Il cielo sopra Berlino: differenze tra le versioni

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Damiel dopo un breve incontro con Falk decide di diventare umano e abbandona la sua esistenza spirituale. La prima cosa che Damiel sperimenta sono il sangue e il dolore: durante la ''caduta'' dall'immortalità si era ferito alla testa. Damiel per la prima volta vede i colori: l'esperienza da angelo nel film è rappresentata in bianco e nero, e le uniche note di colore fino a quel momento vengono utilizzate dal regista proprio per rappresentare l'allontanamento di Damiel dalla scena. Come umano Damiel sperimenta il caffè caldo, il cibo e altre esperienze della vita quotidiana. Nello stesso periodo Cassiel assiste impotente agli ultimi istanti di vita di un ragazzo che disilluso della vita si suicida lanciandosi da un palazzo.
 
{{Citazione necessaria|La presenza di questi angeli che osservano la realtà degli uomini, potrebbe aver tratto parziale ispirazione, dal testo teatrale "Sangue sul collo del gatto" di R.W.Fassbinder, nel quale una decina di personaggi raccontano la propria vita in presenza di un'aliena, Phoebe Zeitgeist, giunta sulla Terra per farsi un'idea della democrazia tra gli uomini.}} Alla fine Damiel incontra Marion durante un concerto di Nick Cave e lei gli parla come si conoscessero da sempre. Il film si conclude con Marion che esegue il suo numero, volteggia come un angelo con Damiel che la assiste. La storia continua nel seguito ''[[Così lontano così vicino]]'' prodotto da Wenders nel 1993.
 
== Produzione ==