Casa del Popolo: differenze tra le versioni

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Infine, essa simboleggia il centro coordinatore dell'insieme associativo socialista, il modello della futura [[Società (sociologia)|società]], il nucleo di un [[socialismo]] che si sarebbe gradatamente allargato fino a comprendere il comune, la vita economica e l'intera società civile.
In questo senso, la Casa del Popolo contiene la speranza della società futura e dell'uomo nuovo socialista.
In Friuli la prima casa del popolo fu fondata nel 1909-1911 a Torre, sobborgo operaio di Pordenone ove nel 1840 era stato costruito il primo dei grandi cotonifici della zona; fu inaugurata il 1º maggio 1911 (cfr. www.casadelpopolo.org). Seguì nel 1913 quella di Prato Carnico (Comune di montagna che all'epoca aveva 2500 abitanti) ed era stata finanziata e costruita dagli emigrati (Circa la metà della popolazione) che mandarono i soldi per i materiali dalla Francia, Germania, Usa, ecc. e dai lavoratori della valle Pesarina. Prima della guerra era stata ribattezzata dal regime in Casa del Littorio. Dopo il restauro del 1947 riprese il suo nome originale che conserva ancora oggi sebbene dal 2010 sia stata trasformata dal comune in albergo-ristorante.
 
In [[Abruzzo]] la prima Casa del Popolo fu fondata da [[Umberto Postiglione]], a [[Raiano]], nei primi anni venti. Si trova invece in [[Toscana]] la casa del popolo più grande d'Italia, fondata originariamente nel [[1877]] come società corale, divenuta poi società filarmonica corale e società di mutuo soccorso filarmonica corale, a cui si aggiunse nel [[1946]] l'appellativo di Casa del Popolo [[Grassina]] ampliata negli anni '60 fino a essere munita di una sala multifunzionale capace di ospitare più di 400 persone, un palcoscenico che al tempo della costruzione era secondo per ampiezza solo a quello del [[teatro Verdi (Firenze)|teatro Verdi]] di Firenze, di un cinema all aperto e uno al chiuso, il campo sportivo e 3 cucine, tutto frutto interamente del lavoro e dei soldi dei grassinesi in buona parte [[lavandaia|lavandai]]. La sua posizione al centro del paese, affacciata sulla piazza centrale a mo' di municipio è frutto del dono del suolo su cui sarebbe sorta l'attuale sede ([[1895]]) ai mezzadri e borghesi del territorio da parte dell'oggi soppresso comune del [[Galluzzo]], che si pose l'obbiettivo di istruire e dar possibilità di svago ai poveri del fiorente paese. Non sorprende in questo senso che il primo presidente fu il maestro elementare del paese che la mattina insegnava ai bambini e il pomeriggio si prodigava nell'acculturare la popolazione del contado meno abbiente. Fornendo tra l'altro alla popolazione i primi bagni con acqua calda del paese.