Kim Sowol: differenze tra le versioni

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La raccolta è composta di 127 poesie, pubblicate fra il 1920 e il 1925. Si intitola ''Azale''a ([[Hangŭl|Hangul]]: 진달래 꽃), come il nome di una delle poesie contenute, la più famosa.<ref name=":0" /> David McCann ha definito questa raccolta poetica una performance, una serie di eventi che raccontano una storia.<ref name=":6">{{Cita libro|autore=So-wŏl Kim; David R. McCann|titolo=Azaleas: A book of Poems|anno=2007|editore=Columbia University Press|città=New York|lingua=inglese|p=|OCLC=298788598}}</ref> Questo concetto è stato ripreso anche dallo studioso Peter Wayne de Fremery, per il quale le poesie di ''Azalea'', divise in sedici sezioni articolate in una sequenza ben precisa, creano un "arco narrativo", ossia una sequenza di situazioni poetiche organizzate in modo da suggerire una connessione e una progressione espositiva.<ref name=":8">{{Cita libro|autore=Peter Wayne de Fremery|titolo=How Poetry Mattered in 1920s Korea|collana=Collections of the Harvard University Archives, Dissertations|anno=2011|editore=Harvard University|OCLC=1011273987}}</ref>
 
La poesia che dà il nome alla raccolta, prima di entrare a far parte della collezione, venne pubblicata per la prima volta nel 1922. È composta da quattro stanze di tre versi<ref name=":4" />; nel titolo Kim Sowŏl evoca il fiore che sboccia in Corea all'inizio della primavera, segnando così l'avvio della stagione. Il linguaggio poetico è composto da un lessico semplice, comprensibile anche alla gente più comune.<ref name=":7">{{Cita libro|autore=Antonella Bruno|autore2=Maurizio Riotto|titolo=Letteratura coreana|anno=2014|editore=L'Asino d'oro|città=Roma|lingua=|p=|pp=221-223|OCLC=955536479}}</ref> La malinconia che pervade ''Azalea'', legata al tema della perdita, ricorda la canzone popolare “[[Arirang]]” (아리랑<sup>[[Hangŭl|?]]</sup>), una fra le più note della penisola.
 
Essendo la lingua coreana caratterizzata da sostantivi che non presentano né genere né numero né caso, per gli studiosi è stato abbastanza difficile definire l'identità del protagonista. Questo elemento, insieme ad altri, ha generato diverse interpretazioni.
 
Una prima interpretazione assegna il ruolo di protagonista ad un personaggio femminile, facendo riferimento alla delicatezza della forma stilistica e del tema trattato, che richiama molto le poesie [[sijo]], la forma poetica più conosciuta dell'epoca [[Joseon|Chosŏn]] ({{Coreano|조선|Joseon|Chosŏn|朝鮮}}), costituita da tre versi. Nonostante il tema della poesia - il dolore provocato dall'abbandono dell'amato - richiami molto i temi della tradizione poetica coreana, di cui ripropone le forme metriche, il ritmo, e l'uso delle figure retoriche<ref name=":72">{{Cita7 libro|autore=Antonella Bruno|autore2=Maurizio Riotto|titolo=Letteratura coreana|anno=2014|editore=L'Asino d'oro|città=Roma|lingua=|p=|pp=221-223|OCLC=955536479}}</ref>, è evidente un cambiamento nel ruolo assegnato alla donna. Nelle immagini proposte dalle poesie tradizionali, nella maggior parte dei casi la sofferenza dell'abbandono dell'amato portava la donna alla decisione di porre fine alla sua vita. In questa poesia invece, la protagonista assume un atteggiamento attivo: non solo afferma che non verserà alcuna lacrima, ma non è neppure sfiorata dall'idea di uccidersi.<ref name=":4" />
 
Oltre a questa interpretazione, alla poesia sono stati attribuiti anche altri significati, tra cui quella di essere espressione del dolore del popolo coreano seguito al [[Corea sotto il dominio giapponese|fallimento del movimento indipendentista del 1º Marzo del 1919]], stroncato nel sangue.<ref name=":5" />David McCann, uno dei più celebri studiosi di Kim Sowŏl, afferma che ''Azalea'' può essere letta come una storia d'amore, come l'espressione di un sentimento anti-coloniale, o semplicemente come una poesia fine a se stessa, e che è difficile stabilire quale delle diverse interpretazioni sia quella giusta.<ref name=":6" />