Sergio Bresciani: differenze tra le versioni

Giunto in [[Libia]] fu preso in consegna dalle autorità militari, e mandò una lettera alla famiglia spiegando le ragioni del suo gesto<ref group=N>In quella missiva chiese scusa al fratello per avergli rubato e venduto la bicicletta.</ref> chiedendo loro di firmare il consenso per il suo arruolamento, in quanto egli era minorenne.<ref name=B2p19/> I genitori di Sergio, però, ricevettero anche una lettera dal [[maggiore]] Guido Zironi del [[Reggimento artiglieria a cavallo "Voloire"|Reggimento Artiglieria Celere "Principe Amedeo d'Aosta" (3°)]],<ref group=N>Il 3º Reggimento Artiglieria Celere "Principe Amedeo d'Aosta" contava su due gruppi cannoni da [[75/27 Mod. 1911]] e su un gruppo su obici [[100/17|100/17 mod.914]].</ref><ref name=B2p19/> che rendendosi conto che Sergio era giunto clandestinamente, chiese il loro consenso affinché il ragazzo si arruolasse, altrimenti lo avrebbe rimandato in Italia.<ref name=B2p19/> I genitori, sebbene contrari, decisero ormai di assecondare il desiderio del figlio,<ref name=B2p19/> e il 2 luglio 1941, al compimento del diciassettesimo anno di età fu definitivamente arruolato,<ref group=N>Prima dei diciassette anni, pur ammesso a far parte dei ranghi, ricevette una divisa prima di setellette.</ref> ricevendo le tanto sospirate "stellette".<ref name=B2p20>{{Cita|Betrò 2012|p. 20}}</ref>

 

[[File:El Alamein 679.jpg|thumb|Il Sacrario Militare Italiano dove è sepolto Sergio Bresciani]]

Il 4 settembre [[1942]] un [[autocarro]], in cui c'era anche lui, con la ruota anteriore passò su una [[Mina terrestre|mina a pressione]] e la seguente esplosione gli tranciò la gamba sinistra.<ref name=B2p21>{{Cita|Betrò 2012|p. 21}}</ref>