Beastie Boys: differenze tra le versioni

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Il trasferimento dalla [[East Coast rap|East]] alla [[West Coast rap|West Coast]] permise ai Beastie Boys di tagliare i ponti con il passato, sia dal punto di vista musicale che dell'immagine. Infatti, i ragazzi di [[Brooklyn]] cercarono di dimenticare gli eccessi del periodo precedente, perseguendo il viatico della maturità professionale e comportamentale. Per farlo, si avvalsero della collaborazione di altri musicisti, come Matt Dyke, [[Mario Caldato Jr.]] e soprattutto i [[Dust Brothers]], che avevano realizzato tra il [[1987]] e l'anno successivo pezzi psichedelici di carattere strumentale. Fu soprattutto [[Adam Horovitz]] a rimanere estasiato dall'originalità dei loops, dopo che ne ascoltò casualmente un paio ad una festa in un locale di Los Angeles; chiese a Dyke chi ne fosse l'autore, ed alla sua risposta, con cui precisava di averli realizzati insieme agli altri ragazzi, insistette perché ne potesse ascoltare altri.<ref>Pag 16-17, ''[[Beastie Boys Anthology: The Sounds of Science]]'', 1999</ref>
 
Fu proprio Dyke, amico comune di Yauch e Diamond, a far conoscere loro il tastierista di [[San Paolo (Brasile)|San Paolo]] e i Dust Brothers (Easy Mike e Giz), con cui s'instaurò un interessante sodalizio che sfociò nel disco ''[[Paul's Boutique]]'', pubblicato dalla [[Capitol Records|Capitol]] il 25 luglio [[1989]]. L'album prese vita in alcuni mesi nell'appartamento di Dyke, adibito temporaneamente a studio di registrazione; in quel periodo, i Beastie Boys affittarono a [[Los Angeles]] una casa presso il quartier generale della Grasshopper Unit, mantenendone come nome quello della coppia ("The Grassholf") che vi aveva abitato in precedenza.<ref>Pag 20, ''[[Beastie Boys Anthology: The Sounds of Science]]'', 1999</ref> Il disco fu molto diverso da quello di due anni prima; in esso si mescolano sonorità [[funk]], [[soul]] e [[rock and roll|rock]], con un elevato numero di campionamenti (da [[Johnny Cash]] - maestro indiscusso della [[musica country]] - ai [[Beatles]], dai [[Pink Floyd]] ai [[Led Zeppelin]] e a moltissimi altri artisti ancora) e di stili, a sovrapporsi ed intercambiarsi di canzone in canzone. In una pubblicazione del [[2006]] realizzata dal critico del musicale Dan LeRoy riguardo il disco (e riaggiornata nel [[2014]] in occasione dell'anniversario dei 25 anni dall'uscita dell'album con il titolo: ''For Whom The Cowbell Tolls' - 25 Years of Paul's Boutique''), si stimano all'incirca trecento campionamenti adoperati dalla band e dallo staff di produzione durante le sessioni di registrazione in studio del lavoro. I Beastie Boys hanno sempre dichiarato di aver corrisposto i dovuti indennizzi agli autori originali delle varie opere da cui furono estratte i [[samples]]; a tal proposito Micheal Diamond dichiarò anni dopo che la realizzazione di ''Paul's Boutique'' costò alla band "la perdita di centinaia di migliaia di dollari che furono inizialmente pagati dalla Capitol, e che i Beastie Boys dovettero poi restituire alla propria casa discografica tramite prelievo dalle ''[[royalties]]'' dell'opera loro spettanti".<ref>{{Cita web|url=https://www.vulture.com/2018/10/excerpt-beastie-boys-book-michael-diamond-adam-horovitz.html|titolo=The Making (and Unmaking) of Paul’s Boutique: The Beastie Boys made a masterpiece.|data=17 October 2018}}</ref>
Nel maggio [[2012]], a pochi giorni di distanza dalla scomparsa di Adam Yauch, i [[Trouble Funk]], tra le più importanti band della scena go-go Funk di [[Washington]], citarono in giudizio i Beastie Boys proprio per questioni relative al copyright perchè, a dire dei membri del gruppo, alcuni loro brani, ossia la hit del [[1982]] ''Drop The Bomb'' insieme alle altre loro canzoni ''Say What'' e ''Let's Get Small'' sarebbero stati illegalmente campionati in ''Hold It Now Hit It'' e ''The New Style'' su Licensed To Ill e in ''Car Thief'' e ''Shadrach'' su Paul's Boutique.<ref>{{Cita web|url=https://dcist.com/story/12/05/08/beastie-boys-sued-over-sampling-dc/|titolo=Beastie Boys sued over sampling D.C. Go-Go band|data=08 May 2012}}</ref> Nel [[2015]] il giudice titolare del caso ha assolto i Beastie Boys da ogni accusa mossa nei loro confronti. <ref>{{Cita web|url=https://www.billboard.com/articles/business/6509648/beastie-boys-lawsuit-pauls-boutique-sampling|titolo=The Beastie Boys beat lawsuit over Paul's Boutique sampling|data=25 March 2015}}</ref>All'epoca dell'uscita di Paul's Boutique, il pubblico non seppe però apprezzare lo sforzo compositivo dei Beastie Boys, che pagarono probabilmente la scelta di accantonare la loro immagine di [[machismo|machi]]; dalle catene, gli anelli voluminosi ed i giubbotti di pelle si passò così a camicie [[hawai]]ane, occhiali scuri e semplici jeans. Fu così che i membri del gruppo si guadagnarono finalmente il rispetto del mondo discografico statunitense, che qualche tempo prima, riferendosi al loro primo lavoro, li aveva definiti come ''Tre idioti che hanno realizzato un capolavoro'';<ref>{{cita web|url=http://www.ugo.com/music/hip-hop-album-covers/?cur=Licensed-to-ill|titolo=www.ugo.com|accesso=25 agosto 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090224084542/http://www.ugo.com/music/hip-hop-album-covers/?cur=Licensed-to-ill|dataarchivio=24 febbraio 2009}}</ref> ebbene, questo antipatico appellativo era stato sì rimosso, ma a spese di fama e successo, che vennero improvvisamente a mancare. L'album, pur vendendo quasi un milione di copie ed entrando nelle classifiche, anche se di soppiatto, con la loro hit ''Hey Ladies'' (raggiunse la 36ª posizione nella speciale classifica del "The Billboard Hot 100" del [[1989]] ed il 10º posto nelle "[[R&B]] charts" dello stesso anno), fu un fallimento commerciale.<ref>{{cita web|url=http://hmv.com/hmvweb/displayProductDetails.do?ctx=93;-1;-1;-1&sku=337970|titolo=www.hmv.com|accesso=25 agosto 2008}}</ref>