Arnaut Daniel: differenze tra le versioni

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== Fortuna di Arnaut Daniel ==
[[File:Arnautdaniel1.jpg|thumb|Pagina di un "chansonnier" del XIII secolo riportante una raffigurazione di Arnaut Daniel]]
È noto che Dante Alighieri tenne in grande considerazione i suoi versi, tanto da chiamarlo padre della Lirica, e a lui si ispirò in alcune composizioni e lo citò, fra l'altro, nel [[Purgatorio]]. Dante ricorda infatti Arnaut Daniel in un sonetto giovanile in cui appare per la prima volta alle prese con rime rare e difficili e col linguaggio metaforico che poi evolverà nelle [[Rime Petrose]], in una di queste ("al poco giorno e al gran cerchio d'ombra") viene ripreso lo schema della sestina Arnaldiana, con sei parole rima e il raffinato gioco d'intarsi che ne deriva. Nel [[De vulgari eloquentia]] sono citate alcune sue liriche.
Notissima è la menzione presente nella “[[Divina Commedia]]”: qui Arnaut Daniel è collocato tra i lussuriosi, nel [[Purgatorio - Canto ventiseiesimo|Canto XXVI]] del [[Purgatorio (Divina Commedia)|Purgatorio]], insieme con [[Guido Guinizzelli]] che nel poema lo indica a [[Dante Alighieri|Dante]] riferendosi a lui come al migliore dei poeti che hanno scritto in volgare: