Slavia friulana: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 90:
Pur tuttavia, alcuni seguaci di teorie pseudoscientifiche hanno preso le distanze dalla legge di tutela in quanto non giudicano essere un dialetto sloveno la lingua parlata storicamente nei territori del loro comprensorio (detta natisoniano o nediško). Quanti si riconoscono in queste posizioni sostengono che la loro originaria antica lingua slava non deriva dallo sloveno essendo precedente di oltre quattro secoli anche se, ovviamente, tutti i dialetti preesistono alle lingue standard.<ref>{{cita web |url=http://www.legaslaviafriulana.org/legge38-ricorso.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=17 novembre 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090309055945/http://www.legaslaviafriulana.org/legge38-ricorso.htm |dataarchivio=9 marzo 2009 }}</ref>.
 
Baudouin de Courtenay ipotizzò che gli slavi del Natisone potessero addirittura avere delle componenti o un substrato originari della cosiddetta area ''čakava'', ossia serbo-croata, e che solo con l'evoluzione storica sono andati scemando; egli non escludeva che la provenienza potesse essere [[Carantania|carantana]]. Si rimane tuttavia nel campo delle ipotesi, non essendoci testi antichi nelle lingue slave, andatesi differenziando nell'alto medioevo. In scritti successivi alle prime formulazioni, Badouin de Courteney sostenne l'indubbia appartenenza di dette parlate al sistema dialettale sloveno. Comunque, uno slavista di fama nazionale e nativo proprio di Vernasso, Bruno Guyon, propose nella prima metà del XX secolo una suddivisione linguistica nelle vallate del Natisone e dell'Alberone, da una parte, e in quelle dell'Erbezzo e del Cosizza, dall'altra. Egli inoltre analizzò il sistema vocalico e consonantico delle due varianti locali che presentano forti rassomiglianzarassomiglianze col serbo antico.
Per accennare alla rimanente zona slovenofona del Friuli, la peculiarità dei dialetti resiani indica una loro evidente autonomia linguistica, frutto di un particolare percorso storico e del successivo isolamento della vallata. Fattori che però non pregiudicano l'intercomprensibilità del resiano con altri dialetti sloveni.