Fraternità sacerdotale San Pio X: differenze tra le versioni

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Il 27 febbraio [[2009]], Fellay ha dichiarato che la richiesta dell'accettazione del Concilio vaticano II da parte del papa significherebbe «mettere il carro davanti ai buoi». In un'intervista al quotidiano [[svizzero]] Le Courrier, ha dichiarato che «i frutti del Concilio sono stati di svuotare i seminari, i noviziati e le chiese. Migliaia di preti hanno abbandonato il sacerdozio e milioni di fedeli hanno smesso di frequentare la messa o si sono rivolti alle sette. La fede stessa è stata snaturata».<ref>[http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_27/williamson_lettera_vaticano_c9930076-04cf-11de-bb75-00144f02aabc.shtml Vaticano-lefebvriani: le distanze restano], articolo de [[Il Corriere della Sera]] del 27 febbraio 2009.</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.lecourrier.ch/index.php?name=NewsPaper&file=article&sid=441676 |titolo=«La Fraternité Saint-Pie X n'est pas prête à reconnaître Vatican II» |accesso=28 febbraio 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101205192712/http://www.lecourrier.ch/index.php?name=NewsPaper&file=article&sid=441676 |dataarchivio=5 dicembre 2010 |urlmorto=sì }}</ref>
 
Mercoledì 12 marzo 2009 viene resa pubblica la lettera del papa sulla remissione della scomunica ai [[Marcel Lefebvre|lefevbriani]],<ref>{{cita news |autore=Benedetto XVI |url=http://212.77.1.245/news_services/bulletin/news/23516.php?index=23516&po_date=12.03.2009&lang=it |titolo=Lettera di Sua Santità Benedetto XVI ai vescovi della Chiesa cattolica riguardo alla remissione della scomunica dei quattro vescovi consacrati dall’arcivescovo Lefebvre |giorno=12 |mese=03 |anno=2009 |accesso=12-03-2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091004170326/http://212.77.1.245/news_services/bulletin/news/23516.php?index=23516&po_date=12.03.2009&lang=it |dataarchivio=4 ottobre 2009 }}</ref> lo stesso giorno Benedetto XVI ricevette la delegazione del [[Gran Rabbinato d'Israele]] e della [[Commissione per i rapporti con l'Ebraismo]].<ref>{{en}} {{cita news |autore= Bollettino della sala stampa della Santa Sede |url= http://212.77.1.245/news_services/bulletin/news/23520.php?index=23520&po_date=12.03.2009&lang=it |titolo= Udienza alla delegazione del Gran Rabbinato d'Israele e della Commissione per i rapporti con l'Ebraismo |giorno= 12 |mese= 03 |anno= 2009 |accesso= 12-03-2009 |urlmorto= sì |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20091004163729/http://212.77.1.245/news_services/bulletin/news/23520.php?index=23520&po_date=12.03.2009&lang=it |dataarchivio= 4 ottobre 2009 }}</ref>.
Il [[10 marzo]] 2009, il Papa indirizza una lettera ai vescovi della Chiesa Cattolica, chiarendo la necessità di mantenere distinto il piano disciplinare della scomunica che interessa i singoli, da quello dottrinale riguardante l'istituzione: «Non si può congelare l'autorità magisteriale della Chiesa all’anno 1962 – ciò deve essere ben chiaro alla Fraternità.. [...] Finché le questioni concernenti la dottrina non sono chiarite, la Fraternità non ha alcuno stato canonico nella Chiesa, e i suoi ministri – anche se sono stati liberati dalla punizione ecclesiastica – non esercitano in modo legittimo alcun [[Ministero (cristianesimo)|ministero]] nella Chiesa»<ref>{{cita web | url = http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/letters/2009/documents/hf_ben-xvi_let_20090310_remissione-scomunica.html | titolo = Lettera ai vescovi della Chiesa Cattolica riguardo alla remissione della scomunica dei 4 vescovi consacrati dall'Arcivescovo Lefebvre | data = 10 marzo 2009 | editore = [[Libreria Editrice Vaticana]] | sito = vatican.va | urlarchivio = http://archive.is/nEKQ6/ | dataarchivio = 19 marzo 2015 | urlmorto = no}}</ref>. Il documento affermava la validità delle ordinazioni episcopali, ribadendo che i problemi dottrinali ancora aperti erano l'accettazione del Concilio Vaticano II e del [[Magistero della Chiesa cattolica|magistero]] post-conciliare dei Papi.
 
=== I colloqui dottrinali ===