Cavallo di Troia: differenze tra le versioni

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== Storia del cavallo di Troia ==
[[File:Modello Cavallo di Troia.JPG|thumb|Modello del cavallo di Troia sul lungomare di [[Çanakkale]], utilizzato sul set del film ''[[Troy (film)|Troy]]'']]
Dopo dieci lunghi anni di assedio inconclusivo i [[Greci]], attuando un piano escogitato da [[Ulisse]], abbandonano la spiaggia di fronte a [[Troia]], dove lasciano un enorme cavallo di legno costruito da [[Epeo]] con l'aiuto di [[Atena]], e si nascondono presso la vicina isola di Tenedo, fingendo di ritornare in patria; dentro al cavallo si celano però alcuni tra i più valorosi guerrieri di [[Agamennone]], guidati da Ulisse stesso. oooooooooo
 
I Troiani si convincono che la guerra sia realmente conclusa anche se si dividono sulla sorte da riservare al cavallo; interviene [[Laocoonte]], guerriero troiano divenuto sacerdote di [[Apollo]], il quale consiglia ai suoi concittadini di diffidare del nemico e di distruggere il cavallo, a cui lancia un giavellotto, spaventando gli Achei, ma senza rivelare la loro posizione:{{Citazione|Per primo accorre, davanti a tutti, dall’alto della rocca Laocoonte adirato, seguito da una grande turba; e di lungi: “Sciagurati cittadini, quale così grande follia? Credete partiti i nemici? O stimate alcun dono dei Danai privo d’inganni? Così conoscete Ulisse? O chiusi in questo legno si tengono nascosti Achei, o questa macchina è fabbricata a danno delle nostre mura, per spiare le case e sorprendere dal alto la città, o cela un’altra insidia: Troiani, non credete al cavallo. Di qualunque cosa si tratti, ho timore dei Danai anche se recano doni.|[[Publio Virgilio Marone]], [[Eneide]], libro II, vv. 40-50}}La trappola degli Achei<ref>ossia Greci</ref> non si sarebbe però potuta rivelare efficiente senza il contributo di [[Sinone]], un giovane greco il quale compito è quello di convincere i Troiani a trasportare il cavallo all'interno delle mura, che si consegna spontaneamente al nemico. Egli, giurando il falso, racconta di essere ostile a Ulisse, che avrebbe spinto l'indovino [[Calcante]] a sacrificarlo come augurio per un tranquillo ritorno in patria, e di essersi sottratto alla cerimonia fuggendo tra le paludi.
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{{Citazione|Chiamo a testimoni voi, eterni fuochi, e l’inviolabile vostro nume, voi are e spade nefande alle quali sfuggii, e bende divine che portai in qualità di vittima…|libro II, vv. 154-157}}
[[File:Laocoonte September 2015-1.jpg|miniatura|[[Laocoonte]] con i suoi figli, mentre vengono attaccati dai serpenti marini|247x247px]]
Mentre [[Laocoonte]] compiva il rito di immolazione di un toro, due terrificanti [[Mostro marino|serpenti]], dagli occhi infuocati e dalle alte creste, emergono dalle acque spumeggianti e agguantano i suoi giovani figli; il sacerdote sopraggiunge in loro aiuto brandendo le armi, ma anch'egli viene stritolato dai mostri marini: le sue bende sacre sono cosparse del suo stesso sangue. I due serpenti si dileguano infine tra le onde, rifugiandosi ai piedi della divinità che li aveva mandati in ausilio agli Achei, [[Atena|Pallade Atena]], e trovando riparo sotto il cerchio del suo scudo. Altre versioni, vedono Poseidone che, assecondando il piano degli Achei, si offende con Laocoonte per la lancia conficcata dal sacerdote nel ventre dell'Equino di legno. ciao a tutti e mi chiamo gianni!!
 
I Troiani si convinsero allora della veridicità delle affermazioni di Sinone e della sua buona fede; decisero dunque di trasportare il cavallo in città, abbattendo una parte delle mura ciclopiche che circondavano Ilio. Il giovane ideatore di menzogne avvertì la flotta greca celata a Tenedo e le diede segnale di tornare sulle spiagge nemiche. I soldati nascosti all'interno del cavallo di legno uscirono nella notte e, cogliendo di sorpresa i Teucri che stavano festeggiando l'improvvisa ed inaspettata vittoria, poterono uccidere le sentinelle e aprire le porte della rocca fortificata ai loro compagni, per agevolarne la conquista.