Anglo-arabo sardo: differenze tra le versioni

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'''L' Angloanglo-arabo Sardosardo''' è una razza [[Razza equina|equina]] che viene allevata da più di un secolo in [[Sardegna|Sardegna,]] allo stato semibrado. Non è una razza autoctona in quanto non sono stati trovati fossili che testimoniano la sua presenza nel territorio Sardosardo. E'È bensì originaria della regione Asiatica ed è stata importata dalle popolazioni greche tra il IV e V secolo a.C<ref>{{Cita web|url=http://www.sardiniain.com/articoli/rif000002_I_629_Il-cavallo-anglo-arabo-sardo--una-delle-pietre-miliari-della.aspx|titolo=Il cavallo anglo-arabo-sardo è una delle pietre miliari dell'allevamento in Italia SardiniaIn|sito=www.sardiniain.com|accesso=2019-04-01}}</ref>. Questo esemplare deriva da prove effettuate incrociando stalloni [[purosangue inglese]] e [[Cavallo arabo|purosangue arabo]] con fattrici di razze locali sarde, anglo-arabe e purosangue inglese. Per essere considerato Anglo-arabo Sardo deve avere almeno un 25% di sangue arabo<ref>{{Cita web|url=http://www.agraria.org/equini/angloarabosardo.htm|titolo=Razze cavalli: Anglo-Arabo Sardo|sito=www.agraria.org|accesso=2019-04-01}}</ref>.
 
L'evoluzione del cavallo Sardosardo ha avuto origine a partire dall'espansione dei Mori , accentuata dall'imperatore [[Ferdinando II d'Aragona]] che incrociò,alla fine del 1400, stalloni [[Cavallo arabo|Arabiarabi]] con [[Andaluso|Andalusiandalusi]]. Le successive invasioni romane e cartaginesi importarono nuovo sangue, ma soltanto con la dominazione [[Saraceni|saracena]] le giumente indigene sarde furono incrociate con i cavalli Arabi. Un impulso positivo all’allevamentoall'allevamento venne dato da [[Filippo V di Borbone|Filippo V]] che vietò l’emigrazione dei cavalli dall’ isola. Ma è soltanto durante il regno dei [[Casa Savoia|Savoia]] che iniziò a nascere l’attuale anglo-arabo. Un grosso contributo al miglioramento della razza lo si deve all ’istituzione'istituzione nel 1874 del Regio Deposito Stalloni della Sardegna. E' un cavallo creato e perfezionato dalla cavalleria dell'esercito italiano, in grado di fare anche 100 km al giorno, e per questo definito "l'arma di cavalleria dell'esercito". In particolare fu il capitano [[Attilio Grattarola|Grattarola]], direttore del Deposito stalloni, che nel 1915 permise l'incrocio con [[purosangue inglese]] e [[Purosangue arabo|arabo]] con le 600 migliori fattrici selezionate in Sardegna,utilizzando stalloni Abbajan Sciarragh, Talata u Kamsin ed Etnen u Kamsin derivanti dalle tribù del deserto beduino<ref>{{Cita web|url=https://www.angloarabo.eu/cavalli/anaacad-sardegna/cavallo-anglo-arabo.html|titolo=Cavallo Anglo Arabo}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.tesionline.it/tesi/brano/27650/L%E2%80%99Anglo-arabo-sardo|titolo=L’AngloL'Anglo-arabo sardo - Brano tesi|sito=www.tesionline.it|accesso=2019-04-01}}</ref>. Nel 1916, il Ministero dell’Agricoltura italiano riconobbe la denominazione di razza “sardo - arabo”. Nel 1967 la [[razza]] è stata definitivamente chiamata "Anglo-Arabo Sardo"<ref>{{Cita web|url=http://www.ilportaledelcavallo.it/articolo.asp?tit=la-razza-della-settimana-il-cavallo-anglo-arabo-sardobr-e-come-la-sua-terra-difficile-e-bello&id_articolo=4794|titolo=La razza della settimana: il cavallo anglo-arabo sardo|sito=Il Portale del Cavallo|accesso=2019-04-01}}</ref>.
'''L' Anglo-arabo Sardo''' è una razza [[Razza equina|equina]] che viene allevata da più di un secolo in [[Sardegna|Sardegna,]] allo stato semibrado. Non è una razza autoctona in quanto non sono stati trovati fossili che testimoniano la sua presenza nel territorio Sardo. E' bensì originaria della regione Asiatica ed è stata importata dalle popolazioni greche tra il IV e V secolo a.C<ref>{{Cita web|url=http://www.sardiniain.com/articoli/rif000002_I_629_Il-cavallo-anglo-arabo-sardo--una-delle-pietre-miliari-della.aspx|titolo=Il cavallo anglo-arabo-sardo è una delle pietre miliari dell'allevamento in Italia SardiniaIn|sito=www.sardiniain.com|accesso=2019-04-01}}</ref>. Questo esemplare deriva da prove effettuate incrociando stalloni [[purosangue inglese]] e [[Cavallo arabo|purosangue arabo]] con fattrici di razze locali sarde, anglo-arabe e purosangue inglese. Per essere considerato Anglo-arabo Sardo deve avere almeno un 25% di sangue arabo<ref>{{Cita web|url=http://www.agraria.org/equini/angloarabosardo.htm|titolo=Razze cavalli: Anglo-Arabo Sardo|sito=www.agraria.org|accesso=2019-04-01}}</ref>.
 
L'evoluzione del cavallo Sardo ha avuto origine a partire dall'espansione dei Mori , accentuata dall'imperatore [[Ferdinando II d'Aragona]] che incrociò,alla fine del 1400, stalloni [[Cavallo arabo|Arabi]] con [[Andaluso|Andalusi]]. Le successive invasioni romane e cartaginesi importarono nuovo sangue, ma soltanto con la dominazione [[Saraceni|saracena]] le giumente indigene sarde furono incrociate con i cavalli Arabi. Un impulso positivo all’allevamento venne dato da [[Filippo V di Borbone|Filippo V]] che vietò l’emigrazione dei cavalli dall’ isola. Ma è soltanto durante il regno dei [[Savoia]] che iniziò a nascere l’attuale anglo-arabo. Un grosso contributo al miglioramento della razza lo si deve all ’istituzione nel 1874 del Regio Deposito Stalloni della Sardegna. E' un cavallo creato e perfezionato dalla cavalleria dell'esercito italiano, in grado di fare anche 100 km al giorno, e per questo definito "l'arma di cavalleria dell'esercito". In particolare fu il capitano [[Attilio Grattarola|Grattarola]],direttore del Deposito stalloni, che nel 1915 permise l'incrocio con [[purosangue inglese]] e [[Purosangue arabo|arabo]] con le 600 migliori fattrici selezionate in Sardegna,utilizzando stalloni Abbajan Sciarragh, Talata u Kamsin ed Etnen u Kamsin derivanti dalle tribù del deserto beduino<ref>{{Cita web|url=https://www.angloarabo.eu/cavalli/anaacad-sardegna/cavallo-anglo-arabo.html|titolo=Cavallo Anglo Arabo}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.tesionline.it/tesi/brano/27650/L%E2%80%99Anglo-arabo-sardo|titolo=L’Anglo-arabo sardo - Brano tesi|sito=www.tesionline.it|accesso=2019-04-01}}</ref>. Nel 1916, il Ministero dell’Agricoltura italiano riconobbe la denominazione di razza “sardo - arabo”. Nel 1967 la [[razza]] è stata definitivamente chiamata "Anglo-Arabo Sardo"<ref>{{Cita web|url=http://www.ilportaledelcavallo.it/articolo.asp?tit=la-razza-della-settimana-il-cavallo-anglo-arabo-sardobr-e-come-la-sua-terra-difficile-e-bello&id_articolo=4794|titolo=La razza della settimana: il cavallo anglo-arabo sardo|sito=Il Portale del Cavallo|accesso=2019-04-01}}</ref>.
 
== Utilizzo ==
Questa razza si distingue per le eccellenti doti come cavallo sportivo da competizione: si presta in discipline come il completo (che include [[Cross country (equitazione)|cross country]], [[salto ostacoli]] e [[dressage]]), le corse al galoppo e l' [[Endurance equestre|endurance]], coprendo lunghe distanze, anche di 120 km<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Spra editori|titolo=le''Le razze più belle''|ISBN=9771827959000}}.</ref>. E' impiegato nel Reggimento dei Carabinieri a cavallo, così come per passeggiate in campagna, viste le ottime caratteristiche fisiche e psichiche dovute alla tecnica di allevamento allo stato semibrado: oltre a non temere pericoli esterni, nutre fiducia nei confronti dell'essere umano<ref name=":0" />. Molti esemplari di Anglo-arabo competono nel [[Palio di Siena]] e sono andati a sostituire i [[Purosangue inglese]], in quanto strutturalmente poco robusti e soggetti a fratture degli arti. Infine, assume grande importanza nella feste tradizionali sarde quali la [[Sartiglia]] di Oristano, la [[Cavalcata sarda|Cavalcata Sarda]] e l'[[Ardia]] di Sedilo.
 
== Morfologia ==
 
* Tipo: dolicomorfo
*Mantello: composto da peli corti e sottili,si presenta lucente. I mantelli maggiormente rappresentati sono: [[Baio (cavallo)|baio]] e [[Sauro (cavallo)|sauro]] con una minoranza di grigio.
*Altezza al [[garrese]]: Viene distinto in tre tipi; quello di piccola taglia (156–158 cm), quello di taglia media (158–165 cm) e quello di taglia grande (oltre 165 cm)
*Peso: 450 – 550 kg.
*Carattere: vivace, nevrile e coraggioso.[[File:Anglo-Arabo-Sardo.jpg|miniatura|Esemplare di Anglo-arabo sardo dal mantello grigio.]]<br />
 
La testa si presenta quadrata, leggera, a profilo rettilineo, con orecchie piccole e mobili, occhi grandi ed espressivi. Narici ampie. Il collo è leggero e ben attaccato, il garrese risulta ben pronunciato, la linea dorso-lombare diritta o leggermente insellata, la groppa è di giusta inclinazione e la coda è ricca di crini e ben attaccata. Gli arti sono solidi, con stinchi sottili ma resistenti, tendini ben staccati, pastorali di giusta inclinazione e lunghezza, piede di giuste proporzioni con zoccoli proporzionati che vantano una notevole robustezza. Pelle fine,pastosa ed elastica. [[Criniera|Crini]] abbondanti e piuttosto lunghi. Esemplari dalle forme armoniose e slanciate,di costituzione vigorosa e robusta con ponderato sviluppo muscolare. Può raggiungere velocità sostenute in ottimali condizioni di allenamento. Spiccata precocità sessuale abbinata ad una notevole prolificità. Questa razza vanta inoltre di un'eccezionale capacità di acclimatamento e rusticità. L'anglo-arabo Sardo è immune alle malattie trasmesse dalle [[Ixodida|zecche]], in quanto è allevato nella regione sarda, dove il parassita è eccessivamente presente. Questo ha consentito alla razza di sviluppare resistenza alla patologia.<ref>{{Cita web|url=http://www.agraria.org/equini/angloarabosardo.htm|titolo=Razze cavalli: Anglo-Arabo Sardo|sito=www.agraria.org|accesso=2019-04-11}}</ref><ref>{{Cita libro|titoloname=Le razze più belle|ISBN=9771827959000}}<":0"/ref>
 
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=== Temperamento ===
Gli esemplari di questa razza sono noti per il loro temperamento vivace e sfaccettato. Sono scattanti e sensibili alla competizione ma allo stesso tempo reagiscono abbastanza bene allo stress. A causa della loro nevrilità esigono l'esperienza di cavalieri preparati e non sono perciò adatti a principianti. Spiccano per la loro innata eleganza,il portamento fiero e l'atteggiamento nobile. Nel complesso si presenta un cavallo non adatto a tutti ma un potenziale compagno di soddisfazioni per chi arriva a comprenderlo.
 
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== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
*{{Cita pubblicazione|titolo=Le razze più belle|rivista=Le guide pratiche dei nostri amici cavalli|editore=Sprea|ISSN=1827-9597|cid=''Le razze più belle''}}
 
*{{Cita libro|titolo=Le razze più belle|ISBN=9771827959000}}
 
== Voci correlate ==
 
* [[Anglo-arabo francese|Anglo arabo-francese]]
* [[Cavallo del Sarcidano]]