Letteratura gay: differenze tra le versioni

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== XX secolo ==
Col '900 la discussione sull'omosessualità è divenuta man mano più aperta e la comprensione della società sul fenomeno si è via via evoluta. Un certo numero di romanzi con temi e personaggi esplicitamente [[omosessuali]] cominciarono ad affacciarsi sempre più frequentemente nelle principali correnti letterarie; alcuni tra gli autori più notevoli del periodo includono [[Gore Vidal]], [[James Baldwin]], [[Christopher Isherwood]], [[Umberto Saba]], [[Edward Morgan Forster]], [[Yukio Mishima]], [[Pier Paolo Pasolini]], [[Marcel Proust]], [[Virginia Woolf]], [[Henry James]] e i due [[premio Nobel per la letteratura]] [[Thomas Mann]] e [[André Gide]]. Per quanto riguarda l’[[omoerotismo]] nella poesia]] (che qui non è specificamente trattato), si possono annoverare tra i maggiori poeti del secolo scorso [[Federico García Lorca]] e [[Luis Cernuda]], [[Wystan Hugh Auden]], [[Fernando Pessoa]] (nella persona del suo [[alter ego]] Álvaro de Campos), [[Konstantinos Kavafis]], [[Sandro Penna]] e [[Allen Ginsberg]].
[[File:Andre Gide vers 1890.jpg|thumb|left|[[André Gide]] nel 1890 circa.]]
''[[L'immoralista]]'' di [[André Gide]] (1902) narra la vicenda semi-autobiografica di un uomo sposato e della sua aperta attrazione nei confronti di un gruppo di giovani ragazzi arabi. Per guarire da un inizio di [[tubercolosi]], mentre si trova ancora in [[luna di miele]] a [[Tunisi]], il protagonista Michel acquisisce un rinnovato apprezzamento per la vita; il suo chiaro [[omoerotismo]] verso una serie di adolescenti maghrebini scandisce il suo viaggio alla scoperta di sé, trovando presto inoltre uno spirito affine nel ribelle Ménalque.