Vivien Leigh: differenze tra le versioni

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=== Vivien e Blanche ===
[[File:Vivien Leigh in Streetcar Named Desire trailer 2.jpg|thumb|Vivien Leigh nel trailer del film ''[[Un tram che si chiama Desiderio (film 1951)|Un tram che si chiama Desiderio]]'' ([[1951]])]]
Alla fine degli [[Anni 1940|anni quaranta]], Leigh cercò di ottenere il ruolo di Blanche Dubois nella produzione teatrale inglese di ''[[Un tram che si chiama Desiderio (opera teatrale)|Un tram che si chiama desiderio]]'' del drammaturgo [[Tennessee Williams]], che aveva già ammirato il talento dell'attrice in ''Antigone''. Contattato da Williams e dalla produttrice [[Irene Mayer Selznick]], Olivier si dimostrò perplesso sull'opportunità di stipulare il contratto, poiché temeva che il carattere 'forte' dell'opera (che prevedeva una scena di stupro e vari riferimenti alla promiscuità e all'omosessualità), potesse causare aggravamenti nel già difficile carattere di Vivien. L'attrice si ostinò e ottenne la parte di protagonista nel dramma, la cui prima ebbe luogo nell'ottobre 1949; il lavoro, diretto dallo stesso Olivier, ricevette forti critiche da parte della stampa, sia sul contenuto dell'opera che sull'interpretazione tipicamente ''inglese'' di Leigh, ritenuta troppo classica, composta e posata. Gli Olivier furono inoltre dispiaciuti che parte del successo commerciale dell'opera derivasse dall'aspettativa del pubblico di assistere a ciò che credeva essere una storia lasciva e scandalosa, piuttosto che un dramma di tipo "classico" al quale esso era abituato; nonostante ciò, alcuni critici, tra cui Noel[[Noël Coward]], ne furono estasiati.
 
L'impegno teatrale di Leigh terminò dopo 326 repliche, quando venne scritturata per interpretare Blanche anche nella versione cinematografica del dramma, accanto a [[Marlon Brando]], con il quale stringerà un buon rapporto professionale, grazie al suo irriverente e talvolta piccante senso dell'umorismo. Vivien ebbe invece frequenti dissapori con il regista [[Elia Kazan]], al punto che egli riconoscerà pubblicamente il suo effettivo talento di attrice solo verso la fine delle riprese. L'intensa e memorabile interpretazione di Blanche procurò all'attrice il suo secondo [[Premio Oscar]] e altri prestigiosi riconoscimenti, ma anche un morboso e inscindibile legame con il suo personaggio, che la condusse lentamente nel baratro della follia. Il film potrebbe aver inferto a Leigh il colpo di grazia emotivo, poiché sembra che l'attrice fosse entrata nella parte a tal punto da non esser più in grado di scindere il personaggio dalla vita reale e di tornare la persona di prima. Si racconta persino che i medici che la visitarono poco prima della sua morte, domandandole se ricordasse il suo nome, si sentirono rispondere: "Ma certo! Il mio nome è Blanche Dubois" {{citazione necessaria}}<ref>https://www.foxlife.it/2018/12/10/via-col-vento-vivien-leigh-mostra-roma/</ref>.
 
=== Il divorzio ===