Ramses II: differenze tra le versioni
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L'obiettivo primario delle prime di queste campagne fu quello di ripristinare la zona d'influenza egizia nell'area palestinese così come l'avevano delineata la politica estera e le conquiste militari di [[Thutmose III]]<ref>{{Cita|Desroches Noblecourt 1997|p. 116.}}</ref>. Questa intenzione si scontrò con la crescente influenza del regno ittita che controllava ormai tutta la [[Siria]] settentrionale e l'intera regione di [[Mitanni]]<ref>{{Cita|Cimmino 2000|pp. 78-93|Cimmino}}.</ref>.
[[File:Ramses II at Kadesh.jpg|left|thumb|Rilievo di una scena della [[battaglia di Qadeš]] nel Tempio maggiore di [[Abu Simbel]] che mostra Ramses in battaglia su un carro trainato da cavalli mentre scaglia frecce contro i nemici ittiti.|221x221px]]La battaglia cruciale di questo conflitto ebbe luogo durante la campagna dell'anno 5, nei pressi della roccaforte di Qadesh. Essa vide il confronto tra l'esercito egizio comandato personalmente da Ramses e quello ittita al comando di [[Muwatalli II|Mowatalli II]]<ref>{{Cita|Grimal 1990|pp. 326-327|Grimal}}.</ref>.
Della battaglia si hanno notizie sia da fonte ittita che egizia, ed è possibile notare che entrambe le parti si attribuirono la vittoria<ref>{{Cita|Matteoni 2006||Matteoni}}.</ref>.
Ramses decise di prepararsi abilmente per questo incredibile conflitto. Inglobò i [[mercenario|mercenari]] Shardana nel proprio esercito<ref>Guido, Margaret, "The Sardinians", 1963</ref>, e già nell'anno primo del suo regno spostò la capitale dell'Egitto a [[Pi-Ramses]]<ref name="Cita|Clauss 2011|p. 50|Clauss" />, luogo dal quale sarebbe stato in grado di armare velocemente i propri uomini e controllare le frontiere<ref name="Grim" />. L'esercito venne strutturato in quattro armate poste sotto la tutela di altrettanti dei: le divisioni [[Ra]], [[Ptah]], [[Amon]] e [[Seth]]<ref>{{Cita|Curto 1973|p. 14|Curto}}.</ref>. Dopo questi atti preparatori, Ramses condusse il proprio esercito, formato da più di 20000 uomini (5000 per divisione)<ref>{{Cita|Cavillier 2006|p. 23|Cavillier}}.</ref> verso la fortezza di Qadesh, in quel tempo [[protettorato]] del re ittita Mowatalli II che, grazie ad un tranello, riuscì ad ingannare il sovrano egizio<ref name="Cav">{{Cita|Cavillier 2006|p. 43|Cavillier}}.</ref>.
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