Sūra: differenze tra le versioni

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*Sura 51 (Quelli che spargono). in riferimento ai venti, bel v. 1, per le nuvole che portano la pioggia, per le navi che vano sul mare leggero, la sura inizia con dei paragoni ben chiari, che sono certi perché di fatto avvengono nell'ordine naturale delle cose, così come Allah dichiara che avverrà il Giorno del Giudizio, e che chi è maldisposto verso il Signore, o cambia idea, oppure per la sua stessa natura empia si condannerà da sé alla dannazione. La buona creanza e il rispetto per il prossimo sono nel vero credente, come dice Allah ricordano la storia degli angeli travestiti da uomini che si recarono da [[Abramo]], annunciandogli la gravidanza della'anziana moglie Sara, e di come vennero amorevolmente accolti dal Patriarca, e gli hanno rivelato di come si sono recati prima dall'alto profeta [[Lot]] e ai cittadini di Sodoma, e di come essi, fuggendo dalla città distrutta dal Signore, non tutti rispettarono il comando di non guardare indietro, poiché una figlia, guardando, si è tramutata in una statua di sale. Così il vero credente non deve prestare orecchio e attenzione alle chiacchiere, ma deve voltare le spalle.
 
*Sura 52 (il Monte): in riferimento al [[Monte Sinai|Sinai]], Allah annuncia il Giorno del Castigo ai miscredenti, che domandano quando soffriranno, ma la sofferenza sarà comune ed eterna, mentre i fedeli godranno nel Giardino delle Delizie. Il vero credente ascolta il Signore e crede, senza dover avere bisogno, a differenza dei miscredenti, che nemmeno credono veramente ma ritengono il prodigio come un artificio magico, di varie manifestazioni della potenza divina.
 
*Sura 53 (la Stella): Allah si rivolge ai meccani sul conto di Maometto, sostenendo Egli stesso, che l'arcangelo Gabriele gli ispira il discorso Eterno per il Libro Sacro, senza menzogne o artifici letterari per creare una nuova e potente religione. Allah spiega anche che Maometto per volere divino ha visto l'Albero Paradisiaco nel Settimo Cielo, alla destra del Trono Divino, e lo stesso Allah nella gloria dei cherubini in cerchio, tutte cose veritiere, a differenza delle precedenti divinità arabe venerate: al-Lat, al-Uzza, Mànat, tutte falsità. Partendo da ciò Allah, ricorda come i Profeti e i Patriarchi, con l'aiuto divino, riuscirono a prevalere sui falsi e gli empi, e di come le comunità che si ribellarono al volere divino, come Sodoma e le Pentapoli, vennero annientate nella dannazione.