Luigi Ceci: differenze tra le versioni

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Dopo essersi distinto nella stesura di interessanti saggi, viene chiamato a [[Roma]] dal [[Ministri della Pubblica Istruzione del Regno d'Italia|Ministro della Pubblica Istruzione]] [[Guido Baccelli]] come suo segretario particolare. Con il Ministro collabora alla preparazione di un progetto di riforma per la scuola superiore, che tuttavia non sarà mai realizzato. Inizia quindi a peregrinare per l'[[Italia]], insegnando latino e greco nei licei più prestigiosi, da Roma a [[Palermo]], da [[Milano]] a [[Genova]].
 
Nel [[1893]] ottiene la cattedra di [[grammatica]] indo-greco-italica presso l'[[Università degli studi di Roma "La Sapienza"|Università di Roma]]; ricoprirà per due volte la carica di Preside della facoltà di Lettere. Tra i suoi allievi ebbe [[Amedeo Maiuri]], futuro archeologo suo conterraneo, che così lo ricorderà: «piantato colle gambe tozze, il collo taurino, il viso aperto, la voce tonante e la risata fragorosa, sembrava esprimere l'italica rudezza della nativa Alatri»<ref>{{cita web | 1 = http://www.comune.frosinone.it/pagina798_maiuri-amedeo.html | 2 = Comune di Frosinone – Maiuri Amedeo | 3 = 26 agosto 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120104063404/http://www.comune.frosinone.it/pagina798_maiuri-amedeo.html | dataarchivio = 4 gennaio 2012 | urlmorto = sì }}</ref>.
Nel [[1914]], grazie ad un altro ministro della Pubblica Istruzione, [[Luigi Credaro]], è inserito nella commissione preposta alla riforma degli studi superiori, distinguendosi per la sua grande competenza, e scrivendo la Relazione generale.