Lascia o raddoppia?: differenze tra le versioni
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===Puntate successive: le domande singole in cabina===
[[File:Mike con Enrico Vecchi, esperto di ciclismo.jpg|thumb|left|[[Mike Bongiorno]] con il concorrente [[Enrico Vecchi]], esperto di ciclismo]]
Al ritorno del concorrente in trasmissione, accompagnato dalla valletta, il conduttore cominciava porgendogli la fatidica domanda:
Se il concorrente "lasciava", intascava la somma vinta fino a quel momento, altrimenti lo si isolava acusticamente (per evitare i suggerimenti del pubblico in sala) facendolo entrare in una cabina e gli si faceva indossare una cuffia, attraverso la quale poteva sentire la sola voce del conduttore, che gli parlava da un apposito microfono collegato con un filo alla cuffia stessa. Successivamente, gli veniva posta una domanda singola.
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== Vallette e concorrenti storici ==
[[File:Paolabolognani58.jpg|thumb|Paola Bolognani con la madre osserva i 128 gettoni d'oro della vincita [[1956]]]]
Una delle novità di ''Lascia o raddoppia?'' fu l'introduzione della figura della
A ottenere molta notorietà in seguito alla partecipazione al programma, furono anche molti concorrenti, che divennero dei veri e propri personaggi, come il raffinato e colto [[Gianluigi Marianini]], Paola Bolognani, Marisa Zocchi, [[Enrico Vecchi]], la maggiorata e sensuale [[Maria Luisa Garoppo]] (la tabaccaia di [[Casale Monferrato]]), Adele Gallotti, le gemelle Appiotti, Filiberto Menna, [[Bruno Dossena]], [[Mario Valdemarin]], Aldo Barbadoro, Pierluigi Pellegrini
<ref>V. [[Pellegrini - Vianesi]]</ref>, presentatosi sulla lirica e vittima di una delle numerose simpatiche gaffe di Mike Bongiorno, e [[Lando Degoli]]. Quest'ultimo concorrente, professore di matematica e cultore di musica classica, contribuì grandemente alla popolarità del programma con una famosa risposta sull'uso del [[controfagotto]] nelle opere di [[Giuseppe Verdi]].
Un altro concorrente, [[Ettore Balli]], divenne in seguito uno dei maggiori giornalisti italiani di [[jazz]]
Il primo partecipante che rispose a tutte le domande del quiz, raggiungendo quindi il massimo della vincita, fu [[Luciano Zeppegno]], specializzato in architettura<ref>''Domenica del Corriere'', 21 ottobre 1956 (copertina)</ref>.
Il più notevole fra i partecipanti fu il compositore statunitense [[John Cage]], che si presentò come esperto di micologia.<ref>A questo link si possono trovare gli articoli dei giornali dell'epoca che riportano lo svolgimento delle puntate in cui fu protagonista John Cage: http://www.johncage.it/1959-lascia-o-raddoppia.html</ref>
A ''Lascia o raddoppia?'' partecipò anche il primo concorrente di colore nella storia della televisione italiana, il nigeriano Olabisi Ajala<ref>{{cita libro | nome=Mike | cognome=Bongiorno | titolo=La versione di Mike| pagina=145 | anno=2007 | editore=Mondadori}}
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==Curiosità tecniche==
===I due microfoni di Mike===
La tecnologia dell'epoca non prevedeva [[microfono|microfoni]] a radiofrequenza da fissare sul bavero della [[giacca]] o sulla [[cravatta]] del conduttore («lavalier»). Mentre Bongiorno e il concorrente posavano al centro del palco, la ripresa audio era effettuata con la cosiddetta «[[giraffa (cinema)|giraffa]]», ossia un microfono in cima a una lunga asta, al di sopra dell'inquadratura, con una [[figura polare]] sufficientemente larga da riprendere sia la voce del conduttore sia quella del concorrente. Quando il concorrente entrava in cabina, invece, Mike gli parlava dal microfono a «gelato» collegato alla cuffia, che riprendeva solo la voce del conduttore filtrando gli eventuali suggerimenti del pubblico; il concorrente rispondeva in un apposito microfono filiforme presente in cabina, molto piccolo di dimensioni, dotato di un curioso dischetto fonoriflettente (con il quale [[Totò]] giocava, usandolo a mo' di [[monocolo]], nel film ''[[Totò lascia o raddoppia?]]'', rimproverato da Mike che gli dice: «
===Cronometri asincroni===
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===1979===
[[File:Lascia o raddoppia79.jpg|thumb|''Lascia o raddoppia?'' del 1979: Mike Bongiorno con Patricia Buffon]]
Nel [[1979]], per celebrare i 20 anni dalla sua chiusura e le nozze d'argento della [[televisione]] italiana, fu proposta una riedizione del quiz: andò in onda dal 15 marzo al 26 luglio, sempre condotta da Mike Bongiorno ma affiancato dalla valletta Patricia Buffon, figlia di Edy Campagnoli. La vincita massima era di 20 milioni di lire e la cabina dei concorrenti era ispirata alla forma di una capsula spaziale. La scenografia era una semplicissima parete azzurra a tinta unita, in modo tale che il regista [[Piero Turchetti]] potesse applicare l'allora innovativo effetto ''[[chroma key]]'', così che durante le domande, il concorrente sembrasse «volare» nel filmato riguardante la sua materia di competenza navigando nella sua «capsula».
Il concorrente affrontava il seguente percorso:
* '''Prima puntata''' (domande preliminari e domanda da 2.500 lire): il presentatore e il concorrente posano davanti all'orologio luminoso. Il concorrente deve rispondere obbligatoriamente a cinque domande preliminari, partendo da un montepremi di 75.000 lire che raddoppia a ogni risposta esatta. Se il concorrente risponde esattamente a tutte e cinque le domande, raggiungendo la quota di 1.200.000 lire, gli si chiede subito «
A differenza delle domande «secche» dell'edizione originale, in questa riedizione del programma i blocchi di domande sono perfettamente analoghi a quelli delle domande finali dei precedenti quiz ''[[Rischiatutto]]'' e ''[[Scommettiamo?]]'', con la solita lettura preventiva di tutte le domande da parte di Mike e la rilettura al concorrente di una domanda per volta durante la fase delle risposte. Molto spesso i concorrenti si sono lamentati dell'eccessiva lunghezza delle domande e della lentezza con cui il conduttore le rileggeva durante il minuto a disposizione, dato che molti concorrenti hanno perso per aver fatto scadere il tempo pur sapendo tutte le risposte, e spessissimo si dava l'ultima risposta esatta negli ultimi secondi a disposizione.
* '''Seconda puntata''' (domanda da 5.000.000 lire): da questa puntata in poi il concorrente che
* '''Terza puntata''' (domanda da 10.000.000 lire): se il concorrente vuole raddoppiare, risponde a
* '''Puntata finale''' (domanda da 20.000.000 lire): se il concorrente vuole raddoppiare, risponde a
L'operazione si rivelò al di sotto delle aspettative in termine di pubblico e dall'anno successivo Mike propose il quiz ''[[Flash (programma televisivo)|Flash]]'', già programmato per il [[1978]] ma fatto slittare per poter mandare in onda questa edizione, imposta improvvisamente a Bongiorno dai vertici della [[Rai]], senza che egli ne sapesse nulla.
La sigla finale è
[[File:Lascia79orologio.jpg|thumb|Mike Bongiorno e Patricia Buffon davanti all'orologio ed al totalizzatore elettronico di ''Lascia o raddoppia?'' edizione 1979]]
[[File:Lascia79cabina1.jpg|thumb|left|Mike Bongiorno e Patricia Buffon dentro la cabina «spaziale» di ''Lascia o raddoppia?'' edizione 1979]]
[[File:Lascia79cabina2.jpg|thumb|left|Mike Bongiorno dentro la cabina «spaziale» di ''Lascia o raddoppia?'' edizione 1979]]
La mascotte fu battezzata ''Quizzino Boogie'' e animata da [[Bruno Bozzetto]] per la sigla iniziale, nella quale la mascotte ballava sorridente, insieme alla sua fedelissima ombra, un allegro ''[[boogie-woogie]]''. Diventò anche un pupazzo per bambini, distribuito come ricordo ai concorrenti e agli ospiti e venduto nei negozi di giocattoli.
[[File:Quizzino.jpg|thumb|Patricia Buffon e ''Quizzino Boogie'', 1979]]
===1989===
Nel [[1989]] venne proposta un'altra riedizione, condotta stavolta da [[Bruno Gambarotta]] con [[Lando Buzzanca]] e la partecipazione della ''showgirl'' [[Johara Valerie Racz|Johara]], in onda sempre il giovedì sera su Rai Uno dal 2 marzo 1989 al 29 giugno 1989, in concorrenza diretta con ''[[Telemike]]'' di Canale 5. Il premio massimo era di 300 milioni di lire ma anche questa volta il programma non ottenne gli ascolti sperati, suscitando diverse critiche; inoltre più volte vennero riammessi in gioco concorrenti eliminati per risposte ritenute erroneamente sbagliate da parte degli autori. Il percorso del concorrente era il seguente:
*'''Prima puntata (domande preliminari)''': il concorrente risponde a cinque domande sulla materia di competenza, avendo a disposizione un
*'''Puntate successive''': da questa puntata in poi il concorrente può decidere se «lasciare» o «raddoppiare», e in caso di raddoppio si
**'''Il jolly''': si poteva giocare in una sola puntata (che non fosse la prima o quella finale) in tutto il percorso. Se il concorrente giocava il jolly e non rispondeva esattamente al blocco di domande aveva diritto a un blocco di domande di riserva. In caso di risposta esatta il concorrente si salvava dall'eliminazione, ma procedeva con il montepremi dimezzato, quindi il suo premio massimo si riduceva a 150 milioni di lire anziché 300.
**'''La postazione''': fino alla terza puntata (domanda da 37.500.000 lire, o da 18.750.000 lire in caso di salvataggio da jolly in una puntata precedente) il concorrente si posizionava dietro una postazione aperta e non era isolato con la cuffia, mentre a partire dalla quarta puntata (75 milioni di lire, o 37.500.000 lire in caso di penalizzazione da jolly) il concorrente entrava in una cabina di [[ascensore]] che scendeva dall'alto immersa in una tipica scalinata da [[condominio]], e indossava naturalmente la cuffia.
In questa riedizione il quiz vero e proprio (condotto da Gambarotta) si alternava ai momenti di spettacolo (condotti da Buzzanca e da Johara);
===1990===
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==''Lascia o raddoppia?'' al cinema==
* La notorietà del programma fu tale da ispirare un film, ''[[Totò lascia o raddoppia?]]'' di [[Camillo Mastrocinque]] ([[1956]]): protagonista è il duca Gagliardo Della Forcoletta, interpretato da [[Totò]], che partecipa al quiz come grande esperto di [[cavallo|cavalli]]. È uno dei primi casi in cui con la classica autoreferenzialità tipica del genere della parodia, il cinema italiano racconta la sorella minore televisione. Il piccolo schermo, e in particolare un programma diventa protagonista sul grande schermo.
* Il programma è anche mostrato nel film ''[[C'eravamo tanto amati (film)|C'eravamo tanto amati]]'' di [[Ettore Scola]] ([[1974]]): Nicola, un insegnante esperto di cinema interpretato da [[Stefano Satta Flores]], partecipa come concorrente al quiz ma, tradito dalla sua erudizione, risponde troppo dettagliatamente a una domanda, posta da [[Mike Bongiorno]], su ''Ladri di biciclette'' di [[Vittorio De Sica]] (a cui è dedicato il film)
* Nella versione integrale di ''[[Nuovo Cinema Paradiso]]'', gli spettatori assistono al quiz dentro il "Cinema Paradiso", grazie al [[Teleproiettore]] acquistato dal nuovo gestore Spaccafico.
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