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{{S|geografia|biologia}}
La '''biogeografia''' è la [[scienza]] che studia la distribuzione nello spazio e nel tempo degli organismi viventi e le cause che la determinano. Gli organismi e le comunità biologiche variano infatti spesso in maniera regolare seguendo gradienti geografici come [[latitudine]], [[altitudine]], isolamento e [[habitat]].
 
SiQuesta scienza si occupa di indagare estensione, sviluppo, avvicendamento nel tempo e sovrapposizione degli areali delle specie.
Si parla di [[zoogeografia]] se lo studio riguarda la distribuzione di animali, si dice invece [[fitogeografia]] (o geobotanica) per specificare se lo studio riguarda la distribuzione di piante, mentre si parla di [[biogeografia microbica]] per gli studi che riguardanti i [[microrganismi]].
 
La conoscenza delle variazioni numeriche e di frequenza degli organismi nello spazio riveste una importanza vitale oggi tanto quanto in passato, come segno dell'adattamento delle specie e del riconoscimento di ambienti geograficamente prevedibili. La biogeografia è un campo di ricerca che unisce concetti e informazioni che fanno parte dell'ecologia, biologia evoluzionistica, geologia, e geografia fisica.
 
La biogeografia moderna combina informazioni ed idee da diversi ambiti di ricerca, dalle caratteristiche fisiologiche ed ecologiche che limitano la dispersione dell'organismo, ai fenomeni geologici e climatologici che operano a scala globale e in un ambito temporale evolutivamente ampio.
 
L'applicazione in ambito ecologico della biogeografia studia le interazioni a breve termine tra le specie e gli organismi che vivono in un particolare habitat. La biogeografia storica descrive invece queste interazioni nel lungo periodo, considerando tempi geologici e gli organismi in raggruppamenti tassonomici<ref>{{Cita libro|autore=Cox, C Barry, and Peter Moore|titolo=Biogeography : an ecological and evolutionary approach. Malden, MA: Blackwell Publications, 2005.}}</ref>.
 
== Introduzione ==
Il tipo di distribuzione delle specie nelle diverse aree geografiche può essere descritto attraverso una combinazione di eventi storici, come ad esempio la speciazione, l'estinzione, la deriva dei continenti, e le glaciazioni,
 
Osservando la distribuzione geografica delle specie è possibile riconoscere una relazione con le variazioni del livello del mare, la distribuzione dei corsi d'acqua e i diversi habitat.
 
In periodi di cambiamenti ecologici, la biogeografia include lo stuido delle piante ed animali in "habitat rifugio" del passato e del presente, la loro distribuzione provvisoria e la sopravvivenza localizzata di alcune popolazioni<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20100621194350/http://alrlab.pdx.edu/media/HughesBiogeoNature.pdf|titolo=Wayback Machine|sito=web.archive.org|data=2010-06-21|accesso=2019-04-02}}</ref>. Lo scrittore David Quammen descrive la biogeografia come "...è più di chiedere ''Quali specie''? e ''Dove''. Include anche il ''Perchè''? e, alle volte la domanda più cruciale, ''Perchè no''?"<ref>{{Cita libro|cognome=Quammen, David, 1948-|titolo=The song of the dodo : island biogeography in an age of extinctions|url=https://www.worldcat.org/oclc/33334523|accesso=2019-04-02|OCLC=33334523|ISBN=0684800837}}</ref>.
 
La biogeografia moderna spesso utilizza i Sistemi di Informazione Geografica (GIS) per comprendere i fattori che influenzano la distribuzione degli organismi, e per predire i trend futuri di distribuzione<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20061015021915/http://digitaltaxonomy.infobio.net/?Software:Biogeography_and_GIS|titolo=Digital Taxonomy - Biogeography and GIS|sito=web.archive.org|data=2006-10-15|accesso=2019-04-02}}</ref>. Spesso i modelli matematici ed il GIS sono utilizzati per risolvere problemi ecologici che includono qualche aspetto spaziale<ref>{{Cita libro|cognome=Whittaker, Robert J.|titolo=Island biogeography : ecology, evolution, and conservation|url=https://www.worldcat.org/oclc/40076689|accesso=2019-04-02|data=1998|editore=Oxford University Press|OCLC=40076689|ISBN=0198500211}}</ref>.
 
Gli effetti biogeografici sono maggiormente apprezzabili nelle isole. Questi habitat sono spesso aree di ricerca semplificate perchè l'ecosistema è maggiormente condensato rispetto alla distribuzione che si riscontra nella terra ferma<ref>{{Cita libro|titolo=MacArthur R.H.; Wilson E.O. 1967. The theory of island biogeography.}}</ref>. Gli ambienti insulari sono inoltre ideali perchè permettono ai ricercatori di controllare la risposta degli habitat a specie invasive, e possono verificare come la dispersione di tali specie cambia l'habitat stesso di una particolare isola. Queste conoscenza possono poi essere applicate in ambito continentale. Le isole presentano biomi molto diversificati, includendo dalle isole di tipo tropicale a quelle a clima articol. Questa diversità permette di analizzare un ampio spettro di specie in diverse parti del mondo.
 
Charles Darwin fu uno dei primi scienziati a riconoscere l'importanza di queste località geografiche in uno dei suoi scritti<ref>{{Cita libro|nome=Robert H.|cognome=MacArthur|nome2=Edward O.|cognome2=Wilson|titolo=The Theory of Island Biogeography|url=http://dx.doi.org/10.1515/9781400881376|accesso=2019-04-02|data=2001-01-31|editore=Princeton University Press|ISBN=9781400881376}}</ref>. Nel: "L'Origine delle specie", ben due capitoli sono dedicati alla distribuzione geografica delle specie.
 
==Storia==
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1876.</ref> e [[Philip Lutley Sclater]] (1829–1913)<ref> {{en}}Janet Browne, ''The secular ark: studies in the history of biogeography''. Yale University Press, New Haven, 1983. ISBN 0-300-02460-6</ref>.
 
=== XVIII secolo ===
Le prime scoperte che contribuirono alla nascita e sviluppo della biogeografia come scienza iniziano con i primi esploratori europei. Durante il XVIII secolo, la maggior parte delle conoscenze erano limitate da fattori religiosi. Grazie alla classificazione linneiana iniziò ad essere possibile classificare sistematicamente gli organismi provenienti dai nuovi territori. {{Citazione necessaria|Wallace in particolare studiò la distribuzione di fauna e flora nel bacino del [[Rio delle Amazzoni]] e nell'arcipelago Malese, dove raccoglieva esemplari destinati ai collezionisti europei. Per Wallace la biogeografia forniva prove a supporto della teoria dell'evoluzione per selezione naturale, che egli formulò in maniera indipendente da [[Charles Darwin|Darwin]]. Tra le sue scoperte più importanti dal punto di vista biogeografico figura l'identificazione della cosiddetta [[Linea di Wallace]], una linea di demarcazione che corre tra Bali e Lombok, tra il Borneo e il Sulawesi, e separa due regioni biogeografiche chiaramente distinte, Asia e Wallacea.
 
la pubblicazione della ''[[Teoria della Biogeografia Insulare]]'' da parte di [[Robert MacArthur]] e [[Edward Osborne Wilson|E.O. Wilson]] nel 1967 successivamente mostrò come la ricchezza di specie di un certo ecosistema sia prevedibile sulla base di fattori quali l'area dell'habitat disponibile e i tassi d'immigrazione e di estinzione delle specie all'interno dell'area.}}
 
 
==Note==