Numa Pompilio: differenze tra le versioni

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{{Citazione|E divise l'anno in dodici mesi seguendo prima di tutto il ciclo della Luna; e poiché la Luna non lo completa con i singoli mesi di trenta giorni, ma avanzano sei giorni per un anno intero che completi il ciclo dei solstizi, stabilì di interporre mesi intercalari in modo che nel giro di 19 anni i giorni, tornando alla stessa posizione del sole dal quale erano partiti, collimassero in pieno con gli anni. Distinse poi i giorni in fasti e nefasti,<ref name="FloroI,2.2"/> perché in certi giorni non si dovessero prendere decisioni pubbliche. |[[Tito Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', I|''Atque omnium primum ad cursus lunae in duodecim menses discribit annum; quem quia tricenos dies singulis mensibus luna non explet desuntque sex dies solido anno qui solstitiali circumagitur orbe, intercalariis mensibus interponendis ita dispensavit, ut vicesimo anno ad metam eandem solis unde orsi essent, plenis omnium annorum spatiis dies congruerent. Idem nefastos dies fastosque fecit quia aliquando nihil cum populo agi utile futurum erat''.|lingua=la}}
 
L'anno così suddiviso da Numa, non coincideva però con il ciclo lunare, per cui ad annateanni alternealterni veniva aggiunto come ultimo mese il [[mercedonio]], composto da 27 giorni, togliendo a febbraio 4 o 5 giorni; era il collegio dei pontefici a decidere queste compensazioni, alle volte anche sulla base di convenienze politiche<ref>Plutarco:, vitaVita di Numa; XIX, 1-6</ref>.
 
===== Feste religiose =====