Il Popolo della Libertà: differenze tra le versioni

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Tale iniziativa venne tuttavia criticata da Alleanza Nazionale e da Fini nei giorni seguenti<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/dicembre/10/Fini_Vassallum_Truffa_ira_Forza_co_9_071210045.shtml Fini: il Vassallum? Truffa L'ira di Forza Italia]</ref><ref>[http://www.filibertoputzu.it/gianfranco_fini__non_sono_una_pecora_sc_6136.htm «Vi spiego gli errori di Silvio»]</ref>.
 
Alcuni sostengono che sia stato scelto questo nome alternativo anche perché il termine ''Partito della Libertà'' sarebbe risultato essere un marchio di proprietà della [[Federazione dei Liberali Italiani]], la quale il 5 ottobre aveva già diffidato la Brambilla e Berlusconi dall'uso dello stesso<ref>{{cita web|autore= Giammarco Brenelli|url= http://www.liberali.it/diffidaPartitodellaLibert%E0.doc|titolo= Diffida "Partito della libertà"|accesso= 9 febbraio 2008|editore= Sito Federazione dei Liberali|data= 5 ottobre 2007|urlmorto= sì}}</ref> e contestualmente presentato una richiesta di danni pari a 30 milioni di euro per l'uso indebito di tale marchio.<ref>{{cita web|autore= |url= http://www.partitodelleliberta.it/liberali/node/17|titolo= Citazione per danni "Partito della libertà"|accesso= 9 febbraio 2008|editore= Sito Federazione dei Liberali|data= 3 gennaio 2008|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20090204011215/http://www.partitodelleliberta.it/liberali/node/17|dataarchivio= 4 febbraio 2009}}</ref>.
 
==== Il ''sì'' degli alleati ====
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Una ulteriore polemica esplosa sui principali quotidiani a diffusione nazionale concernente la formazione delle liste elettorali interessò la candidatura europea di giovani donne tra cui alcune collegate con il mondo dello spettacolo. I giornali riportarono di un corso di formazione politica per potenziali candidate, aperto il 21 aprile da Berlusconi nella sede del partito in via dell'Umiltà a Roma, nel quale le partecipanti erano circa trenta.<ref>[http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=LGRB5 Attrici e veline, il Cavaliere cerca volti nuovi]</ref> Diverse di loro avevano già alle spalle una carriera politica in Forza Italia, come [[Beatrice Lorenzin]], [[Michaela Biancofiore]], [[Laura Ravetto]] e [[Annagrazia Calabria]]. Tra le partecipanti erano presenti attrici e personalità televisive come [[Angela Sozio]], già concorrente della [[Grande Fratello (terza edizione)|terza edizione del Grande Fratello]], [[Barbara Matera]], ex annunciatrice Rai (che peraltro aveva svolto attività politica in Forza Italia), [[Camilla Ferranti]], interprete di ''[[Incantesimo (serie televisiva)|Incantesimo]]'' e [[Eleonora Gaggioli]], attrice in molte [[Fiction televisiva|fictiontelevisive]].
 
Il 27 aprile il web [[Periodico|magazine]] della fondazione finiana [[FareFuturo]] pubblicò l'articolo ''Donne in politica: il "velinismo" non serve''<ref>{{collegamentoCita web interrotto|1url=[http://www.ffwebmagazine.it/ffw/page.asp?VisImg=S&Art=1432&Cat=1&I=immagini/Foto/tacco_int%2FFoto%2Ftacco_int.jpg&IdTipo=0&TitoloBlocco=L%27Analisi&Codi_Cate_Arti=38 |titolo=Donne in politica: il "velinismo" non serve] |dateaccesso=marzo17 aprile 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100913081954/http://www.ffwebmagazine.it/FFW/page.asp?VisImg=S&Art=1432&Cat=1&I=immagini%2FFoto%2Ftacco_int.jpg&IdTipo=0&TitoloBlocco=L%27Analisi&Codi_Cate_Arti=38 |dataarchivio=13 settembre 20182010 |boturlmorto=InternetArchiveBot }}</ref> a firma di [[Sofia Ventura]], docente di [[scienza politica]] all'[[Università di Bologna]]<ref>{{cita web|url=http://www.unibo.it/docenti/sofia.ventura|titolo=Sito web docente Sofia Ventura}}</ref>. L'articolo analizzava l'annosa problematica, comune a molti paesi europei, della bassa percentuale di donne nelle istituzioni e confrontava le varie modalità per porvi rimedio, auspicando che un partito di governo come il Popolo della Libertà volesse interrogarsi seriamente sulla questione. La parte dell'articolo più citata dai media sarà però quella conclusiva, in cui la Ventura attaccava «la pratica di cooptazione di giovani, talvolta giovanissime, signore di indubbia avvenenza ma con un background che difficilmente può giustificare la loro presenza in un'assemblea elettiva come la Camera dei deputati o anche in ruoli di maggiore responsabilità». Secondo la Ventura, «il fenomeno del "velinismo" in politica, ancorché circoscritto, non aiuta certo a modernizzare una cultura ancora in parte diffidente verso il ruolo delle donne in politica e a promuovere la pari dignità dei sessi in ogni ambito della vita pubblica, piuttosto rilancia uno stereotipo femminile mortificante». Concludeva dicendo che «le donne non sono gingilli da utilizzare come specchietti per le allodole, non sono nemmeno fragili esserini bisognosi di protezione e promozione da parte di generosi e paterni signori maschi, le donne sono, banalmente, persone. Vorremmo che chi ha importanti responsabilità politiche qualche volta lo ricordasse».
 
Fini ne prenderà subito le distanze parlando di «valutazioni comprensibili ma eccessive»<ref>{{collegamentoCita web interrotto|1url=[http://www.ffwebmagazine.it/ffw/page.asp?VisImg=S&Art=1451&Cat=1&I=&IdTipo=0&TitoloBlocco=L%27Intervento&Codi_Cate_Arti=40 |titolo=Comprensibile, ma eccessivo] |dateaccesso=marzo15 agosto 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091103085338/http://www.ffwebmagazine.it/ffw/page.asp?VisImg=S |dataarchivio=3 novembre 20182009 |boturlmorto=InternetArchiveBot }}</ref>. Nella serata del 28 aprile, la querelle venne rilanciata dall'intervento a sorpresa della moglie di Berlusconi, [[Veronica Lario]], che rispondendo a delle domande via e-mail all'Ansa, scrisse che «quello che emerge oggi attraverso il paravento delle curve e della bellezza femminile, e che è ancora più grave, è la sfrontatezza e la mancanza di ritegno del potere che offende la credibilità di tutte e questo va contro le donne in genere e soprattutto contro quelle che sono state sempre in prima linea e che ancora lo sono a tutela dei loro diritti. Qualcuno ha scritto che tutto questo è a sostegno del divertimento dell'imperatore. Condivido, quello che emerge dai giornali è un ciarpame senza pudore, tutto in nome del potere»<ref>{{cita web|url=http://inviaggionelmondo.splinder.com/post/20426081/QUESTIONI+DI+FAMIGLIA...|titolo=Lancio ANSA del 28 aprile|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Il giorno successivo furono pubblicate le liste del PdL: in esse si ritrovarono solo tre "donne nuove", con una delle quali, Barbara Matera, proveniente dal mondo dello spettacolo. Per alcuni organi di stampa, come il quotidiano ''la Repubblica'', molte candidate erano state depennate dopo l'intervento della moglie di Berlusconi<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/04/30/contrordine-nella-notte-da-varsavia-via-le.html Contrordine nella notte da Varsavia Via le veline. E in lista ne resta una]</ref>. Tale ipotesi è stata comunque smentita dal PdL.
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Dopo che già a marzo [[2010]] Micciché aveva dichiarato di essere disposto a lasciare il Popolo della Libertà per creare il Partito del Sud<ref>{{Cita news|url=http://palermo.repubblica.it/dettaglio/micciche-lancia-il-partito-del-sud-sono-disposto-a-dire-addio-al-pdl/1887582|titolo=Miccichè lancia il Partito del Sud "Sono disposto a dire addio al Pdl"|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] |giorno=13|mese=03|anno=2010|accesso=14 marzo 2010}}</ref> e che l'esperienza del ''PdL Sicilia'' si era chiusa quando la componente ''finiana'' aveva aderito a FLI, la componente che fa riferimento a Gianfranco Micciché effettua una nuova scissione dando vita a un ulteriore partito denominato [[Forza del Sud]], presentato ufficialmente il 30 ottobre 2010<ref>{{Cita news|autore=Emanuele Lauria|url=http://palermo.repubblica.it/cronaca/2010/10/30/news/micciche_battezza_forza_del_sud_leali_al_governo_ma_indipendenti-8582678/|titolo=Miccichè battezza "Forza del Sud" "Ora il premier cambi stile di vita"|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] |giorno=30|mese=10|anno=2010|accesso=31 ottobre 2010}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/politica/10_ottobre_30/micciche-forza-sud-berlusconi_46020a5a-e41a-11df-9798-00144f02aabc.shtml|titolo=Micciché dà vita alla Forza del Sud A Berlusconi: «Fedeltà non è infinita»|pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |giorno=30|mese=10|anno=2010|accesso=31 ottobre 2010}}</ref>.
 
Per il PdL si tratta quindi di una fase critica, percorsa da diversi abbandoni<ref>{{CollegamentoCita web interrotto|1url=[http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=33722&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez= |titolo=Pdl, altri tre deputati fanno le valigie] |dateaccesso=settembre1 novembre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111116130406/http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=33722&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez= |dataarchivio=16 novembre 20182011 |boturlmorto=InternetArchiveBot }}</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/gazzettadimantova/2010/10/28/NA3PO_RB101.html Fuga dal Pdl, Berlusconi in allarme]</ref>, nonostante i quali il governo Berlusconi passa indenne la [[mozione di sfiducia]] del 14 dicembre 2010, sostenuta dall'opposizione e da FLI.
 
==== La sconfitta delle amministrative 2011 ed Alfano segretario ====
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Il 16 dicembre [[2012]] due storici berlusconiani come l'ex Ministro degli Esteri [[Franco Frattini]] (ex PSI ed ex FI) e l'ex Ministro dell'Interno [[Beppe Pisanu]] (ex DC ed ex FI) sottoscrivono un appello a favore della continuazione dell'esperienza del [[Governo Monti]]: lo stesso giorno [[Giorgia Meloni]] (ex AN) e [[Guido Crosetto]] (ex FI) decidono di fondare, nel giorno in cui si sarebbero dovute tenere le primarie del PdL, un nuovo partito di centrodestra chiamato ''Fratelli d'Italia'', che possa raccogliere gli anti-montiani del PdL<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2012/dicembre/17/Crosetto_Meloni_nasce_destra_antiMonti_co_0_20121217_e66e5888-4811-11e2-b9b5-3eea74e97452.shtml Crosetto-Meloni, nasce la destra antiMonti]</ref>, specie tra gli ex AN.
 
Il 17 dicembre [[2012]] [[Ignazio La Russa]], Coordinatore Nazionale del PdL ed ex Ministro della Difesa, annuncia anch'egli la sua intenzione di uscire dal PdL<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2012/dicembre/18/Pdl_destra_fermento_Russa_fonda_co_0_20121218_6d4f77be-48db-11e2-93a9-096d33c66311.shtml Pdl, la destra in fermento La Russa se ne va e fonda «Centrodestra nazionale»]</ref> e di fondare un nuovo partito chiamato ''Centrodestra Nazionale''<ref>[http://www.corriere.it/politica/12_dicembre_17/la-russa-nuovo-partito_cdd992c8-4876-11e2-ab86-ffed12a6034c.shtml La Russa: «Oggi nasce una nuova formazione di centrodestra. Alleata al Pdl » - Corriere della Sera, 17 dicembre 2012]</ref>: il 20 dicembre CN raccoglie inizialmente 11 senatori<ref>[http://www.loccidentale.it/node/120167 La Russa: Al Senato nasce gruppo Centrodestra Nazionale | l'Occidentale]</ref>, riuscendo perciò a formare un proprio gruppo parlamentare autonomo al [[Senato della Repubblica|Senato]] (formalmente tramite annuncio nella seduta n. 857<ref name=annuncio>[{{Cita web |url=http://www.senato.it/1092 |titolo=senato.it - Senato della Repubblica senato.it - Variazioni nei Gruppi parlamentari] |accesso=2 gennaio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121222000805/http://www.senato.it/1092 |dataarchivio=22 dicembre 2012 |urlmorto=sì }}</ref>). Il 21 dicembre 2012 il nuovo partito di La Russa si fonde con ''Fratelli d'Italia'', che assume così la denominazione di [[Fratelli d'Italia - Centrodestra Nazionale]]<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2012/dicembre/21/Meloni_Crosetto_dicono_addio_Cavaliere_co_0_20121221_def5357c-4b36-11e2-9edc-90265a088412.shtml|titolo=Meloni e Crosetto dicono addio Ma il Cavaliere si riprende il Pdl}}</ref>.
 
Il 18 dicembre [[2012]] all'interno del Consiglio Regionale della Lombardia nasce il gruppo consiliare del nuovo partito, costituito da [[Romano La Russa]], [[Roberto Alboni]] e [[Carlo Maccari]]<ref>[http://www.milanotoday.it/politica/gruppo-centrodestra-nazionale-regione-lombardia.html Scissione nel Pdl, nasce Centrodestra nazionale]</ref>; nello stesso giorno aderiscono alla nuova formazione gli europarlamentari del PdL ([[Carlo Fidanza]] e [[Marco Scurria]]) continuando a fare parte, almeno formalmente, del PPE (esattamente come il [[Futuro e Libertà per l'Italia|FLI]] al momento del distacco dal PdL il 29 luglio 2010) in quanto, fino a prova contraria, chi si distacca da un partito iscritto al PPE rimane membro del PPE, salvo propria uscita formale o espulsione da parte dello stesso PPE. In seguito FDI-CN strappa al PDL anche alcuni deputati: del nuovo partito fanno parte politici provenienti sia da [[Alleanza Nazionale|AN]] che da [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] (come Guido Crosetto).
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=== Correnti politiche ===
* '''Lealisti'''<ref name="corriere 08/07/2013">{{collegamentoCita web interrotto|1url=[http://www.gossipday.it/pdl-corsa-alle-firme-e-lite-sul-voto-segreto-12553.html |titolo=Pdl, corsa alle firme. E lite sul «voto segreto» - GossipDay<!-- Titolo generato automaticamente -->] |dateaccesso=marzo8 novembre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131113154020/http://www.gossipday.it/pdl-corsa-alle-firme-e-lite-sul-voto-segreto-12553.html |dataarchivio=13 novembre 20182013 |boturlmorto=InternetArchiveBot }}</ref><ref name="libero">[http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/1325297/Pdl--le-correnti--nomi-e-cognomi.html Pdl, le correnti: nomi e cognomi - Libero Quotidiano<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>: Capeggiati da [[Raffaele Fitto]] si oppongono alla leadership di Alfano e insieme ai falchi sono critici sulle larghe intese e sul sostegno al [[Governo Letta]]. Hanno chiesto l'azzeramento degli incarichi e la convocazione di un congresso che sancirà la fine del PdL e la rinascita di Forza Italia. Della corrente fanno parte oltre a Fitto: gli ex-ministri del [[governo Berlusconi IV]] [[Mara Carfagna]], [[Paolo Romani]], [[Mariastella Gelmini]], [[Francesco Nitto Palma]] e [[Deborah Bergamini]].
* '''Falchi'''<ref name="corriere 08/07/2013" /><ref name="libero" />: Sono i fedelissimi dell'ex-premier, costituiscono l'ala più oltranzista e sono contrari a qualunque ricambio di leader e alla prosecuzione delle larghe intese. Fanno capo a [[Denis Verdini]], [[Sandro Bondi]] e [[Daniela Santanchè]].
* '''"Mediatori"'''<ref name="corriere 08/07/2013" /><ref name="libero" />: Nonostante siano anch'essi berlusconiani fedeli sono inclini alla trattativa con le colombe e non inficiano radicalmente la partecipazione al Governo Letta. A questa corrente si rifanno i due capigruppo alle camere [[Renato Brunetta]] e [[Renato Schifani]] (anche se quest'ultimo è molto vicino agli alfaniani), oltre che l'ex-AN [[Maurizio Gasparri]] e [[Michela Vittoria Brambilla]].