Giovan Battista Marino: differenze tra le versioni

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==== L'Accademia degli Svegliati ====
 
I primi ad accorgersi di lui, e a sostenerlo anche economicamente, sono [[Ascanio Pignatelli]] (personaggio brillante, è anche un modello letterario, grazie alle preziose ''Rime'' [[Manierismo|manieriste]], in cui la maniera miniaturizzante barocca è largamente e felicemente anticipata), [[Innigo de Guevara]] duca di [[Bovino (Italia)|Bovino]] e [[Giovan Battista Manso]], ma l'incontro più decisivo è quello col ricchissimo [[mecenatismo|mecenate]] e cultore d'arte [[Matteo di Capua]], principe di Conca e [[Grande ammiraglio]] del Regno, già protettore del [[Torquato Tasso|Tasso]], punta di diamante della nobiltà filospagnola napoletana e amico di [[Giulio Cortese]]. L'ingresso, per così dire, in società del Marino data a non prima del [[1592]], quando è attestata la sua frequentazione non occasionale delle due illustri case del Manso e del di Capua.