Pelia: differenze tra le versioni

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== Mitologia ==
Ancora neonato, venne abbandonato con suo fratello su una montagna dalla madre Tiro spaventata dalle angherie della suocera [[Sidero]]. Allevato da un pastore e divenuto adulto, volle vendicarsi della crudeltà subita ede uccise Sidero presso l'altare del tempio di [[Era (mitologia)|Era]] dove si era rifugiata<ref name ="pelia"/>. <br />
[[Neleo]] lo scacciò a causa del sacrilegio e Pelia si stabilì in [[Tessaglia]], dove divenne re di [[Iolco]].
 
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== L'assassinio di Pelia ==
[[File:Pelias-Moreau.jpg|thumb|L'assassinio di Pelia, [[Georges Moreau de Tours]] (1878).]]
Giasone riuscì nell'impresa di tornare in patria con il vello d'oro e con l'aiuto della moglie [[Medea]], trovò il modo di uccidere Pelia. Entrata a Iolco mentre gli Argonauti erano ancora al largo del porto, Medea si presentò a palazzo sotto mentite spoglie, come vecchia mendicante, dopodiché, una volta accolta, cambiò magicamente aspetto e si mostrò qual era in realtà, una giovane e bellissima donna. Poi, rivelatasi come se fosse una maga, mostrò a Pelia un metodo per ringiovanire magicamente e prese un ariete, lo fece a pezzi e lo mise in un pentolone bollente da cui uscì un agnello. <br />
Pelia entusiasta volle sottoporsi allo stesso trattamento. Medea lo fece addormentare e convinse quindi le figlie presenti al palazzo, Evadne e Anfinome, a farlo a pezzi e metterlo a bollire nel calderone. Queste convinte eseguirono risolutamente la procedura; una volta fatto a pezzi Pelia, Medea disse loro di andare in cima al palazzo a invocare la divinità agitando delle fiaccole, per propiziare il buon esito dell'incantesimo. Questo gesto servì in realtà come segnale per Giasone, che aspettava ancora al largo, che la nave potesse entrare in porto, perché Pelia era morto. Medea infatti fece in modo che Pelia non resuscitasse<ref name ="pelia"/>.