Ferrovia di Baghdad: differenze tra le versioni

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D'altro canto il [[Regno Unito]] non volle entrare in concorrenza con i tedeschi, in quanto non riteneva finanziariamente conveniente la realizzazione di tale ferrovia.
 
Inoltre il sultanato, quando all'interno del suo territorio accolse interventi militari da parte della [[Prussia]] e della Germania, ebbe sempre delle esperienze più che positive. I tedeschi avevano solo interessi economici da condividere con loro, a differenza degli inglesi e dei francesi, che portavano avanti una [[Colonialismo|politica coloniale]] e erano interessati a conquiste territoriali.<ref name=Centini>Centini Lorenzo, Ferrovia Berlino - Baghdad, Un caso di cooperazione euroasiatica? In Eurasia, Rivista di studi geopolitici - 19 Febbraio 2014 {{collegamento interrotto|1=[http://www.eurasia-rivista.org/ferrovia-berlino-baghdad-un-caso-di-cooperazione-eurasiatica/20967/ Fonte] {{Webarchive|dateurl=marzo 2018https://web.archive.org/web/20150714085304/http://www.eurasia-rivista.org/ferrovia-berlino-baghdad-un-caso-di-cooperazione-eurasiatica/20967/ |botdate=InternetArchiveBot14 luglio 2015 }}</ref> Per questo motivo, Abdul Hamid II, preferì mettersi, di buon grado, sotto la protezione dell'[[Impero tedesco|imperialismo tedesco]].
 
Il contratto di finanziamento della Ferrovia di Baghdad, rispetto agli altri concorrenti europei, fu considerato con maggior favore dalle banche tedesche.
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{{Citazione|Ma bisogna riconoscere che le maggiori difficoltà erano provocate proprio dalla condotta dei Tedeschi; a cominciare dall'imperatore (il quale, tra l'altro, nel 1898, aveva fatto a Damasco la solenne dichiarazione di voler prendere sotto il suo alto patronato tutto il mondo musulmano) e venendo ai tanti uomini politici, scrittori anche di valore (si veda, per es., il libro di Rohrbach ''Die Bagdadbahn'') e giornalisti, che imprudentemente mettevano in rilievo le finalità imperialistiche dell'impresa ed acuivano, in luogo di rimuovere, le preoccupazioni delle potenze rivali.|in ''Enciclopedia Treccani - Vol. V, voce: BAGHDĀD'', [[Roma]] [[1930]].}}
 
Va detto che all'inizio il governo inglese, aderendo al punto di vista del diplomatico tedesco [[Adolf Marschall von Bieberstein]], vagliò la possibilità di un'integrazione nel progetto, ma preferì desistere visto che l'opinione pubblica anglosassone, influenzata dalla propaganda imperialistica tedesca, vedeva con timore l'espansione della flotta imperiale germanica,<ref name=viaggioingermania>Enrico Galarico, La Germania e le origini della prima guerra mondiale, In Viaggio-in-Germania - Storia tedesca [http://www.viaggio-in-germania.de/prima-guerra.html Fonte] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140402083209/http://viaggio-in-germania.de/prima-guerra.html |date=2 aprile 2014 }}</ref> che, con l'apertura di un nuovo punto di riferimento in oriente, avrebbe avuto un'accelerazione.<ref name=Schöllgen2>Schöllgen: ''Instrument deutscher Weltmachtpolitik.'' 2003, pag. 110</ref>
 
Nonostante ciò, nel maggio del [[1914]] i due paesi, raggiunsero un accordo, che prevedeva la rinuncia da parte della Germania al diritto di proseguire la ferrovia oltre Bassora. La Germania, inoltre, si impegnava a non costruire né porti né stazioni sul Golfo Persico, senza una preventiva intesa con l'Inghilterra. Da parte sua, quest'ultima, si impegnava a non costruire linee concorrenti.
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La nuova denominazione della ferrovia di Baghdad è stata Taurus Express. Corse per la prima volta il 15 febbraio [[1930]]. Tuttavia, in quel periodo, i passeggeri erano costretti, per la tappa del viaggio tra [[Nusaybin]] e [[Kirkuk]], a trasferirsi in pullman forniti dalla [[Compagnie Internationale des Wagons-Lits]]. Da Kirkuk, il viaggio continuava con la ferrovia a scartamento ridotto fino a Baghdad. Nel [[1939]], questo servizio veniva eseguito tre volte a settimana da Istanbul a Baghdad, con coincidenze per [[Teheran]] e [[Il Cairo]].<ref name="Bickel143">Benno Bickel: Mit Volldampf durch die Wüste. Lokomotiv- und Betriebsgeschichte von Hedjazbahn und Bagdadbahn. In: Jürgen Franzke (Hrsg.): Bagdadbahn und Hedjazbahn. Deutsche Eisenbahngeschichte im Vorderen Orient. Tümmel, Nürnberg 2003, ISBN 3-921590-05-1, pagg. 139–143</ref>
 
A causa di tensioni politiche, il treno transita dal [[1982]], solo come collegamento nazionale puro, tra Istanbul e Gaziantep,<ref name=Bickel143 /> ma una volta alla settimana, prosegue, fino ad Aleppo in Siria.<ref name=Ariannaeditrice>Stefano Torelli Turchia e Siria sempre più vicine - 2010 - Arianna Editrice [http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=32169 Fonte]</ref> La connessione di [[Mosul]], sospesa poco prima del [[2002]], era stata ripristinata il 16 febbraio [[2010]],<ref name=OsservatorioIraq>OsservatorioIraq. Dopo quasi trent’anni, riaprono i collegamenti ferroviari Turchia-Iraq [http://osservatorioiraq.it/node/9313 fonte] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150714205413/http://osservatorioiraq.it/node/9313 |date=14 luglio 2015 }}</ref> ma per gli eventi bellici è stata nuovamente sospesa.
 
==== Collegamenti con Siria e Iraq ====