Pensiero di Jacques Monod: differenze tra le versioni

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=== Il superamento della visione animistica ===
Le moderne società hanno approfittato del progresso scientifico: <br />
«''Nell'arco di tre secoli la scienza, fondata sul [[postulato]] di [[oggettività]], ha conquistato il suo posto nella società: nella pratica ma non nelle anime. Le società moderne sono costruite sulla scienza. Le devono la loro ricchezza, la loro potenza e la certezza che ricchezze e potenze ancora maggiori saranno in un domani accessibili all'uomo, se egli lo vorrà [...]. Le società moderne hanno accettato le ricchezze e i poteri che la scienza svelava loro, hanno appena inteso ma non accettato il messaggio più profondo della scienza: la definizione di una nuova e unica fonte di verità, l'esigenza di una revisione totale delle basi dell'etica...''» <ref>J. Monod, ''Il caso e la necessità'', Mondadori, Milano, 1971, ''passim'' pagg. 136-7</ref>
 
Ma le società moderne non si sono rese conto che questa nuova conoscenza implicava anche l'accettazione di nuovi valori etici poiché gli antichi erano stati eliminati proprio dal progresso del sapere scientifico:<br />
«''Le società moderne devono la loro potenza materiale a quest'etica fondatrice della conoscenza, e la loro debolezza morale ai sistemi di valori, distrutti dalla conoscenza stessa e ai quali esse tentano ancora di riferirsi. Questa contraddizione è fatale, e scava quella voragine che vediamo aprirsi sotto di noi''» <ref name="Monod">J. Monod, ''Op.cit.'' ''ibidem''</ref>; le società attuali hanno voluto ignorare questi nuovi valori e hanno continuato a interpretare il mondo secondo la «''tradizione animistica''», non volendo abbandonare «''l<nowiki>'</nowiki>"antica alleanza"''» tra le verità rivelate dalla scienza e i tradizionali valori etici, ormai obsoleti, e accettare «''la necessità di stringerne una nuova...Provviste di ogni potere, dotate di tutte le ricchezze che la scienza offre loro, le nostre società tentano ancora di vivere e di insegnare sistemi di valori, già minati alla base da questa stessa scienza.''» <ref>J. name=Monod, ''Op.cit.'' ''ibidem''</ref>
 
La scienza moderna ha mostrato l'insanabile opposizione tra le verità oggettive empiricamente dimostrate e il mondo dei valori individuali: il suo inarrestabile progresso ha rotto il patto, l<nowiki>'</nowiki> "antica alleanza" che l'uomo aveva stretto con la natura concependola animisticamente. Nel mondo [[Aristotele|aristotelico]] l'uomo credeva di avere il suo posto al culmine della natura: in quanto essere vivente e conoscente la natura, questa era costituita a sua misura, anzi egli era alla cima della piramide naturale i cui gradini inferiori gli offrivano le infinite potenzialità per il suo sviluppo.
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=== Un socialismo scientifico ===
«''L'etica della conoscenza sia l'unico atteggiamento, razionale e a un tempo deliberatamente idealistico, su cui si potrebbe costruire un vero [[socialismo]]''». <ref>J.Monod, ''Il caso e la necessità'', pag.142</ref>
 
Abbandonata la concezione materialista della storia del socialismo [[Marxismo|marxista]], con il suo «''profetismo storicistico fondato sul materialismo dialettico''» la nuova etica sarà il fondamento di una rinnovata politica per l'uomo che «''liberato sempre più dai vincoli materiali e dalle schiavitù menzognere dell'animismo, [...] potrebbe finalmente vivere in modo autentico, difeso da istituzioni che, scorgendo in lui a un tempo il suddito e il creatore del Regno, dovrebbero servirlo nella sua essenza più unica e più preziosa.''»<ref>J. Monod, ''Op.cit,'', ''ibidem''</ref>