Condizionale passato: differenze tra le versioni

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* ''il prossimo fine settimana '''avrei fatto''' volentieri un salto alla vostra festa, ma purtroppo ho da fare''.
 
Per via di usi come quello appena illustrato, alcuni studiosi utilizzano semplicemente i nomi di ''condizionale semplice'' e ''condizionale composto'' preferendole a quelli tradizionali. Secondo questi studiosi,<ref name="A">Katerinov, vedi bibliografia</ref> la differenza tra ''avrei comprato'' e ''comprerei'' sta nel fatto che mentre la prima forma indica un'eventualità non realizzata o non realizzabile, la seconda non ha la funzione di indicarne necessariamente l'impossibilità.
 
Sintetizzando, il condizionale passato indica un'eventualità la cui realizzazione non è ''più'' possibile al momento dell'enunciazione (''avrei comprato una barca''). La particolarità di indicare un evento che non può più realizzarsi è ben visibile nel [[periodo ipotetico]] dell'impossibilità al passato nella [[proposizione principale]]:
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* '' se tu non avessi preso quell'appuntamento '''saremmo potuti andare''' a questa festa''.
 
Nel periodo ipotetico, il posto del condizionale passato viene spesso preso, almeno nell'italiano colloquiale, dall'[[imperfetto]]:<ref name="B">Bertinetto, vedi bibliografia</ref>
 
* '' se tu non prendevi quell'appuntamento '''potevamo''' andare a questa festa'',
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* '' Ieri era tardissimo, ma sapevo lo stesso che '''saresti venuto'''''.
 
Le cose non sono state sempre così: infatti, in italiano antico si formava la costruzione con il [[condizionale presente]] (''sapevo che verresti''). Con il passare dei secoli (complice anche l'azione del purismo) il condizionale presente è stato soppiantato da quello passato. Le ragioni di questo fenomeno non sono mai state spiegate esaurientemente, ma sta di fatto che si tratta di una particolarità italiana che non trova corrispondenti nelle altre [[lingue romanze]], che usano invece il condizionale presente.<ref>Bertinetto, vediname="B" bibliografia</ref>
 
La caratteristica di indicare il futuro nel passato è particolarmente evidente nelle regole della [[concordanza dei tempi]], che regola la selezione del tempo nella [[proposizione subordinata]];<ref>Katerinov, vediname="A" bibliografia</ref> meno spesso il futuro nel passato viene espresso con l'uso del condizionale passato anche nella [[proposizione principale|principale]]:
 
* ''Era tardissimo ma ero ottimista. '''Saresti venuto''' senz'altro e questo mi rassicurava.''
 
Nell'italiano colloquiale, anche l'[[imperfetto indicativo|imperfetto]] può assumere, anche se in maniera meno specifica, la funzione di futuro nel passato:<ref>Bertinetto, vediname="B" bibliografia</ref>
 
* ''Sapevo che '''venivi'''''.
 
Inoltre, anche le forme all'imperfetto del verbo ''dovere'' avrebbero la caratteristica di poter indicare il futuro nel passato.<ref>Bertinetto, vediname="B" bibliografia</ref>
 
* ''Lo sforzo del gruppo fu generoso, ma prima o poi la sconfitta '''doveva venire'''''.