Poveri e semplici: differenze tra le versioni

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Bettina ha scritto alcuni racconti che le sono stati pubblicati e deve scriverne altri per farne un libro. Anche Andrea riesce a pubblicare un suo libro ed entrambi sono presentati ai vari concorsi letterari di allora. Altre persone frequentano la casa: sono giornalisti e intellettuali di sinistra fautori del [[socialismo]] e promotori in arte del [[neorealismo]]. Ai concorsi il libro di Andrea cade immediatamente. Bettina invece entra nella finale del premio e ottiene il secondo posto. Compensata con un assegno da un milione di lire, si spoglia di quasi tutto il denaro per pagare i cronici debiti di tutti loro. Ma poco dopo i rapporti si incrinano e Bettina lascia la casa per un altro alloggio.
 
Il dissapore consiste in una sorta di rivalità d'amore. Sia Bettina che Sonia sono innamorate di un giornalista che frequenta la casa. Il suo nome, Gilberto Lamasa è divenuto un nomignolo: Jillià. Bettina, convinta di non essere lei la prescelta, ma Sonia, è disposta a sacrificare tutto per l'amica e crede di doversi togliere di mezzo. Lei sembra non conoscere l'egoismo e quindi sopporta solitudine e penuria nella casa-albergo dove ha deciso di vivere. A complicare le cose sta il fatto che Jillià deve andare spesso in trasferta, anche a [[Parigi]] e non si sa mai quando c'è. E poiché egli continua a frequentare Sonia e Andrea, quando chiede di Bettina (volendo capire se ha con lei delle possibilità), gli amici, basandosi su quel che sempre dice la ragazza, affermano che non voglia il matrimonio, né dei legami, perché deve scrivere.
 
== Edizioni ==