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→‎Rapporto con la moral suasion: interpretazione costituzionalmente orientata
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Subito dopo la promulgazione, e comunque entro 15 giorni dalla stessa, la legge deve essere pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.
==Rapporto con la ''moral suasion''==
Sulla base della prassi<ref>Essa appare evocare altre esperienze costituzionali recenti, come i ''signing statement'' del [[Presidente degli Stati Uniti d'America]]: peraltro, per una critica a questi ultimi come forieri di alterazione del principio di [[separazione dei poteri]], v. la [https://web.archive.org/web/20120615163547/http://www.abanow.org/2006/07/blue-ribbon-task-force-finds-president-bushs-signing-statements-undermine-separation-of-powers/ posizione espressa dall'''American Bar Association'' nel luglio 2006].</ref> delle lettere con cui il Presidente della Repubblica talvolta accompagna la propria firma alla legge, la dottrina<ref>De Fiores C., 2002. ''Il rinvio delle leggi tra principio maggioritario e unità nazionale in Rivista di diritto costituzionale''. Giappichelli, Torino; Salerno G.M., 2009. ''Preoccupazioni e sollecitazioni» del Presidente della Repubblica a garanzia della corretta tecnica legislativa'', in Rassegna Parlamentare, III; Romboli R. 2010. ''La legge sugli incentivi (l. n. 73 del 2010): una promulgazione con monito'', in Il Foro italiano n. 6. Zanichelli, Bologna; Ruggeri A., 2002. ''Verso una prassi di leggi promulgate con "motivazione"... contraria?'', in www.forumcostituzionale.it.</ref> ha “costruito” le figure della “promulgazione con monito", della "promulgazione con riserva", della "promulgazione condizionata” e della “promulgazione dissenziente”:. taliTali figure, che sembrano tra loro diversificarsi in base al livello di criticità dei pareri presidenziali,: per lo più sottintendono un intento cooperativo che ha trovato insufficiente accoglimento durante l'''iter legis'' (mediante la ''[[moral suasion]]'') e di cui il Capo dello Stato ritiene opportuno lasciare traccia pubblica al termine della vicenda parlamentare, anche solo per offrirne una [[Corte_costituzionale_della_Repubblica_Italiana#Interpretazione_costituzionalmente_orientata|interpretazione costituzionalmente orientata]]<ref>[https://www.avvenire.it/attualita/pagine/legittima-difesa-mattarella-promulga-la-legge-e-scrive-a-conte-e-presidenti-delle-camere ''Legittima difesa. Mattarella firma la legge. Ma in una lettera esprime alcuni rilievi''], Avvenire, 26 aprile 2019.</ref>.
 
La prassi<ref>Pur essendo censita nella voce ''Messaggio'' in Enciclopedia del diritto. 1976, Giuffré, Milano, in essa [[Giovanni Motzo]] la differenzia nettamente dal rituale messaggio alle Camere, previsto espressamente dalla Costituzione; nello stesso testo, per dimostrarne l'informalità, l'Autore sottolinea che, durante le presidenze [[Gronchi]] e [[Antonio Segni|Segni]] (1962-1964) furono promulgate leggi «per le quali erano sorte perplessità in ordine alla copertura finanziaria» (pagina 148, nota 2).</ref> ha precedenti risalenti a [[Pertini]]<ref>Long G., 1981, Long G., 1981. ''Presidenza Pertini, opinione pubblica, stampa'' in ''La Repubblica e il Presidente. Studi parlamentari e di politica costituzionale'', Roma, p. 143: «Contemporaneamente alla presa di posizione sui decreti legge, il presidente della Repubblica inviò al presidente del Consiglio una lettera, con cui osservava che il disegno di legge sulla riforma sanitaria, a lui sottoposto per la promulgazione, non esplicava l’ammontare totale della spesa e di conseguenza non indicava la relativa copertura. Pur promulgando la legge [L. 23 dicembre 1978 n. 833, istitutiva del [[servizio sanitario nazionale]]], il presidente Pertini sottolineava l’opportunità di una tempestiva nota di variazione al bilancio per il 1979, in discussione davanti alle Camere, per quantificare esattamente la spesa e indicarne la copertura».</ref>, ma si è affermata sotto le presidenze [[Ciampi]]<ref>Il 15 giugno 2002, alla promulgazione della legge di conversione del decreto legge n. 63/2002 (L. n. 112/2002, cd. “salva-deficit”) - istitutivo, fra l’altro, di due società pubbliche, la «Patrimonio dello Stato s.p.a» e la «Infrastrutture s.p.a» - il Capo dello Stato fece seguire una missiva al presidente del Consiglio.</ref>, [[Giorgio Napolitano|Napolitano]]<ref>Comunicato della presidenza della Repubblica, 22 maggio 2010: «Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha accompagnato la promulga della legge di conversione del decreto-legge 25 marzo 2010, n.40, cosiddetto "incentivi", con una lettera ai Presidenti della Camera e del Senato e al Presidente del Consiglio, in cui esprime rilievi critici sul piano istituzionale in ordine all'iter di conversione nonché a specifiche rilevanti modifiche del testo originario del decreto».</ref> e [[Sergio Mattarella|Mattarella]]<ref>[https://www.huffingtonpost.it/2017/10/17/promulgazione-con-riserva-mattarella-firma-il-codice-antimafia-ma-chiede-al-governo-di-ripristinare-le-norme-sulla-confisca_a_23246336/ Claudio Paudice, ''Promulgazione con riserva. Mattarella firma il Codice Antimafia ma chiede al Governo di ripristinare le norme sulla confisca'', Huffington Post, 17 ottobre 2017].</ref>.