Johann Zoffany: differenze tra le versioni

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Cofondatore della Royal Academy nel 1768, Zoffany iniziò gradualmente a godere di una grande popolarità, soprattutto da quando si accostò alla pittura di soggetto teatrale: furono molti gli attori che si fecero ritrarre dal suo pennello, il più significativo dei quali era certamente [[David Garrick]], una delle figure più influenti del mondo teatrale inglese settecentesco. A consolidare la popolarità di Zoffany fu anche la sua maestria in quelli che erano definiti ''theatrical conversation pieces'': si trattava di un sottogenere dei «quadri di conversazione», opere pittoriche dove erano raffigurati gruppi di persone in atteggiamenti familiari o in conversazione.<ref>{{cita libro|titolo=The Languages of Performance in British Romanticism|p=287|anno=2008|autore=Lilla Maria Crisafulli, Cecilia Pietropoli|editore=Peter Lang|ISBN=3039110977}}</ref>
 
Nella tarda maturità artistica, Zoffany si dedicò specialmente ad eseguire enormi dipinti dove erano raffigurati grandi gruppi di persone collocati in stanze gremite di dipinti noti al suo pubblico contemporaneo. I dipinti più significativi in tal senso sono ''[[La bibiliotecabiblioteca di Charles Townley al n. 7 di Park Street a Westminster]]'', in cui è raffigurato l'intero materiale statuario che Charles Townley aveva raccolto nella sua biblioteca, e ''[[Tribuna degli Uffizi (Zoffany)|La tribuna degli Uffizi]]'', dove è ritratta una sala della galleria degli Uffizi colma di dipinti rinascimentali, quali la ''[[Madonna del Cardellino]]'' di [[Raffaello Sanzio|Raffaello]] e la ''[[Venere di Urbino]]'' di [[Tiziano Vecellio|Tiziano]].
 
Zoffany, come già accennato, sarebbe rimasto in Inghilterra per il resto della sua vita: ciò malgrado, effettuò comunque viaggi in [[Europa]] (1776-79; fu a Vienna e a Firenze, e in quest'ultima città dipinse i ritratti della famiglia dei granduchi toscani)<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/johann-zoffany_%28Enciclopedia-Italiana%29/|autore=Fritz Baumgart|titolo=ZOFFANY, Johann|anno=1937|editore=Enciclopedia Italiana}}</ref> e soggiornò dal 1783 al 1789 in [[India]], dove eseguì dipinti di principi indiani e di scene di caccia.<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/johann-zoffany|accesso=30 ottobre 2016|titolo=Zoffany, Johann|opera=Enciclopedie on line|editore=Treccani}}</ref> Morì infine l'11 novembre 1810 a [[Chiswick|Strand-on-the-Green]], in Inghilterra: le sue spoglie oggi riposano nella St Anne's Church di Kew.