Vitaliano Brancati: differenze tra le versioni

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Il [[mondo]] davanti al quale ci pone Brancati è un mondo morale concreto e organico dal quale egli contempla e giudica gli uomini che lo circondano facendo così nascere la sua [[satira]] politica e quella della vita provinciale. Il mondo appare così dominato da personaggi dalla testa vuota, vanagloriosi seduttori di donne e di imperi che appartengono alla schiera dei vanitosi, prepotenti e oppressori, sia in [[politica]] che in [[amore]].
 
Brancati, che si è sviluppato come [[scrittore]] nel periodo che va dal 1930 al 1942, trae questa visione del mondo dalla sua esperienza di uomo, nato e vissuto nel [[Storia del fascismo italiano|Ventennio fascista]], in un periodo decisivo della vita italiana fatto di esaltazioni e speranze deluse. Dalla Sicilia Brancati riesce a trarre non solo la forza della concretezza artistica, ma anche a rompere con gli schemi letteraliletterari e culturali di [[Giovanni Verga|Verga]] e [[Luigi Pirandello|Pirandello]].
 
== Opere ==