Proteine: differenze tra le versioni

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Una catena lineare di residui amminoacidici è chiamata "[[polipeptide]]" (ovvero una catena di più amminoacidi legati da legami peptidici). Una proteina è generalmente costituita da uno o più polipeptidi lunghi eventualmente coordinati a gruppi non peptidici, chiamati [[Cofattore (biologia)|gruppi prostetici]] o cofattori. Polipeptidi brevi, contenenti meno di circa 20-30 amminoacidi, vengono raramente considerati proteine e sono comunemente chiamati [[peptidi]] o talvolta [[oligopeptidi]].
La sequenza degli aminoacidi in una proteina è definita dalla sequenza presente in un [[gene]], la quale è codificata nel [[codice genetico]]. In generale, il codice genetico specifica 20 amminoacidi standard; tuttavia, in alcuni organismi il codice può includere la [[selenocisteina]] (SEC), e in alcuni ''[[archaea]]'', la [[pirrolisina]] ed infine un 23° amminoacido, la [[FMET|N-formilmetionina]], un derivato della [[metionina]], che inizia la sintesi proteica di alcuni batteri. Poco dopo o anche durante la [[sintesi proteica]], i residui di una proteina vengono spesso modificati chimicamente mediante la [[modificazione post traduzionale]] che altera le proprietà fisiche e chimiche, la piegatura, la stabilità, l'attività e, in ultima analisi, la funzione della proteina. Le proteine possono anche operare insieme per raggiungere una particolare funzione e spesso associarsi in complessi multiproteici stabili.
Una volta sintetizzate nell'organismo, le proteine esistono solo per un certo periodo di tempo per poi venire [[Proteolisi|degradate]] e riciclate attraverso i meccanismi cellulari per il processo di turnover proteico. La durata di una proteina è misurata in termini di [[Emivita (farmacologia)|emivita]] e può essere molto varia. Alcune possono esistere per solo alcuni minuti, altre fino ad alcuni anni, tuttavia la durata media nelle cellule di un [[mammifero]] è tra 1 e 2 giorni. Le proteine più presenti nel mondo sono l'emoglobina e L'enzima rubisco. Proteine anomale e mal ripiegate o vengono degradate più rapidamente o possono causare instabilità.
Le proteine possono essere purificate da altri componenti cellulari utilizzando una varietà di tecniche come l'[[ultracentrifugazione]], la [[Precipitazione (chimica)|precipitazione]], l'[[elettroforesi]] e la [[cromatografia]]; l'avvento dell'[[ingegneria genetica]] ha reso possibile una serie di metodi per facilitare tale purificazione. I metodi comunemente usati per studiare la struttura e la funzione delle proteine includono [[immunoistochimica]], la [[mutagenesi sito specifica]], la [[cristallografia a raggi X]], la [[risonanza magnetica nucleare]]
In analogia con altre [[macromolecola|macromolecole]] biologiche come i [[polisaccaride|polisaccaridi]] e gli [[acido nucleico|acidi nucleici]], le proteine costituiscono una parte essenziale degli organismi viventi e partecipano praticamente in ogni processo che avviene all'interno delle cellule. Molte fanno parte della categoria degli [[enzima|enzimi]], la cui funzione è catalizzare le reazioni biochimiche vitali per il [[metabolismo]] degli organismi. Le proteine hanno anche funzioni strutturali o meccaniche, come l'[[actina]] e la [[miosina]] nei muscoli e le proteine che costituiscono il [[citoscheletro]], che formano una struttura che permette di mantenere la forma della cellula. Altre sono fondamentali per la [[Segnalazione cellulare|trasmissione di segnali inter ed intracellulari]], nella [[Anticorpo|risposta immunitaria]], per l'adesione cellulare e per il ciclo cellulare. Le proteine sono elementi necessari anche nell'alimentazione degli animali, dal momento che essi non possono sintetizzare tutti gli amminoacidi di cui hanno bisogno e devono ottenere quelli essenziali attraverso il cibo. Grazie al processo della digestione, gli animali scindono le proteine ingerite nei singoli amminoacidi, che poi vengono utilizzati nel metabolismo.