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{{Vedi anche|Istria#Storia}}
 
==== Storia antica ====
Il primo insediamento urbano, in cima al colle, consisteva in un [[castelliere]] preistorico abitato dal popolo degli ''[[Histri]]'' che lo chiamarono ''Bulya''. In epoca [[protostoria|protostorica]], il castelliere fu occupato dai [[Càtali]]: una delle [[Lista di tribù celtiche|tribu celtiche]] che si stabilizzarono in una buona parte dell'Istria in quell'epoca. Con l'arrivo dei [[Civiltà romana|romani]], divenne [[Castrum|Castrum romano]] col nome di ''Bullea''.
 
==== Periodo veneziano e austro-ungarico ====
[[File:Joan Blaeu, Atlas Maior - Venedig.png|thumb|Mappa storica della [[Repubblica di Venezia]]]]
Venezia controllò Buie dal [[1358]], strappandola al [[Stato patriarcale di Aquileia|Patriarcato di Aquileia]], fino alla [[Caduta della Repubblica di Venezia|sua caduta]], nel [[1797]]. Risale al periodo veneziano la chiesa parrocchiale di San Servolo, con campanile separato, costruita nel XVI secolo sulle fondazioni di un tempio romano e ricostruita nel XVIII secolo in stile barocco.
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In seguito al [[trattato di Campoformio]] (1797), passò all'Impero austriaco. Nel 1803 Buie fu occupata dalle armate francesi di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]]. Nel [[1805]] Buie entrò quindi nel [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno Italico]], inserita nel [[Dipartimento dell'Istria]]; in seguito, nel [[1809]] passò nelle [[Province illiriche]], ricompresa prima nella Provincia di Trieste e quindi, dal 1811, nell'Intendenza d'Istria. Dopo la sconfitta di Napoleone, nel [[1813]] ritornò sotto il dominio dell'[[Impero austriaco]].
 
==== Buie italiana ====
[[File:Buieitaliana.jpg|thumb|Buie negli anni '20-'30]]
Buie fu un centro [[Irredentismo italiano in Istria|irredentista]] nell'[[Margraviato d'Istria|Istria asburgica]], e dopo la [[prima guerra mondiale]] la cittadinanza - in gran parte italiana - accolse di buon grado l'annessione della regione all'[[Italia]]. Buie venne inserita nella [[provincia di Pola]], dove per alcuni anni (1923-1927) fu un [[Mandamento (diritto)|mandamento]] all'interno del [[circondario di Parenzo]], comprendente [[Cittanova d'Istria|Cittanova]], [[Grisignana]], [[Umago]], [[Verteneglio]] e tutte le loro frazioni.<ref>[[s:R.D. 18 gennaio 1923, n. 53, che istituisce la provincia dell'Istria con capoluogo Pola|Regio decreto 18 gennaio 1923, n. 53, art. 1]].</ref> Nella cittadina nel 1932 arrivò l'acqua, la corrente elettrica ed altri servizi primari grazie all'interessamento del governo centrale di [[Roma]]. Buie, come la maggior parte dell'Istria, divenne parte della [[diocesi di Parenzo e Pola]].<ref>{{Cita web|autore = R. Matijašić|url = http://istrapedia.hr/ita/696/diocesi-di-parenzo-e-di-pola/istra-a-z/|titolo = Diocesi di Parenzo e di Pola|accesso = 29 agosto 2014|data = }}</ref>
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Il 2 ottobre [[1943]], a seguito dell'[[armistizio di Cassibile]], l'Istria fu occupata dalle [[SS|forze militari tedesche]] sotto il comando del generale delle SS [[Paul Hausser]] che la incorporarono nella [[Zona d'operazioni del Litorale adriatico|Zona di operazioni del Litorale adriatico.]]
 
==== Dopo la seconda guerra mondiale ====
{{Doppia immagine|left|Confini Trieste-Istria2.jpg|161|Territorio libero di Trieste carta.png|149|La [[Linea Morgan]], che divise la regione nel giugno 1945 in ''Zona A'' e ''Zona B'' in attesa delle decisioni del [[Trattato di Parigi fra l'Italia e le potenze alleate|trattato di Parigi (1947)]]|[[Territorio Libero di Trieste]], definito dal [[Trattato di Parigi fra l'Italia e le potenze alleate|trattato di Parigi (10 febbraio 1947)]]. }}
 
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Dopo l'esodo, le case rimaste disabitate furono ripopolate da croati e sloveni e - in minor numero - da popolazioni di altre nazionalità jugoslave come serbi, bosniaci e montenegrini.<ref name=":1" /> La questione confinaria fra Italia e Jugoslavia si risolse definitivamente col [[Trattato di Osimo]] (1975): Buie entrò quindi anche ''[[de jure]]'' nella [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia]], ricompresa all'interno della [[Repubblica Socialista di Croazia]].
 
==== Storia contemporanea ====
Nel [[1991]], nell'ambito del processo che portò alla dissoluzione della Jugoslavia, la [[Croazia]] dichiarò la propria indipendenza: ebbero quindi inizio il periodo delle cosiddette [[guerre jugoslave]], che però non coinvolsero direttamente Buie e l'Istria.<ref>{{Treccani |tag/storia-della-croazia |Storia della Croazia|accesso = 15 settembre 2014}}</ref>