.<ref>Dosick (2007), pp. 60-62.</ref>
 
Gli ebrei vengono spesso identificati come appartenenti ad uno di due gruppi principali: gli ''[[aschenaziti|ashkenazim]]'', o "[[Tedeschi|germanici]]" (''Ashkenaz'', in [[Lingua ebraica|ebraico]], identificava anticamente la regione [[Francia|franco]]-[[Germania|tedesca]] della valle del [[Reno]] per poi, in tempi successivi, indicare la sola [[Germania]]), originariamente diffusi in [[Europa centrale]] ed [[Europa orientale|orientale]] ma col tempo stanziatesi anche in altre macroregioni del Vecchio Continente e, per effetto delle grandi migrazioni europee di fine [[1800|Ottocento]] ed inizio [[1900|Novecento]], in una buona parte delle [[Americhe]], ed i ''[[sefarditi|sephardim]]'', o "[[Spagnoli|ispanici]]" (''Sefarad'' significa "[[Spagna]]/[[Spagna romana|Hispania]]", o generalmente "[[Penisola iberica|Iberia]]", in [[ebraico]]), variamente diffusi in [[Europa meridionale]] ed in vari paesi extra-europei affacciati sul [[Mediterraneo]]. I ''[[Mizrahim]]'', o "Orientali" (''Mizrach'' significa "Oriente", o semplicemente "Est", in [[ebraico]]), cioè l'eterogeneo raggruppamento di ebrei [[Medio Oriente|mediorientali]] e [[Nord Africa|nord-africani]], costituiscono un terzo grande gruppo, sebbene vengano alle volte aggregati al raggruppamento dei sefarditi per ragioni prettamente liturgiche.<ref>Dosick (2007), p. 59.</ref>
 
[[File:1900 photo of a Sephardi couple from Sarajevo.png|thumb|left|upright=0.5|Coppia [[sefardita]] di [[Sarajevo]] in abbigliamento tradizionale ([[1900]])]]
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* {{Cita libro|cognome=Goldenberg|nome=Robert|titolo=The Origins of Judaism: From Canaan to the Rise of Islam|anno=2007|editore=Cambridge University Press|città=Cambridge|isbn=0-521-84453-3}}
* [[Paul Johnson (storico)|Johnson, Paul]], [http://books.google.co.uk/books/about/A_History_of_the_Jews.html?id=VIKGCHT1sbwC&redir_esc=y ''A History of the Jews''], HarperCollins, 1988. ISBN 978-0-297-79366-3 (ital.: ''Storia degli ebrei'', trad. E. Heger Vita, TEA, 2006)
* [[Hans Küng|Küng, Hans]], ''Ebraismo'', (tit. orig. ''Das Judentum'', Monaco 1991) Rizzoli, Milano 1993 e succ. ISBN 978-88-17-11229-1
* {{Cita libro|cognome=Katz|nome=Shmuel|titolo=Battleground: Fact and Fantasy in Palestine|anno=1974|editore=Taylor Productions|isbn=0-929093-13-5}}
* [[Bernard Lewis|Lewis, Bernard]] (1984). ''The Jews of Islam''. Princeton: Princeton University Press. ISBN 0-691-00807-8