Zombi: differenze tra le versioni

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== Folclore haitiano ==
Secondo le credenze popolari haitiane, alcuni sacerdoti detti ''[[bokor (vudù)|bokor]]'' sarebbero in grado di catturare una parte dell'[[anima]] e detenerla in una piccola fiasca, sotto forma di ''[[piccolo angelo guardiano]]''. Il rito produrrebbe nella vittima uno stato di [[letargia]] simile alla morte. Tali ''bokor'' sarebbero in grado di resuscitare la vittima, dopo anche a distanza di diversi anni dalla [[sepoltura]], restituendogli una piccola parte dell'anima sottratta, tanto per renderlo uno schiavo abulico. Secondo alcune tradizioni, per ingestione di sale, lo zombie riacquisirebbe totalmente la coscienza spezzando definitivamente l'incantesimo<ref>[[Peter Kolosimo]] nell'introduzione a ''[[Tex Willer|Tex]] contro Mefisto'', [[Sergio Bonelli Editore]]</ref>. Nel maggio del 1973, in Italia,quando esce un volume mensile del fumetto Zagor, chiamato "Zombi" (n°95). {{Cn|Sisi pensanarra chedi invittime questodell'incantesimo fumettotra compaiahaitiani del ceto povero, indotti ad uno stato di [[morte apparente]] da persone senza scrupoli, frettolosamente sepolti e presto riesumati, per assumere del blando antidoto che ne avrebbe ripristinato le funzioni vitali senza però restituire loro la primavolontà. voltaLe invittime italiaincapaci ildi terminequalsiasi "Zombie",resistenza italianizzatosarebbero instate "Zombi"asservite come schiavi per le piantagioni di canna da zucchero.}}
 
Si narra di vittime dell'incantesimo tra haitiani del ceto povero, indotti ad uno stato di [[morte apparente]] da persone senza scrupoli, frettolosamente sepolti e presto riesumati, per assumere del blando antidoto che ne avrebbe ripristinato le funzioni vitali senza però restituire loro la volontà. Le vittime incapaci di qualsiasi resistenza sarebbero state asservite come schiavi per le piantagioni di canna da zucchero.
 
Le popolazioni haitiane non temerebbero gli zombie in quanto minaccia, "bensì di divenire zombie essi stessi"<ref>Roberto Marini - "Gli Zombi nella realtà'" - Dossier - [[Urania (collana)|Collana Urania]] n.1233 12/6/1994</ref>. Il [[dittatura|regime dittatoriale]] della famiglia [[François Duvalier|Duvalier]], al potere fino agli anni Ottanta, esasperava il clima di [[superstizione]] sugli zombie.
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Con ''[[La notte dei morti viventi (film 1968)|La notte dei morti viventi]]'' del [[1968]], ''[[film cult]]'' capostipite del ciclo di [[George A. Romero]], si inaugura l'immagine apocalittica di zombie quale la compagine di deceduti resuscitati e cannibali, decretando la fine di una civiltà. Tale soggetto si ispira al romanzo di [[Richard Matheson]] ''[[Io sono leggenda]]'', dove un intero continente viene infettato da un patogeno che causa follia collettiva e violenza omicida (qui il termine ''zombie'' non era ancora usato). Un durissimo apologo [[satira|satirico]] sociale si evidenzia nel secondo capitolo del ciclo di Romero: ''[[Zombi (film)|Zombi]]'' del [[1978]], dove folle di non morti invadono un [[centro commerciale]] mimando le gestualità dei vivi.
 
Nel numero 594 della collana di fantascienza Urania, pubblicato l'11/06/1972 nel romanzo "H su Los Angeles" di Robert Moore Williams, compare il termine "Zombi", probabilmente si tratta della prima citazione nota di questo termine in Italia.
 
Nel libro ''[[Il serpente e l'arcobaleno (libro)|Il serpente e l'arcobaleno]]'' di [[Wade Davis (scrittore)|Wade Davis]], da cui è stato tratto [[Il serpente e l'arcobaleno|l'omonimo film]] di [[Wes Craven]], edito guarda caso dopo la caduta del regime dittatoriale, viene analizzata la relazione tra zombie e [[vudù]], nel caso [[Clairvius Narcisse]]: qui non si tratta di un cadavere risorto ma più realisticamente di un uomo scomodo alla polizia segreta, drogato per privarlo totalmente della sua volontà.
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* ''Lo zombi del Grande Peru' o La contessa di Cuccagna'' (15 febbraio 1697), [[Pierre-Corneille Blessebois]]. Primo documento scritto che attesta il termine "zombi".
*''H su Los Angeles'' (1972), N.594 della collana di fantascienza Urania, pubblicato l'11/06/1972.
* ''La notte dei morti viventi'' (1974), [[John Russo]], trasposizione letteraria del [[La notte dei morti viventi (film 1968)|film omonimo]].
* ''[[Pet Sematary (romanzo)|Pet Sematary]]'', (1983) [[Stephen King]], Sperling & Kupfer, 1985.