Vittorio Emanuele I di Savoia: differenze tra le versioni

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[[Image:Vittorio emanueleI.jpg|thumb|left|250px|Vittorio Emanuele I in abiti regali]]
Dopo l'[[abdicazione]] di Carlo Emanuele IV, a Napoli, nel [[1802]] gli succedette come re di Sardegna. La situazione si presentava ad ogni modo disperata con il regno troncato dall'invasione francese, le altissime pretese in denaro del fratello Carlo Emanuele che, pur da re rinunciatario, voleva garantirsi una lauta pensione, e la fuga di molti parenti come lo zio di Vittorio Emanuele, [[Benedetto di Savoia]], duca di Chiablese, che vedendo ormai la situazione disperata in Piemonte aveva chiesto al nipote di liquidargli in denaro i beni posseduti nella parte continentale dello stato, ritirandosi successivamente a [[Roma]].
 
{{citazione|Sono carico di gente, pi
di quanta ne aveva mio fratello. Egli mi ha addossato quasi tutti i suoi, e debbo dar loro sedicimila lire al mese, ed ottomila ai Chiablese. Egli si è tenuta per scorta molta argenteria; deve avere con sé ventotto candelieri, sedici zuppiere, tutta la batteria di cucina, vasellami, insomma otto casse di argenteria, ed io non ho un candeliere, né batteria di cucina, ed appena ho qualche piatto che possedevo già. Egli mi ha tuttavia mandato una toeletta, non avendone più mia moglie per averle vendute in Piemonte, e dei merletti [...] Egli si è tenuto anche metà dei sussidi arretrati di Inghilterra, dei quali a me non rimane che la metà, per le spese ufficiali, e tali sussidi tra due mesi saranno finiti; così io e la mia Corte vivremo, come il camaleonte, di aria, se non mi arriverà qualche cosa...|Lettera di Vittorio Emanuele I}}
 
Come prima mossa, dunque, Vittorio Emanuele I tentò, invano, di recuperare le terre perdute, partecipando cioè alla [[terza coalizione]] ([[1805]]) ed avviando un'attenta attività diplomatica con la quale sperava di avere gli appoggi necessari per poter tornare trionfalmente in Piemonte da sovrano. Nel [[1806]] si trovava infatti a [[Gaeta]] per cercare l'appoggio dei Borboni ma, venuto a sapere che il generale [[Andrea Massena]] stava marciando con le sue truppe su [[Napoli]], decise di fare ritorno in [[Sardegna]], l'unica parte dei suoi domini che non era stata conquistata dai francesi, dove rimase per qualche tempo avviando alcune riforme in campo amministrativo ed in campo agricolo, come l'ampliamento della coltivazione degli ulivi ed il tentativo di introdurvi, con scarso successo, la coltivazione del [[Gossypium|cotone]].