Barack Obama: differenze tra le versioni
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L'esponente del Partito Democratico vinse le elezioni presidenziali del 4 novembre 2008 contro [[John McCain]], senatore [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|repubblicano]] dell'[[Arizona]], insediandosi formalmente alla presidenza il 20 gennaio successivo. Il 6 novembre 2012 fu [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2012|riconfermato per un secondo mandato]], imponendosi sul candidato repubblicano [[Mitt Romney]].
Il [[periodico|settimanale]] statunitense ''[[TIME]]'' lo ha prescelto quale «persona dell'anno» nel 2008<ref>[http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/esteri/rep_esteri_n_3460065.html Usa: Time Magazine, Obama Persona dell'anno 2008] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090831025006/http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/esteri/rep_esteri_n_3460065.html |data=31 agosto 2009 }}</ref> e nel 2012;<ref>[http://poy.time.com/2012/12/19/person-of-the-year-barack-obama/ Usa: Time Magazine, Obama Persona dell'anno 2012] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121219192633/http://poy.time.com/2012/12/19/person-of-the-year-barack-obama/ |data=19 dicembre 2012 }}</ref> nel 2009 è stato insignito del [[Premio Nobel per la pace]] «per i suoi sforzi straordinari volti a rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli».<ref>{{cita web|url=
== Biografia ==
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Nel [[1963]] i genitori si separarono per poi divorziare. Il padre andò all'[[Università di Harvard]] per conseguire un [[dottorato di ricerca]], e infine tornò in Kenya,<ref>Obama (1995), pp. 3-5, 9-10 e 125-126. Vedi anche: {{Cita news | nome=Scott | cognome=Turow | titolo=The New Face of the Democratic Party—and America | data=30 marzo 2004 | url=http://dir.salon.com/story/news/feature/2004/03/30/obama/print.html | pubblicazione=Salon | accesso=10 febbraio 2007 | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070205004222/http://dir.salon.com/story/news/feature/2004/03/30/obama/print.html | dataarchivio=5 febbraio 2007 }}</ref> dove morì in un incidente stradale nel novembre [[1982]]:<ref>Obama (1995), pp. 3-5. Vedi anche: {{Cita news | nome=Philip | cognome=Ochieng | titolo=From Home Squared to the US Senate: How Barack Obama Was Lost and Found | data=1º novembre 2004 | url=http://www.nationmedia.com/EastAfrican/01112004/Features/PA2-11.html | pubblicazione=The East African | accesso=10 febbraio 2007 | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070927223905/http://www.nationmedia.com/EastAfrican/01112004/Features/PA2-11.html | dataarchivio=27 settembre 2007 }}</ref> rivide il figlio solo in un'occasione, quando aveva dieci anni, durante le vacanze natalizie del 1971. La madre si risposò con Lolo Soetoro ([[1936]]-[[1987]]), un altro suo ex collega universitario. Soetoro proveniva dall'[[Indonesia]] e si [[laurea|laureò]] in [[geografia]] nel [[1962]]. Obama si trasferì quindi con la famiglia a [[Giacarta]], dove nacque la sua sorellastra, Maya Soetoro-Ng, e dove egli frequentò le scuole elementari da 6 a 10 anni.<ref>Obama (1995), pp. 30-31. Per dettagli sulla scuola primaria di Obama in [[Indonesia]], vedi Obama (1995), p. 154, e Obama (2006), p. 274. Vedi anche: [[Insight magazine "madrassa" media controversy]] e il video di [[Associated Press|AP]]: {{Cita news | titolo=Obama, School Deny Radical Islam Claim | data=25 gennaio 2007 | editore=WPVI-TV Philadelphia (ABC) | url=http://video.ap.org/vws/search/aspx/ap.aspx?t=s60&p=ENAPus_ENAPus&g=0125dv_obama_school&f=1165353 | pubblicazione=Associated Press | accesso=10 febbraio 2007 | urlmorto=sì }}</ref>
A dieci anni, nel [[1971]], Obama ritornò a [[Honolulu]] per ricevere un'istruzione migliore. Fu cresciuto prima dai nonni materni, Stanley Dunham ([[1918]]-[[1992]]) e Madelyn Payne Dunham ([[1922]]-[[2008]]), poi dalla madre. Fu iscritto alla scuola privata più importante e prestigiosa dell'isola, la Punahou High School, dove si diplomò con ottimi voti nel [[1979]].<ref name="Finnegan240504">{{Cita news | nome=William | cognome=Finnegan | titolo=The Candidate: How the Son of a Kenyan Economist Became an Illinois Everyman | data=31 maggio 2004 | url=
In ''Dreams from my father'' Obama descrive la sua esperienza di crescere con la famiglia di sua madre, una famiglia di [[ceto medio]] e bianca. La conoscenza del padre nero assente derivò principalmente dai racconti della famiglia e dalle fotografie. Della sua infanzia, Obama scrive: "Che mio padre non sembrava per nulla come le persone a fianco a me – che era nero come la [[pece]], mentre mia madre bianca come il latte – me ne ricordo a malapena"<ref>Obama (1995), pp. 9-10.</ref>. Da giovane, lottò per riconciliare le percezioni sociali sulla sua eredità multirazziale. Obama scrive del suo utilizzo di [[marijuana]] e [[cocaina]] durante la sua adolescenza per "spingere le domande su chi ero fuori dalla mia testa"<ref>Obama (1995), pp. 93-94. Vedi anche: {{Cita news | nome=Lois | cognome=Romano | titolo=Effect of Obama's Candor Remains to Be Seen|data= 3 gennaio 2007 | url =
{{Cita news | nome=David | cognome=Remnick | titolo=Testing the Waters | data=10 ottobre 2006 (text and audio) | url=
</ref>
Dopo il liceo, Obama studiò per un paio d'anni all'Occidental College, prima di spostarsi al Columbia College della [[Columbia University]], dove si laureò in [[scienze politiche]], con una specializzazione in relazioni internazionali.<ref>{{Cita news | nome=Larry | cognome=Gordon | titolo=Occidental Recalls 'Barry' Obama | data=29 gennaio 2007 | url =http://www.latimes.com/news/local/la-me-oxy29jan29,0,2099497,full.story?coll=la-home-local | pubblicazione =Los Angeles Times | accesso=10 febbraio 2007 }}</ref><ref name="autogenerato1">{{Cita news | nome=Shira | cognome=Boss-Bicak | titolo=Barack Obama '83: Is He the New Face of The Democratic Party? | data=gennaio 2005 | url=
Nel [[1988]] Obama lasciò Chicago per tre anni per studiare [[giurisprudenza]] a [[Università di Harvard|Harvard]]. Nel febbraio [[1990]] diventò il primo presidente [[afroamericano]] della celebre rivista ''Harvard Law Review''.<ref>{{Cita news|nome=Fox|cognome=Butterworth|titolo=First Black Elected to Head Harvard's Law Review|data=6 febbraio 1990|url=http://select.nytimes.com/gst/abstract.html?res=F30613FD3D550C758CDDAB0894D8494D81&n=Top%2fReference%2fTimes%20Topics%2fPeople%2fO%2fObama%2c%20Barack|pubblicazione=New York Times|posizione=Late Edition - Final, Section A, p. 20, colonna 4|accesso=10 febbraio 2007|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070221183454/http://select.nytimes.com/gst/abstract.html?res=F30613FD3D550C758CDDAB0894D8494D81#|dataarchivio=21 febbraio 2007}} Vedi anche: {{Cita news|nome=Michael|cognome=Levenson|autore2=Jonathan Saltzman|titolo=At Harvard Law, a Unifying Voice|giorno=28|mese=01|anno=2007|url=
Tornato a Chicago, Obama diresse un movimento per far registrare al voto quanti più elettori possibili (''voter registration drive''), poi lavorò come [[avvocato]] associato presso lo studio legale Miner, Barnhill & Galland nel patrocinio di organizzazioni impegnate nella difesa dei [[diritti civili]] e del [[diritto di voto]], e insegnò [[diritto costituzionale]] presso la facoltà di legge dell'[[University of Chicago|Università di Chicago]], dal [[1993]] fino alla sua elezione al Senato federale nel [[2004]].<ref name="autogenerato3" />
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Nel [[2000]] si candidò alle [[elezioni primarie]] del Partito Democratico per la nomina del [[Camera dei rappresentanti (Stati Uniti d'America)|rappresentante congressuale]] per l'Illinois, ma fu sconfitto in maniera abbastanza netta da [[Bobby Rush (politico)|Bobby Rush]], che raccolse il 61% dei voti contro il 30% di Obama.<ref name="2000 election result">{{Cita news | titolo=2000 U.S. House of Representatives Results | data=31 maggio 2004 | url=http://www.fec.gov/pubrec/fe2000/ilh.htm | pubblicazione=Federal Election Commission | accesso=10 febbraio 2007 | urlmorto=no | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080328011936/http://www.fec.gov/pubrec/fe2000/ilh.htm | dataarchivio=28 marzo 2008 }}</ref> Rush, già membro delle [[Pantere Nere]] e attivista nella comunità, affermò che Obama "non aveva vissuto nel primo distretto congressuale abbastanza per sapere realmente cosa stava succedendo"<ref>{{Cita news | nome=Curtis | cognome=Lawrence | titolo=Rush, opponents clash off the air | data=19 febbraio 2000 | pubblicazione=Chicago Sun Times | url=http://www.findarticles.com/p/articles/mi_qn4155/is_20000219/ai_n13853989 work = | accesso=13 febbraio 2007 | urlmorto=no | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924075256/http://www.findarticles.com/p/articles/mi_qn4155/is_20000219/ai_n13853989 | dataarchivio=24 settembre 2015 }}</ref>. Dopo la sconfitta, Obama si concentrò sul Senato statale, redigendo una legge che obbliga la polizia a registrare gli interrogatori degli indagati per crimini punibili con la [[pena di morte]]<ref name="Finnegan240504"/> e sostenendone un'altra che richiede alle assicurazioni di coprire le [[mammografia|mammografie]] di routine.<ref>{{Cita news | titolo=State Legislation Relating to the Breast and Cervical Cancer Prevention and Treatment Act of 2000 | data=luglio 2002 | editore=National Conference of State Legislatures | url=http://www.ncsl.org/programs/health/cancerch.htm | pubblicazione=Federal Election Commission | accesso=10 febbraio 2007 | urlmorto=sì | urlarchivio=http://webarchive.loc.gov/all/20011116000812/http://www.ncsl.org/programs/health/cancerch.htm | dataarchivio=16 novembre 2001 }}</ref><ref>{{Cita news | nome=92nd General Assembly | cognome=State of Illinois | titolo=Bills and Resolutions Sponsored or Cosponsored by Barack Obama | url=http://www.ilga.gov/legislation/legisnet92/sponsor/OBAMA.html | accesso=10 febbraio 2007 | urlmorto=no | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061218105219/http://www.ilga.gov/legislation/legisnet92/sponsor/OBAMA.html | dataarchivio=18 dicembre 2006 }}</ref> Nel 2002 si candidò alla stessa carica senza rivali.<ref>{{Cita web |url=http://www.elections.il.gov |titolo=Vote Totals, General Election 2002, 13th Senate |accesso=10 febbraio 2007 |sito=Illinois State Board of Elections |urlmorto=no |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070212042840/http://www.elections.il.gov/ |dataarchivio=12 febbraio 2007 }}</ref>
Analizzando la carriera di Obama nel Senato dell'Illinois, un articolo del ''[[Washington Post]]'', pubblicato nel febbraio del [[2007]], ha notato la sua abilità nel lavorare con efficacia sia con i democratici sia con i repubblicani, e la capacità di costruire coalizioni ''bipartisan''.<ref>{{Cita news | nome=Slevin | cognome=Peter | titolo=Obama Forged Political Mettle in Illinois Capitol | data=9 febbraio 2007 | url=
=== Elezione al Senato federale ===
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La candidatura di Obama divenne vincente grazie a una campagna pubblicitaria che proponeva immagini di Harold Washington, il sindaco deceduto di Chicago, e dello scomparso senatore federale [[Paul Simon (politico)|Paul Simon]]. Fu inoltre sostenuta dalla figlia di Simon, dal ''[[Chicago Tribune]]'' e dal ''[[Chicago Sun-Times]]''.<ref>{{Cita news | nome=Scott | cognome=Fornek | titolo=Obama's Appeal Spans Racial Lines | data=18 marzo 2004 | editore=at Find Articles | url=http://www.findarticles.com/p/articles/mi_qn4155/is_20040318/ai_n12537351 | pubblicazione=Chicago Sun-Times | accesso=10 febbraio 2007 | urlmorto=no | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924075304/http://www.findarticles.com/p/articles/mi_qn4155/is_20040318/ai_n12537351 | dataarchivio=24 settembre 2015 }}</ref><ref>{{Cita news | nome=Christopher | cognome=Hayes | titolo=Check Bounce | data=17 marzo 2004 | url=http://www.tnr.com/doc.mhtml?i=express&s=hayes031704 | pubblicazione=TNR Online | accesso=10 febbraio 2007 | urlmorto=sì }}</ref>
Vinte le primarie democratiche, Obama affrontò Jack Ryan, vincitore di quelle per il [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]]. Nei sondaggi iniziali Ryan inseguiva Obama, che poi lo distanziò di venti punti quando i media resero noto che Ryan aveva incaricato un assistente di seguire le apparizioni pubbliche di Obama. Con il progredire della campagna, una causa intentata dal ''[[Chicago Tribune]]'' e dal canale WLS-TV, di proprietà dell'[[ABC (Stati Uniti d'America)|ABC]], portarono un tribunale della [[California]] ad aprire dei ''dossier'' sull'affidamento dei figli risalenti al [[divorzio]] di Ryan dalla moglie, l'attrice [[Jeri Ryan]]. Nei ''dossier'', la donna sosteneva che il marito l'avesse condotta in alcuni [[sex club]] di numerose città con l'intenzione di avere rapporti sessuali in pubblico. Benché fosse materia per giornali scandalistici e programmi televisivi di [[Pettegolezzo|gossip]], i dossier avevano comunque rilevanza giornalistica, perché Ryan aveva insistito con i leader repubblicani che essi non contenevano niente che potesse danneggiarlo. Di conseguenza molti repubblicani misero in dubbio l'integrità morale di Ryan, che abbandonò la campagna elettorale il 25 giugno [[2004]], lasciando Obama senza rivali.<ref>{{Cita news | titolo=Ryan Drops Out of Senate race in Illinois | data=25 giugno 2004 | url=
Risultò difficile per il Partito Repubblicano dell'[[Illinois]] trovare un sostituto di Ryan, perché molti dei potenziali candidati, fra i quali [[Mike Ditka]], ex allenatore degli [[Chicago Bears]], rifiutarono la candidatura. La presidente del Partito Repubblicano dell'Illinois, Judy Baar Topinka, alla fine indicò due possibili candidati, entrambi afroamericani: Alan Keys, un ex funzionario del Dipartimento di Stato e commentatore radiofonico dal Maryland, e Andrea Barthwell, un ex funzionario dell'Agenzia Antidroga federale. Nell'agosto del [[2004]], a meno di tre mesi dal giorno delle elezioni, Alan Keyes accettò la nomina<ref>{{Cita news | nome=Maura Kelly | cognome=Lannan | titolo=Alan Keyes Enters U.S. Senate Race in Illinois Against Rising Democratic Star | data=9 agosto 2004 | editore=Union-Tribune (San Diego) | url=http://www.signonsandiego.com/news/politics/20040809-0849-illinoissenate.html | pubblicazione=Associated Press | accesso=10 febbraio 2007 | urlmorto=no | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080918002844/http://www.signonsandiego.com/news/politics/20040809-0849-illinoissenate.html | dataarchivio=18 settembre 2008 }}</ref> e, già residente in [[Maryland]] da lunga data, cambiò la sua residenza legale nell'Illinois.<ref>{{Cita news | nome=Ford | cognome=Liam | autore2=David Mendell | titolo=Keyes Sets Up House in Cal City | data=13 agosto 2004 | url=http://www.chicagotribune.com/news/specials/elections/chi-0408130201aug13,1,7640082.story | pubblicazione=Chicago Tribune | accesso=10 febbraio 2007 | urlmorto=no | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080516070203/http://www.chicagotribune.com/news/specials/elections/chi-0408130201aug13,1,7640082.story | dataarchivio=16 maggio 2008 }}</ref>
Obama e Keyes esprimevano punti di vista opposti riguardo alla ricerca sulle [[cellule staminali]], sull'[[aborto]], sul controllo sulle armi da fuoco, sui tagli alle [[tasse]] e sui buoni scuola.<ref>{{Cita web |url=http://www.keyesobama.com |titolo=Keyes-Obama Debates |accesso=10 febbraio 2007 |sito=Keyes Obama Debates |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061212171915/http://www.keyesobama.com/ |dataarchivio=12 dicembre 2006 }}</ref> Il 2 novembre [[2004]], Obama trionfò contro Keyes con il 70% dei voti, contro il 27% dell'avversario.<ref name="2004 election result">{{Cita news | titolo=America Votes 2004: U.S. Senate / Illinois | url=
=== L'attività a Washington ===
Obama giurò come senatore il 4 gennaio [[2005]].<ref>{{Cita news | titolo=Barack Obama Sworn in to U.S. Senate | url=http://abclocal.go.com/wls/story?section=News&id=2578406 | pubblicazione=WLS-TV (ABC 7, Chicago) | accesso=10 febbraio 2007 | urlmorto=no | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091206083437/http://abclocal.go.com/wls/story?section=News&id=2578406 | dataarchivio=6 dicembre 2009 }}</ref> Scelse, come direttore del personale, l'ex coordinatore dei Democratici al Senato [[Tom Daschle]], e come consulente politica Karen Kornbluh, un'economista che era stata vice capo di gabinetto di [[Robert Rubin]], ex segretario del Tesoro.<ref name="Enda2006">{{Cita news | nome=Jodi | cognome=Enda | titolo=Great Expectations | data=5 febbraio 2006 | url=http://www.prospect.org/web/page.ww?section=root&name=ViewPrint&articleId=10828 | pubblicazione=The American Prospect | accesso=10 febbraio 2007 | urlmorto=no | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060211155647/http://www.prospect.org/web/page.ww?section=root&name=ViewPrint&articleId=10828 | dataarchivio=11 febbraio 2006 }}</ref> Nel luglio 2005, Samantha Power, vincitrice del [[premio Pulitzer]] per un libro sui diritti umani e il genocidio, entrò nella squadra di Obama.<ref>{{Cita news | nome=Brendan R. | cognome=Linn | titolo=Power to Advise Obama for Year | data=25 luglio 2005 | url=http://www.thecrimson.com/article.aspx?ref=508336 | pubblicazione=Harvard Crimson | accesso=10 febbraio 2007 | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071015185502/http://www.thecrimson.com/article.aspx?ref=508336# | dataarchivio=15 ottobre 2007 }}</ref>
A quattro mesi dal suo arrivo al senato, il ''[[TIME]]'' lo dichiarò uno dei 100 personaggi più influenti del mondo, definendolo "uno dei più ammirati politici in America".<ref>{{Cita news | nome=Perry | cognome=Bacon Jr. | titolo=Barack Obama: The Future of the Democratic Party? | data=18 aprile 2005 | url=http://www.time.com/time/subscriber/2005/time100/leaders/100obama.html | pubblicazione=TIME | accesso=10 febbraio 2007 | urlmorto=no | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070208175236/http://www.time.com/time/subscriber/2005/time100/leaders/100obama.html | dataarchivio=8 febbraio 2007 }}</ref> Un articolo dell'ottobre 2005 della rivista britannica ''[[New Statesman]]'' nominò Obama uno dei "10 personaggi che possono cambiare il mondo".<ref>{{Cita news | nome=William | cognome=Skidelsky | titolo= Revolutionising the Future: From Tennis to Teleportation | data=17 ottobre 2005 | url =http://www.newstatesman.com/nssubsfilter.php3?newTemplate=NSArticle_NS&newDisplayURN=200510170012 | pubblicazione =New Statesman | accesso=10 febbraio 2007 }}</ref> Nel corso degli anni in Senato, Obama ricevette vari [[dottorato|dottorati]] [[laurea honoris causa|ad honorem]] in legge da varie istituzioni universitarie tra i quali il Knox College,<ref>{{Cita news | titolo=Commencement 2005: Knox honors U.S. Senator Barack Obama | data=10 maggio 2005 | url=http://www.knox.edu/x9684.xml | pubblicazione=Knox College | accesso=10 febbraio 2007 | urlmorto=no | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070216083533/http://www.knox.edu/x9684.xml | dataarchivio=16 febbraio 2007 }}</ref> la [[University of Massachusetts Boston]],<ref>{{Cita news | titolo=U.S. Sen. Barack Obama to Receive Honorary Degree, Address 2,500 UMass Boston Graduates | data=26 maggio 2006 | url=http://www.umb.edu/news/2006news/releases/may/060526_obama_press_release.html | pubblicazione=University of Massachusetts Boston | accesso=10 febbraio 2007 | urlmorto=no | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070515050724/http://www.umb.edu/news/2006news/releases/may/060526_obama_press_release.html | dataarchivio=15 maggio 2007 }}</ref> l'[[Università Northwestern]],<ref>{{Cita news | titolo=Commencement 2006: Sen. Obama to Address Grads | data=6 giugno 2006 | url=http://www.northwestern.edu/newscenter/stories/2006/06/honorary.html | pubblicazione=Northwestern University | accesso=10 febbraio 2007 | urlmorto=no | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061214155455/http://www.northwestern.edu/newscenter/stories/2006/06/honorary.html | dataarchivio=14 dicembre 2006 }}</ref> e la Xavier University of Louisiana.<ref>{{Cita news | titolo=Sen. Obama Addresses Xavier Graduates | data=13 agosto 2006 | editore=USA Today | url=
* relazioni internazionali
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Durante il [[109º Congresso degli Stati Uniti d'America|109º Congresso]], nel biennio 2005-2006, Obama ha prodotto 152 tra disegni di legge e risoluzioni, e ne ha appoggiate altre 427.<ref>{{Cita web |url=http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/?&Db=d109&querybd=@FIELD(FLD003+@4((@1(Sen+Obama++Barack))+01763)) |titolo=Bills, Resolutions > Search Results |accesso=4 marzo 2007 |cognome=U.S. Senate |nome=109th Congress |sito=Thomas |urlmorto=no |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080918113053/http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/?&Db=d109&querybd=@FIELD(FLD003+@4((@1(Sen+Obama++Barack))+01763)) |dataarchivio=18 settembre 2008 }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/?&Db=d109&querybd=@FIELD(FLD004+@4((@1(Sen+Obama++Barack))+01763)) |titolo=Bills, Resolutions > Search Results |accesso=4 marzo 2007 |cognome=U.S. Senate |nome=109th Congress |sito=Thomas |urlmorto=no |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081127204110/http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/?&Db=d109&querybd=@FIELD(FLD004+@4((@1(Sen+Obama++Barack))+01763)) |dataarchivio=27 novembre 2008 }}</ref> Il suo primo disegno di legge è stato la ''Legge per l'aumento delle borse di studio universitarie Pell''.<ref>{{Cita news | nome=109th Congress, 1st Session | cognome=U.S. Senate | titolo=S. 697, Higher Education Opportunity Through Pell Grant Expansion Act | data=5 aprile 2005 | url=http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/z?d109:SN00697: | pubblicazione=Thomas | accesso=4 marzo 2007 | urlmorto=no | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160704121335/http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/z?d109:SN00697: | dataarchivio=4 luglio 2016 }}</ref> Mantenendo una [[promessa elettorale]], il disegno proponeva di aumentare l'ammontare massimo delle borse di studio "Pell Grant": si tratta di un contributo per il pagamento delle rette universitarie, destinato agli studenti che provengono da famiglie a basso reddito.<ref>{{Cita news | nome=Lynn | cognome=Sweet | titolo=Obama's 1st Bill: Raising Pell Grants | data=29 marzo 2005 | editore=FindArticles | url=http://www.findarticles.com/p/articles/mi_qn4155/is_20050329/ai_n13507513 | pubblicazione=Chicago Sun-Times | accesso=4 marzo 2007 | urlmorto=no | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924095118/http://www.findarticles.com/p/articles/mi_qn4155/is_20050329/ai_n13507513 | dataarchivio=24 settembre 2015 }}</ref> Il disegno di legge non superò l'esame della commissione e non fu mai votato dal Senato.
Obama ha svolto un ruolo attivo nello sforzo del Senato per migliorare la sicurezza dei confini e riformare le leggi sull'immigrazione. A partire dal 2005, ha appoggiato la ''Legge sull'America sicura e sull'Immigrazione controllata'', introdotta dal senatore [[John McCain]] ([[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|R]]-[[Arizona|AZ]]).<ref>{{Cita news | nome=109th Congress, 1st Session | cognome=U.S. Senate | titolo=S. 1033, Secure America and Orderly Immigration Act | data=12 maggio 2005 | url=http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/z?d109:SN01033: | pubblicazione=Thomas | accesso=4 marzo 2007 | urlmorto=no | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080918055001/http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/z?d109:SN01033: | dataarchivio=18 settembre 2008 }}</ref> Obama ha proposto tre emendamenti alla legge 2611, la ''Riforma tollerante sull'Immigrazione'' voluta dal senatore Arlen Specter ([[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|R]]-[[Pennsylvania|PA]]).<ref>{{Cita news | nome=109th Congress, 2nd Session | cognome=U.S. Senate | titolo=S. 2611, Comprehensive Immigration Reform Act of 2006 | data=25 maggio 2006 | url=http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/z?d109:SN02611: | pubblicazione=Thomas | accesso=4 marzo 2007 | urlmorto=no | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081007061347/http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/z?d109:SN02611: | dataarchivio=7 ottobre 2008 }} Vedi anche: {{Cita news | titolo=S. Amdt. 3971 | data=14 gennaio 2007 | url=http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/z?d109:SP03971: | pubblicazione=Thomas | accesso=4 marzo 2007 | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140815115425/http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/z?d109:SP03971:# | dataarchivio=15 agosto 2014 }}</ref><ref>{{Cita news |url=http://obama.senate.gov/press/060525-obama_statement_on_senate_passage_of_immigration_reform_bill/index.html |titolo=Obama Statement on Senate Passage of Immigration Reform Bill |data=25 maggio 2006 |accesso=4 marzo 2007 |pubblicazione=Barack Obama U.S. Senate Office |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080118105919/http://obama.senate.gov/press/060525-obama_statement_on_senate_passage_of_immigration_reform_bill/index.html |dataarchivio=18 gennaio 2008 }}</ref> La S. 2611 passò l'esame del Senato nel maggio 2006, ma non fu approvata dalla [[Camera dei rappresentanti (Stati Uniti d'America)|Camera]].<ref>{{Cita news | titolo=Immigration Bill Divides House, Senate | data=22 settembre 2006 | url=
Congiuntamente, prima, al senatore [[Dick Lugar]] ([[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|R]]-[[Indiana|IN]]), e poi al senatore [[Tom Coburn]] ([[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|R]]-[[Oklahoma|OK]]), Obama ha introdotto con successo due iniziative legislative che portano il suo nome. La ''Lugar-Obama'' estende la ''Nunn-Lugar'' sulla riduzione delle [[arma di distruzione di massa|armi di distruzione di massa]] alle armi convenzionali, tra cui i missili a spalla e le [[mina terrestre|mine anti-uomo]].<ref>{{Cita news | nome=109th Congress, 2nd Session | cognome=U.S. Senate | titolo=S. 2566, Cooperative Proliferation Detection, Interdiction Assistance, and Conventional Threat Reduction Act of 2006 | data=25 maggio 2006 | url=http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/z?d109:SN02566: | pubblicazione=Thomas | accesso=4 marzo 2007 | urlmorto=no | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130728212446/http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/z?d109:SN02566: | dataarchivio=28 luglio 2013 }} Vedi anche: {{Cita news | nome=Richard G. | cognome=Lugar | autore2=Barack Obama | titolo=Junkyard Dogs of War | data=3 dicembre 2005 | url=
La ''Legge sulla trasparenza dei fondi federali Coburn-Obama'' prevede la pubblicazione dal 2007 di un sito web, gestito dall'Agenzia della Gestione e del Bilancio, che elenca le organizzazioni che ricevono fondi federali. Per ogni organizzazione si dichiara quale agenzia destina i fondi, l'ammontare del contributo e il motivo del finanziamento o contratto.<ref>{{Cita news | nome=109th Congress, 2nd Session | cognome=U.S. Senate | titolo=S. 2590, Federal Funding Accountability and Transparency Act of 2006 | data=6 aprile 2006 | url=http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/z?d109:SN02590: | pubblicazione=Thomas | accesso=4 marzo 2007 | urlmorto=no | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130728212438/http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/z?d109:SN02590: | dataarchivio=28 luglio 2013 }}</ref><ref>{{Cita news | titolo=President Bush Signs Coburn-Obama Transparency Act | data=26 settembre 2006 | url=http://coburn.senate.gov/ffm/index.cfm?FuseAction=LegislativeFloorAction.Home&ContentRecord_id=eb582f19-802a-23ad-41db-7a7cb464cfdb | pubblicazione=Tom Coburn U.S. Senate Office | accesso=4 marzo 2007 | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080501233103/http://coburn.senate.gov/ffm/index.cfm?FuseAction=LegislativeFloorAction.Home&ContentRecord_id=eb582f19-802a-23ad-41db-7a7cb464cfdb | dataarchivio=1º maggio 2008 }}</ref> Il 22 dicembre [[2006]], il presidente Bush firmò la ''Legge per gli aiuti, sicurezza e promozione della democrazia della [[Repubblica Democratica del Congo]], ''la prima legge federale con Obama primo firmatario.<ref>{{Cita news | nome=109th Congress, 2nd Session | cognome=U.S. Senate | titolo=S. 2125, Democratic Republic of the Congo Relief, Security, and Democracy Promotion Act | data=3 gennaio 2006 | url=http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/z?d109:SN02125: | pubblicazione=Thomas | accesso=4 marzo 2007 | urlmorto=no | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160123152943/http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/z?d109:SN02125: | dataarchivio=23 gennaio 2016 }}</ref>
===== 110ª legislatura =====
Nei primi giorni della [[110º Congresso degli Stati Uniti d'America|110ª legislatura]], in un editoriale pubblicato sul ''[[Washington Post]]'', Obama ha invocato la fine di "ogni pratica che faccia pensare a un cittadino ragionevole che un politico deve qualcosa a un [[lobby|lobbista]]".<ref>{{Cita news | nome=Obama | cognome=Barack | titolo=A Chance To Change The Game | data=4 gennaio 2007 | url=
Le iniziative di Obama riguardo all'energia hanno riscosso plausi e critiche da parte degli [[ambientalismo|ambientalisti]], che hanno gradito la sua proposta di legge sul [[riscaldamento globale]], presentata con il senatore [[John McCain]] ([[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|R]]-[[Arizona|AZ]]), che permetterebbe di ridurre le emissioni di [[gas serra]] di due terzi entro il [[2050]], ma si sono mostrati più scettici nei confronti dell'appoggio di Obama nei confronti di una legge che promuove la produzione di [[carbone|carbone liquefatto]].<ref>{{Cita news | nome=Hebert | cognome=H. Josef | titolo=Congress Begins Tackling Climate Issues | data=29 gennaio 2007 | editore=CBS News | url=
==== Visite ufficiali ====
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Nel gennaio 2006, Obama partecipò a una delegazione del Congresso che ha incontrato i militari statunitensi in [[Kuwait]] e in [[Iraq]]. Poi Obama si è recato in [[Giordania]], [[Israele]] e in [[Palestina]]. Mentre era in Israele, Obama incontrò il ministro degli esteri israeliano Silvan Shalom.<ref>{{Cita news | titolo=Obama Meets Shalom, Offers Support for Israel | data=11 gennaio 2006 | editore=Israel Insider | url=http://web.israelinsider.com/Articles/Briefs/7521.htm | pubblicazione=Associated Press | accesso=10 febbraio 2007 | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061117124744/http://web.israelinsider.com/Articles/Briefs/7521.htm | dataarchivio=17 novembre 2006 }}</ref> Obama incontrò anche un gruppo di studenti palestinesi due settimane prima che [[Hamas]] vincesse le elezioni. Secondo ''ABC News 7 (Chicago)'','' ''Obama riferì agli studenti che "gli Stati Uniti non riconosceranno mai la vittoria di Hamas, se questo non rinuncia alla sua principale missione di distruggere Israele", dichiarazione poi ripetuta nel suo incontro con il Presidente dell'[[Autorità Nazionale Palestinese]], [[Mahmūd Abbās]].<ref>{{Cita news | nome=Chuck | cognome=Goudie | titolo=Obama Meets with Arafat's Successor | data=12 gennaio 2006 | url=http://abclocal.go.com/wls/story?section=local&id=3806933 | pubblicazione=ABC 7 News (Chicago) | accesso=10 febbraio 2007 | urlmorto=no | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070211134944/http://abclocal.go.com/wls/story?section=local&id=3806933 | dataarchivio=11 febbraio 2007 }}</ref>
Il terzo viaggio ufficiale di Obama si svolse nell'agosto del 2006, in [[Sudafrica]], [[Kenya]], [[Gibuti]], [[Etiopia]] e [[Ciad]]. Obama fu raggiunto dalla moglie e dalle due figlie nella visita al villaggio natale di suo padre, vicino a [[Kisumu]], in una regione occidentale e rurale.<ref>{{Cita news | nome=Ellis | cognome=Cose | titolo=Walking the World Stage | data=11 settembre 2006 | url=http://www.msnbc.msn.com/id/14640264/site/newsweek | pubblicazione=Newsweek International Edition | accesso=10 febbraio 2007 | urlmorto=no | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061021033534/http://www.msnbc.msn.com/id/14640264/site/newsweek/ | dataarchivio=21 ottobre 2006 }}</ref> Obama fu accolto da folle entusiaste nelle sue uscite pubbliche.<ref>{{Cita news | nome=Michela | cognome=Wrong | titolo=Africa: Kenya Glimpses a New Kind of Hero | data=11 settembre 2006 | url=http://www.newstatesman.com/200609110024 | pubblicazione=New Statesman | accesso=10 febbraio 2007 | urlmorto=no | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080116120903/http://www.newstatesman.com/200609110024 | dataarchivio=16 gennaio 2008 }}</ref> Per incoraggiare le popolazioni locali a effettuare il [[test HIV]] in maniera volontaria, Obama e sua moglie si sottoposero pubblicamente a un test in una clinica kenyana.<ref>{{Cita news | titolo=Screaming Crowds Welcome U.S. Senator 'Home' | data=27 agosto 2006 | url=
=== Candidatura alla presidenza degli Stati Uniti ===
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Un articolo del dicembre [[2005]] della rivista ''[[The New Republic]]'' osservava che nel [[2008]] Obama avrebbe avuto le maggiori possibilità di vittoria, perché non ci sarebbe stato un presidente uscente candidato per un secondo mandato né un vicepresidente uscente candidato alla presidenza, come accade nella maggior parte dei casi.<ref>Ryan Lizza, {{Collegamento interrotto|1=[http://www.tnr.com/doc.mhtml?i=w051205&s=lizza120605 Why Barack Obama should run for president in 2008] |date=luglio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}, ''The New Republic'', 6 dicembre 2005</ref> Nel gennaio [[2006]], a una specifica domanda durante la trasmissione televisiva ''Meet the Press, ''Obama rispose confermando la sua volontà di terminare il mandato da senatore, che scadeva nel [[2010]].<ref>Meet the Press, [http://www.msnbc.msn.com/id/10909406/ Transcript for January 22] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20061020093437/http://www.msnbc.msn.com/id/10909406/ |data=20 ottobre 2006 }}, ''NBC News'', 26 gennaio 2006.</ref>
L'altro senatore democratico dell'Illinois, Dick Durbin, più volte invitò Obama a considerare la candidatura.<ref>Charles Babington, [
[[File:Barakobama.jpg|thumb|left|Barack Obama a [[Boston]]]]
Il 18 ottobre [[2006]], Obama partecipò al ''[[The Oprah Winfrey Show]]. ''La conduttrice'' ''[[Oprah Winfrey]] lo sollecitò in proposito: "So che non sto parlando solo per me. Ci sono molte persone che vogliono che tu ti candidi alla presidenza degli Stati Uniti."<ref name="Oprah" /> Obama promise che, se mai avesse deciso di candidarsi alla presidenza, lo avrebbe annunciato nel suo programma.<ref name="Oprah">[http://www2.oprah.com/tows/slide/200610/20061018/slide_20061018_284_114.jhtml Keeping Hope Alive: Will Barack Run for President?] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20061027010120/http://www2.oprah.com/tows/slide/200610/20061018/slide_20061018_284_114.jhtml |data=27 ottobre 2006 }}, ''The Oprah Winfrey Show'', 18 ottobre 2006</ref>
Il 22 ottobre [[2006]], Obama di nuovo partecipò alla trasmissione ''Meet the Press'', ammettendo per la prima volta di star pensando a una candidatura:<ref>[http://msnbc.msn.com/id/15026621/ Obama calls '08 presidential bid a ''possibility''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20061029022738/http://www.msnbc.msn.com/id/15026621 |data=29 ottobre 2006 }}, ''MSNBC.com'', 22 ottobre [[2006]]</ref> "Non voglio essere schivo al riguardo: date le reazioni che ho ricevuto negli scorsi mesi, ho pensato a questa possibilità, ma non ci ho ancora pensato con la serietà e la profondità che credo siano necessarie. [...] Dopo il 7 novembre,<ref>data delle elezioni di medio termine, così dette in quanto cadono a metà del mandato presidenziale</ref> mi fermerò, mi siederò e considererò la questione, e se a un certo punto cambio idea, farò un annuncio pubblico e tutti saranno in grado di darmi addosso"<ref>{{Cita news | cognome=Nagourney and Zeleny | nome=Adam and Jeff | titolo=Crowd-Pleaser From Illinois Considers White House Run | data=23 ottobre 2006 | editore=The New York Times | url=
Il 10 febbraio [[2007]] Obama annunciò ufficialmente la sua candidatura per le elezioni presidenziali del [[2008]].<ref name="Chambers20070210" />
Molti commentatori segnalarono l'interesse internazionale per Obama come uno dei fattori determinanti nella costruzione della sua immagine pubblica.<ref>[
==== La sfida per la nomination democratica ====
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Alla convention nazionale di [[Denver]] in [[Colorado]] Obama diviene ufficialmente il candidato democratico per la [[Casa Bianca]].
Il 4 novembre, Obama vinse le elezioni presidenziali, vincendo in molti ''[[swing state]]'' e in Stati che nelle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2004|ultime elezioni]] avevano votato per [[George W. Bush|Bush]]: [[Florida]], [[Carolina del Nord]], [[Virginia]], [[Ohio]], [[Indiana]], [[Iowa]], [[Colorado]], [[Nuovo Messico|New Mexico]] e [[Nevada]] e un distretto federale del [[Nebraska]]; In queste elezioni Obama riceve il record di voti ottenendo 69.498.516, il maggior numero di voti ottenuti da un candidato presidenziale (il precedente record fu di George Bush nel 2004 con 62.040.610) pari al 52,9% sconfiggendo il candidato repubblicano [[John McCain]]<ref>{{cita web|titolo=McCain pledges to help Obama lead|url=
==== Insediamento alla Casa Bianca e Presidenza ====
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=== Primi 100 giorni ===
[[File:US President Barack Obama taking his Oath of Office - 2009Jan20.jpg|thumb|Barack Obama prende Giuramento da presidente degli Stati Uniti seguito dal [[Chief Justice of the United States|Chief Justice]] [[John G. Roberts|John G. Roberts Jr.]] al [[Campidoglio (Washington)|Campidoglio]], 20 gennaio [[2009]]|alt=Photograph]]
La cerimonia d’[[Insediamento presidenziale di Barack Obama|insediamento di Barack Obama]] come 44º Presidente si è svolta il 20 gennaio 2009. Nei suoi primi giorni in carica, Obama ha emesso ordini esecutivi e memorandum presidenziali diretti alle forze armate statunitensi per sviluppare piani per ritirare truppe dall'Iraq.<ref>{{Cita news |titolo= Obama asks Pentagon for responsible Iraq drawdown |data= 23 gennaio 2009 |url= http://www.chinadaily.com.cn/world/2009-01/23/content_7423535.htm |pubblicazione= China Daily |accesso= 4 settembre 2009 |urlmorto= no |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20090807235627/http://www.chinadaily.com.cn/world/2009-01/23/content_7423535.htm |dataarchivio= 7 agosto 2009 }}</ref> Ha ordinato la chiusura del [[Campo di prigionia di Guantánamo|campo di detenzione di Guantánamo]],<ref>{{Cita news|url= https://www.nytimes.com/2009/01/22/washington/22gitmo.html |titolo= Obama Orders Halt to Prosecutions at Guantánamo |cognome= Glaberson |nome= William |data= 21 gennaio 2009 |pubblicazione= The New York Times |accesso= 3 febbraio 2009 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20090416015909/http://www.nytimes.com/2009/01/22/washington/22gitmo.html|dataarchivio=16 aprile 2009 }}</ref> ma il Congresso ha impedito la chiusura rifiutando di adeguare i fondi richiesti<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.msnbc.msn.com/id/30826649/ns/politics-capitol_hill/|titolo=Senate blocks transfer of Gitmo detainees|pubblicazione=|editore=Associated Press|data=20 maggio 2009 <!--|editore= [[MSNBC]]-->|accesso=22 marzo 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110411043255/http://www.msnbc.msn.com/id/30826649/ns/politics-capitol_hill/|dataarchivio=11 aprile 2011|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=
* {{Cita news |cognome= Meckler |nome= Laura |data= 24 gennaio 2009 |titolo= Obama lifts 'gag rule' on family-planning groups |giornale= The Wall Street Journal |p= A3 |url= https://www.wsj.com/article/SB123272364299610287.html |accesso= 21 settembre 2012 }}
* {{Cita news |cognome= Stein |nome= Rob |cognome2= Shear |nome2= Michael |data= 24 gennaio 2009 |titolo= Funding restored to groups that perform abortions, other care |giornale= The Washington Post |p= A3 |url=
=== Politica interna ===
Il primo disegno di legge firmato in legge da Obama è stato il ''Lilly Ledbetter Fair Pay Act del 2009'', rilassando lo [[prescrizione|statuto dei limiti]] per le azioni legali di parità.<ref>{{Cita news |titolo= Obama Signs Equal-Pay Legislation |pubblicazione= The New York Times |url= https://www.nytimes.com/2009/01/30/us/politics/30ledbetter-web.html |accesso= 15 giugno 2009 |data= 30 gennaio 2009 |urlmorto= no |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110511231044/http://www.nytimes.com/2009/01/30/us/politics/30ledbetter-web.html |dataarchivio= 11 maggio 2011 }}</ref> Cinque giorni dopo, ha firmato la riautorizzazione del programma di assicurazione sanitaria per bambini (SCHIP) per coprire altri 4 milioni di bambini non assicurati.<ref>{{Cita news|titolo=Obama signs into law expansion of SCHIP health care program for children |pubblicazione=Chicago Tribune |url=http://www.chicagotribune.com/news/nationworld/chi-kids-health-care_thufeb05,0,30310.story |accesso=15 giugno 2009 |nome=Noam N. |cognome=Levey |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090430194400/http://www.chicagotribune.com/news/nationworld/chi-kids-health-care_thufeb05%2C0%2C30310.story |dataarchivio=30 aprile 2009 |urlmorto=sì }}</ref> Nel marzo 2009 Obama ha invertito una politica dell'epoca Bush che ha limitato il finanziamento della ricerca sulle [[cellula staminale embrionale|cellule staminali embrionali]] e si è impegnato a sviluppare "linee guida rigorose" sulla ricerca.<ref>{{Cita news|url=
[[File:Barack Obama addresses joint session of Congress 2009-02-24.jpg|thumb|left|Obama presenta il suo discorso alla sessione congiunta del Congresso, con il Vice Presidente [[Joe Biden]] e il [[Presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti d'America|Presidente della Camera dei rappresentanti]] [[Nancy Pelosi]] il 24 febbraio [[2009]]]]
Obama ha nominato due donne al servizio della Corte Suprema nei primi due anni della sua presidenza. Ha nominato [[Sonia Sotomayor]] il 26 maggio 2009 per sostituire il ritirato [[David Souter]]; che fu confermata il 6 agosto 2009,<ref>{{Cita news |titolo= Senate confirms Sotomayor for Supreme Court |url=
Il 30 marzo [[2010]], Obama ha firmato la ''Health Care and Education Reconciliation Act'', un disegno di legge di riconciliazione che ha concluso il processo del governo federale che dà sovvenzioni alle banche private per dare prestiti federalmente assicurati, ha aumentato il premio di borsa Pell Grant e ha apportato modifiche ala Patient Protection and Affordable Care Act.<ref>{{Cita news|cognome= Parsons |nome= Christi |url= http://articles.latimes.com/2010/mar/30/nation/la-na-obama-college31-2010mar31 |titolo= Obama signs student loan reforms into law |pubblicazione= Los Angeles Times |data= 30 marzo 2010 |accesso= 18 aprile 2010 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20100419024047/http://articles.latimes.com/2010/mar/30/nation/la-na-obama-college31-2010mar31 |dataarchivio= 19 aprile 2010 }}</ref><ref>{{Cita news|url= http://voices.washingtonpost.com/44/2010/03/obama-signs-higher-education-m.html |pubblicazione= The Washington Post |accesso= 12 aprile 2010 |titolo= Obama signs higher-education measure into law |cognome= Branigin |nome= William }}</ref>
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[[File:Obama cabinet meeting 2009-11.jpg|thumb|left|Obama incontra [[Governo degli Stati Uniti|il Governo]], 23 novembre [[2009]]]]
Lo ''State of the Union Addresss'' del 2011 si è concentrato sui temi dell'istruzione e dell'innovazione, sottolineando l'importanza dell'economia dell'innovazione per rendere gli Stati Uniti più competitivi a livello globale. Ha parlato di un congelamento di cinque anni nella spesa nazionale, eliminando le imposte fiscali per le compagnie petrolifere e invertire i tagli fiscali per gli americani più ricchi, proibendo la destinazione dei congressi e riducendo i costi sanitari. Ha promesso che gli Stati Uniti avrebbero avuto un milione di veicoli elettrici sulla strada entro il 2015 e sarebbero stati l'80% i dipendenti dall'elettricità "[[Energia sostenibile|pulita]]".<ref>{{Cita news |titolo= Obama Pushes Innovation in Tech-Heavy State of the Union |pubblicazione= PC Magazine |data= 25 gennaio 2011 |nome= Chloe |cognome= Albanesius |url= http://www.pcmag.com/article2/0,2817,2376242,00.asp |accesso= 17 maggio 2011 |urlmorto= no |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20180612163429/https://www.pcmag.com/article2/0,2817,2376242,00.asp |dataarchivio= 12 giugno 2018 }}</ref><ref>{{Cita news |nome= Anne E. |cognome= Kornblut |autore2= Scott Wilson |titolo= State of the Union 2011: 'Win the future,' Obama says |url=
==== Diritti LGBT ====
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Il 30 ottobre [[2009]], Obama ha revocato il divieto di viaggiare negli Stati Uniti da coloro che sono stati contagiati dall'HIV, che è stato celebrato dall'uguaglianza dell'immigrazione.<ref>{{Cita web |url={{cita web |url=https://www.nytimes.com/2009/10/31/us/politics/31travel.html |titolo=Copia archiviata |accesso=24 febbraio 2017 |urlmorto=no |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170211081433/http://www.nytimes.com/2009/10/31/us/politics/31travel.html |dataarchivio=11 febbraio 2017 }} |titolo=Obama Lifts a Ban on Entry Into U.S. by H.I.V.-Positive People |autore= Julia Preston |pubblicazione= New York Times |lingua=en |data= 30 ottobre 2009 |accesso= 8 febbraio 2017}}</ref>
Il 22 dicembre 2010, Obama ha firmato la legge ''Don't Ask, Don't Tell Repeal Act of 2010'', che ha rispettato una promessa chiave nella campagna presidenziale<ref>{{Cita news|url= https://www.theguardian.com/world/2010/dec/22/obama-repeals-dont-ask-dont-tell |titolo= 'Don't ask, don't tell' repealed as Obama signs landmark law |pubblicazione= The Guardian |città= London |data= 22 dicembre 2010 |accesso= 22 dicembre 2010 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20101223060037/http://www.guardian.co.uk/world/2010/dec/22/obama-repeals-dont-ask-dont-tell |dataarchivio= 23 dicembre 2010 }}</ref><ref>{{Cita news|url=
Come candidato per il senato dello stato dell'Illinois nel 1996, Obama aveva affermato di aver favorito la legalizzazione del matrimonio dello stesso sesso.<ref name="WCT0114">{{Cita news |cognome= Baim |nome= Tracy |titolo= Windy City Times exclusive: Obama's Marriage Views Changed. WCT Examines His Step Back |url= http://www.windycitymediagroup.com/lgbt/Windy-City-Times-exclusive-Obamas-Marriage-Views-Changed-WCT-Examines-His-Step-Back/20524.html |accesso= 10 maggio 2012 |giornale= Windy City Times |data= 14 gennaio 2009 |urlmorto= no |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20121114030720/http://www.windycitymediagroup.com/lgbt/Windy-City-Times-exclusive-Obamas-Marriage-Views-Changed-WCT-Examines-His-Step-Back/20524.html |dataarchivio= 14 novembre 2012 }}</ref><ref name="WCT0204">{{Cita news |cognome= Baim |nome= Tracy |titolo= Obama Seeks U.S. Senate seat |url= http://www.windycitymediagroup.com/gay/lesbian/news/ARTICLE.php?AID=3931 |accesso= 10 maggio 2012 |giornale= Windy City Times |data= 4 febbraio 2004 |urlmorto= no |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20120514034445/http://www.windycitymediagroup.com/gay/lesbian/news/ARTICLE.php?AID=3931 |dataarchivio= 14 maggio 2012 }}</ref> Al momento del suo mandato nel 2004, ha affermato di aver sostenuto le associazioni civili e le partnership nazionali per i partner dello stesso sesso, ma si è opposto ai matrimoni di sesso per ragioni strategiche. Il 9 maggio 2012, poco dopo il lancio ufficiale della sua campagna per la rielezione in qualità di presidente, Obama ha affermato che le sue idee si sono evolute e pubblicamente ha affermato il suo sostegno personale per la legalizzazione del matrimonio dello stesso sesso, diventando il primo presidente degli Stati Uniti a farlo.<ref>{{Cita news |url=
[[File:White House lit with the rainbow flag.jpg|thumb|upright=1.4|La [[Casa bianca]] è stata illuminata nei colori arcobaleno il giorno della sentenza della Corte suprema sul matrimonoio dello stesso sesso]]
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Il 7 novembre [[2009]] è stata approvata una legge sulla sanità con l'opzione pubblica. Il 24 dicembre 2009, il Senato ha approvato il proprio disegno di legge - senza un'opzione pubblica - su un voto di partito di 60-39. Il 21 marzo 2010, la Patient Protection and Affordable Care Act (ACA) approvata dal Senato nel mese di dicembre che è stata approvata alla camera con un voto da 219 a 212. Obama ha firmato il disegno di legge in legge il 23 marzo 2010.
[[File:Percentage of Individuals in the United States Without Health Insurance, 1963-2015.png|thumb|Percentuale di Individui negli Stati Uniti senza assicurazione sanitaria, 1963-2015<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Obama|nome=Barack|titolo=United States Health Care Reform|rivista=JAMA|data=2 agosto 2016|volume=316|numero=5|p=525|doi=10.1001/jama.2016.9797|url=
L'ACA include disposizioni relative alla salute, la maggior parte dei quali ha avuto effetto nel 2014, tra cui l'espansione dell'ammissibilità di Medicaid per le persone che compiono fino al 133% del livello federale di povertà (FPL) a partire dal 2014, sovvenzionando premi assicurativi per persone che il 400% della FPL (88.000 dollari per una famiglia di quattro nel 2010), quindi il loro pagamento massimo "fuori tasca" per i premi annuali sarà compreso tra il 2% e il 9,5% del reddito, fornire prestazioni sanitarie, proibire la negazione della copertura e la negazione delle richieste basate su condizioni preesistenti, stabilire scambi di assicurazione sanitaria, proibire le coperture annuali e sostenere la ricerca medica. Secondo le cifre della Casa Bianca e del Congressional Budget Office, la quota massima dei redditi che gli iscritti dovrebbero pagare variano a seconda del loro reddito rispetto al livello di povertà federale.
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==== Guerra in Afghanistan ====
{{Vedi anche|Guerra in Afghanistan (2001-in corso)}}
All'inizio della sua presidenza, Obama si trasferì per rafforzare la forza degli Stati Uniti in Afghanistan.<ref name="autogenerated1">{{Cita news|pubblicazione= NewsHour with Jim Lehrer |url= http://www.pbs.org/newshour/bb/politics/july-dec08/obama_07-15.html |titolo= Obama Calls for U.S. Military to Renew Focus on Afghanistan |editore= PBS |data= 15 luglio 2008 |accesso= 18 aprile 2010 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20100327094906/http://www.pbs.org/newshour/bb/politics/july-dec08/obama_07-15.html |dataarchivio= 27 marzo 2010 }}</ref> Ha annunciato un aumento dei livelli di truppe statunitensi a 17.000 militari nel febbraio [[2009]] per "stabilizzare una situazione deteriorante in Afghanistan", un'area che ha affermato di non aver ricevuto "l'attenzione strategica, la direzione e le risorse che richiede urgentemente".<ref>{{Cita news |nome= Amanda |cognome= Hodge |titolo= Obama launches Afghanistan Surge |data= 19 febbraio 2009 |pubblicazione= The Australian |città= Sydney |url= http://www.theaustralian.com.au/archive/news/obama-launches-afghanistan-surge/story-e6frg6t6-1111118893671 |urlmorto= no |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20141018225217/http://www.theaustralian.com.au/archive/news/obama-launches-afghanistan-surge/story-e6frg6t6-1111118893671 |dataarchivio= 18 ottobre 2014 }}</ref> Ha sostituito il comandante militare in Afghanistan, il generale [[David D. McKiernan]], nel maggio [[2009]] con l'ex comandante delle [[United States Army Special Forces|Forze Speciali]], Lt. Gen. [[Stanley A. McChrystal]], indicando che l'esperienza di Forze Speciali di McChrystal avrebbe facilitato l'uso di tattiche di controinsorgenza nella guerra. Il 1 ° dicembre [[2009]] Obama ha annunciato l'impiego di un milione di militari aggiuntivi per l'Afghanistan e ha proposto di avviare il ritiro delle truppe a 18 mesi da quella data.<ref>Associated Press. (December 1, 2009). [http://www.msnbc.msn.com/id/34218604/ "Obama details Afghan war plan, troop increases"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100406225311/http://www.msnbc.msn.com/id/34218604/ |data=6 aprile 2010 }} MSNBC.</ref> Ciò è avvenuto nel luglio 2011. David Petraeus ha sostituito McChrystal nel giugno [[2010]], dopo che McChrystal Il personale ha criticato il personale della Casa Bianca in un articolo della rivista.<ref>{{Cita news |url=
Nell'ottobre [[2015]], la Casa Bianca ha annunciato un piano per mantenere indefinitamente le forze Usa in Afghanistan alla luce della peggiorata situazione della sicurezza.<ref>{{Cita web |url=
==== Israele ====
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Nel [[2014]], Obama ha paragonato il [[Sionismo|Movimento sionista]] al [[Movimento per i diritti civili degli afroamericani|movimento dei diritti civili negli Stati Uniti]]. Ha affermato che entrambi i movimenti cercano di portare giustizia e pari diritti ai popoli storicamente perseguitati. Ha spiegato: "Per me, essere pro-Israele e pro-ebreo è parte integrante dei valori che ho combattuto da quando ero politicamente consapevole e ho iniziato a farmi coinvolgere nella politica".
Il 23 dicembre [[2016]], sotto l'amministrazione Obama, gli Stati Uniti si sono astenuti dalla risoluzione 2334 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, consentendole effettivamente di passare.<ref>{{Cita news |cognome=Collinson |nome=Stephen |cognome2=Wright |nome2=David |cognome3=Labott |nome3=Elise |titolo=US Abstains as UN Demands End to Israeli Settlements |url=
==== Libia ====
{{Vedi anche|Intervento militare in Libia del 2011}}
[[File:Vladimir Putin and Barack Obama (2015-09-29) 04.jpg|thumb|left|Il Presidente Obama incontra il Presidente russo [[Vladimir Putin]] per discutere sulla Siria e Daesh, 29 settembre [[2015]]]]
Nel febbraio [[2011]], hanno avuto inizio in Libia le proteste contro il dittatore [[Mu'ammar Gheddafi]] nel lungo periodo come parte della [[Primavera araba]]. Presto diventarono violenti. Nel mese di marzo, mentre le forze fedeli a Gheddafi avanzavano sui ribelli in tutta la Libia, chiede che una zona di volo senza limiti venga da tutto il mondo, tra cui l'Europa, la [[Lega araba]] e una risoluzione<ref>{{Cita web |url= http://mccain.senate.gov/public/index.cfm?FuseAction=PressOffice.FloorStatements&ContentRecord_id=b63b7b6f-a466-ba23-dea8-7bc024f54655 |titolo= Floor Statement by Senator McCain Introducing the Senate Resolution Calling for a No-Fly Zone in Libya |editore= Senate.gov |data= 14 marzo 2011 |accesso= 28 marzo 2011 |urlmorto= no |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110927155925/http://mccain.senate.gov/public/index.cfm?FuseAction=PressOffice.FloorStatements&ContentRecord_id=b63b7b6f-a466-ba23-dea8-7bc024f54655 |dataarchivio= 27 settembre 2011 }}</ref> approvata all'unanimità dal Senato Usa.<ref>{{Cita news|url= http://nationaljournal.com/congress/senate-passes-resolution-calling-for-no-fly-zone-over-libya-20110301?page=1 |titolo= Senate Passes Resolution Calling for No-Fly Zone Over Libya |pubblicazione= [[National Journal]] |data= 1º marzo 2011 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110511121418/http://nationaljournal.com/congress/senate-passes-resolution-calling-for-no-fly-zone-over-libya-20110301?page=1 |dataarchivio= 11 maggio 2011 }}</ref> In risposta al passaggio unanime della [[Risoluzione 1973 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite|risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite]] il 17 marzo, Gheddafi, che aveva precedentemente promesso di "non mostrare pietà" ai ribelli di Bengasi,<ref>{{Cita news|cognome= Winnett |nome= Robert |url=
==== Guerra civile siriana ====
Il 18 agosto [[2011]], diversi mesi dopo l'inizio della [[Guerra civile siriana]], Obama ha rilasciato una dichiarazione scritta che ha dichiarato: "È giunto il momento per il [[Bashar al-Assad|presidente Assad]] di mettersi da parte".<ref name=mustgo>{{Cita news|titolo=Assad must go, Obama says|url=https://www.washingtonpost.com/politics/assad-must-go-obama-says/2011/08/18/gIQAelheOJ_story.html|accesso=23 novembre 2015|pubblicazione=The Washington Post|data=18 agosto 2011|lingua=en|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151123095528/https://www.washingtonpost.com/politics/assad-must-go-obama-says/2011/08/18/gIQAelheOJ_story.html|dataarchivio=23 novembre 2015}}</ref><ref name=whstatem>{{Cita web |url=https://www.whitehouse.gov/blog/2011/08/18/president-obama-future-syria-must-be-determined-its-people-president-bashar-al-assad |titolo=President Obama: 'The future of Syria must be determined by its people, but President Bashar al-Assad is standing in their way.' |pubblicazione=sito della Casa Bianca |data=18 agosto 2011 |urlmorto=no |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160115053146/https://www.whitehouse.gov/blog/2011/08/18/president-obama-future-syria-must-be-determined-its-people-president-bashar-al-assad |dataarchivio=15 gennaio 2016 }}</ref> Questa posizione è stata ribadita nel mese di novembre 2015.<ref>{{Cita news|url=https://www.wsj.com/articles/obama-says-syrian-leader-bashar-al-assad-must-go-1447925671|titolo=Obama Says Syrian Leader Bashar al-Assad Must Go|autore=Colleen Nelson|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170302142014/https://www.wsj.com/articles/obama-says-syrian-leader-bashar-al-assad-must-go-1447925671|dataarchivio=2 marzo 2017}}</ref> Nel [[2012]] Obama ha autorizzato più programmi gestiti dalla CIA e dal Pentagono per addestrare i ribelli anti Assad. Il programma del Pentagono è stato successivamente ritrovato per fallire ed è stato formalmente abbandonato nell'ottobre 2015.<ref>{{Cita news|url=https://www.nytimes.com/2015/10/10/world/middleeast/pentagon-program-islamic-state-syria.html?_r=0|titolo=Obama Administration Ends Effort to Train Syrians to Combat ISIS|autore=Michael D. Shear|autore2=Helene Cooper|autore3=Eric Schmitt|accesso=20 febbraio 2016|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160212143858/http://www.nytimes.com/2015/10/10/world/middleeast/pentagon-program-islamic-state-syria.html?_r=0|dataarchivio=12 febbraio 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url=
Sulla scia di un [[Attacco chimico di Ghūṭa|attacco di armi chimiche]] in Siria, formalmente accusato dall'amministrazione Obama sul governo di Assad, Obama ha scelto di non applicare la "linea rossa" che aveva promesso<ref name="redline">{{Cita web|url=
==== Morte di Osama bin Laden ====
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[[File:President Obama on Death of Osama bin Laden.ogv|thumb|Indirizzo del Presidente Obama (9:28)<br />
''Anche disponibile:'' [[File:050111 Osama Bin Laden Death Statement audioonly.ogg|Solo audio]]]]
A partire dalle informazioni ricevute dagli operatori della Central Intelligence Agency nel luglio 2010, la CIA ha sviluppato informazioni nei successivi mesi che hanno determinato quello che credevano fosse il nascondiglio di [[Osama bin Laden]]. Viveva in isolamento in un grande complesso a [[Abbottabad]], Pakistan, una zona suburbana a 56 miglia da [[Islamabad]].<ref name="NYT-clues">{{Cita news|url= https://www.nytimes.com/2011/05/03/world/asia/03intel.html?pagewanted=all |titolo= Clues Gradually Led to the Location of Osama bin Laden |cognome= Mazzetti |nome= Mark |autore2= Helene Cooper |autore3= Peter Baker |data= 3 maggio 2011 |pubblicazione= The New York Times |accesso= 4 maggio 2011 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110503190900/http://www.nytimes.com/2011/05/03/world/asia/03intel.html?pagewanted=all |dataarchivio= 3 maggio 2011 |urlmorto= no }}</ref> Il capo della CIA, [[Leon Panetta]], ha riferito ciò al presidente Obama nel marzo 2011.<ref name="NYT-clues" /> Incontrando i suoi consiglieri di sicurezza nazionale nel corso delle sei settimane successive, Obama ha respinto un piano per bombardare il complesso e ha autorizzato un "raid chirurgico" da condurre dal [[Navy Seal]].<ref name="NYT-clues" /> L'operazione è avvenuta il 1º maggio 2011 e ha portato alla morte di bin Laden.<ref name="WP-binLaden">{{Cita web |url=
==== Discussioni nucleari in Iran ====
{{Vedi anche|Piano d'azione congiunto globale}}
[[File:Barack Obama talks with Benjamin Netanyahu (8637772147).jpg|thumb|Obama parla con [[Benjamin Netanyahu]], marzo [[2013]]]]
Nel novembre [[2013]], l'amministrazione Obama ha avviato negoziati con l'Iran per impedire l'acquisizione di [[armi nucleari]], che includevano un accordo interinale. I negoziati hanno durato due anni con numerosi ritardi, con un accordo che è stato annunciato il 14 luglio 2015. L'accordo, intitolato "[[Accordo sul nucleare iraniano]]", ha visto l'eliminazione delle sanzioni in cambio di misure che impedirebbero a l'Iran di produrre armi nucleari. Mentre Obama ha salutato l'accordo come un passo verso un mondo migliore, l'accordo ha richiamato una forte critica dalla ala repubblicani e conservatrice e dal primo ministro israeliano [[Benjamin Netanyahu]].<ref>{{Cita web |titolo= Iran deal reached, Obama hails step toward 'more hopeful world' |url=
==== Rapporti con Cuba ====
[[File:Handshake between the President and Cuban President Raúl Castro.jpg|thumb|Il Presidente Obama incontra il Presidente cubano [[Raúl Castro]] a Panama, aprile [[2015]]]]
Dalla primavera del [[2013]] sono stati condotti incontri segreti tra gli Stati Uniti e Cuba nelle sedi neutre del Canada e della [[Città del Vaticano]].<ref>{{Cita news |cognome= Warren |nome= Strobel |titolo= Secret talks in Canada, Vatican City led to Cuba breakthrough |url=
Nel dicembre [[2014]], dopo le riunioni segrete, è stato annunciato che Obama, con Papa Francesco come intermediario, aveva negoziato un ripristino delle relazioni con Cuba, dopo quasi sessant'anni di distensione.<ref>{{Cita news |nome= Barbie Latza |cognome= Nadeau |url= http://www.thedailybeast.com/articles/2014/12/17/the-pope-s-diplomatic-miracle-ending-the-u-s-cuba-cold-war.html |titolo= The Pope's Diplomatic Miracle: Ending the U.S.–Cuba Cold War |pubblicazione= The Daily Beast |data= 17 dicembre 2014 |accesso= 18 dicembre 2014 |urlmorto= no |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20141218000806/http://www.thedailybeast.com/articles/2014/12/17/the-pope-s-diplomatic-miracle-ending-the-u-s-cuba-cold-war.html |dataarchivio= 18 dicembre 2014 }}</ref> Il The New Republic ha ritenuto che il Cuban Thow fosse "il miglior risultato della politica estera di Obama". Il 1º luglio [[2015]] il presidente Barack Obama ha annunciato che i rapporti diplomatici formali tra Cuba e gli Stati Uniti riprenderanno e le ambasciate sarebbero state aperte a Washington e all'Avana. Le rispettive sezioni "interessi" dei paesi nelle capitali di un altro sono state aggiornate rispettivamente alle ambasciate il 20 luglio e il 13 agosto 2015.
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==== Discorso di Hiroshima ====
Il 27 maggio 2016, 2½ mesi prima del 71º anniversario del [[Bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki|bombardamento atomico statunitense di Hiroshima]] che ha concluso la [[Seconda guerra mondiale]], Obama è diventato il primo presidente americano a visitare Hiroshima, in Giappone. Accompagnato dal primo ministro giapponese [[Shinzō Abe]], Obama ha reso omaggio alle vittime del bombardamento nel [[Museo della Pace di Hiroshima|Museo della Memoria della Pace di Hiroshima]].<ref>{{Cita web|url=
==== Russia ====
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== Dopo la Presidenza ==
[[File:2017-05-25 Angela Merkel, Barack Obama (Deutscher Evangelischer Kirchentag 2017 in Berlin und Wittenberg) by Sandro Halank–5.jpg|thumb|Barack Obama insieme ad [[Angela Merkel]] durante una discussione a tavola rotonda presso la Porta di Brandeburgo in occasione del Congresso protestante tedesco a Berlino e Wittenberg nel [[2017]]]]
La presidenza di Barack Obama si è conclusa a mezzogiorno il 20 gennaio [[2017]], subito dopo l'[[Insediamento presidenziale di Donald Trump|insediamento]] del suo successore repubblicano [[Donald Trump]].<ref>{{Cita news|cognome=Korte|nome=Gregory|url=
Durante le elezioni presidenziali del Comitato Nazionale Democratico del 2017, l'amministrazione Obama ha esortato Tom Perez a concorrere contro Keith Ellison e il presidente Barack Obama ha chiamato personalmente i membri del DNC per votare per Perez.<ref>{{Cita web|cognome=Carter|nome=Zach|cognome2=Marans|nome2=Daniel|titolo=Obama All But Endorses Tom Perez Against Keith Ellison For DNC Chair|url=http://www.huffingtonpost.com/entry/obama-keith-ellison-dnc_us_585460a1e4b0b3ddfd8cd1b5|sito=Huffington Post|data=16 dicembre 2016|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170301180419/http://www.huffingtonpost.com/entry/obama-keith-ellison-dnc_us_585460a1e4b0b3ddfd8cd1b5|dataarchivio=1º marzo 2017}}</ref>
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Obama ha viaggiato a [[Kensington Palace]] in [[Inghilterra]] e ha incontrato il [[Henry del Galles|principe Harry]] il 27 maggio [[2017]]; Obama ha poi twittato che i due hanno discusso dei loro valori fondamentali e hanno offerto le loro condoglianze a seguito dell'[[Attentato del 22 maggio 2017 a Manchester|attentato di Manchester Arena]] verificatosi cinque giorni prima.<ref>{{Cita news|url=http://thehill.com/blogs/blog-briefing-room/news/335406-obama-visits-prince-harry-at-kensington-palace|titolo=Obama visits Prince Harry at Kensington Palace|nome=Brooke|cognome=Seipel|data=27 maggio 2017|editore=The Hill}}</ref>
Il primo giugno, dopo che il presidente Trump ha annunciato il ritiro degli Stati Uniti dall'[[Accordo di Parigi (2015)|accordo di Parigi]], Obama ha pubblicato una dichiarazione in disaccordo con la scelta: "Ma anche in assenza di leadership americana, anche se questa amministrazione si unisce a una piccola manciata di nazioni che respingono il futuro, sono fiducioso che i nostri stati, le città e le imprese potranno aumentare e fare ancora di più per aprire la strada e aiutare a proteggere il nostro pianeta per le generazioni future."<ref>{{Cita news|url=
Barack Obama ha tenuto un discorso pubblico a Montréal il 6 giugno 2017.<ref>{{Cita news|url=http://montrealgazette.com/news/local-news/the-environment-inequality-trump-what-will-obama-talk-about-in-montreal|titolo=Obama delivers message of hope to Montreal audience|nome=Allison|cognome=Hanes|data=7 giugno 2017|editore=Montreal Gazette|accesso=9 giugno 2017|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170608123802/http://montrealgazette.com/news/local-news/the-environment-inequality-trump-what-will-obama-talk-about-in-montreal|dataarchivio=8 giugno 2017}}</ref>
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|nome_onorificenza = Collare dell'Ordine del re Abd al-Aziz (Arabia Saudita)
|collegamento_onorificenza = Ordine del re Abd al-Aziz
|data = 3 giugno 2009<ref>{{Cita news|titolo=Barack Obama and the king's bling|url=
}}
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Obama è stato fin dall'inizio un avversario delle politiche dell'amministrazione Bush in [[Iraq]].<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Chinta Strausberg |data=26 settembre 2002 |pubblicazione=[[Chicago Defender]] |p=1 |titolo=Opposition to war mounts |url=http://www.highbeam.com/doc/1P3-220062931.html |accesso=3 febbraio 2008 |urlmorto=no |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091014113726/http://www.highbeam.com/doc/1P3-220062931.html |dataarchivio=14 ottobre 2009 }}</ref> Il 2 ottobre [[2002]], il giorno in cui il presidente [[George W. Bush]] e il Congresso hanno approvato la risoluzione congiunta che ha autorizzato l'invasione dell'Iraq,<ref>{{Cita pubblicazione |autore=[[White House Press Secretary|Office of the Press Secretary]] |data=2 ottobre 2002 |titolo=President, House Leadership Agree on Iraq Resolution |editore=[[Executive Office of the President of the United States|The White House]] |url=http://georgewbush-whitehouse.archives.gov/news/releases/2002/10/20021002-7.html |accesso=17 febbraio 2008 |urlmorto=no |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100913164023/http://georgewbush-whitehouse.archives.gov/news/releases/2002/10/20021002-7.html |dataarchivio=13 settembre 2010 }} {{cita news|autore=Michael Tackett|data=3 ottobre 2002|pubblicazione=Chicago Tribune|p=1|titolo=Bush, House OK Iraq deal; Congress marches with Bush|url=http://pqasb.pqarchiver.com/chicagotribune/access/203569641.html?dids=203569641:203569641&FMT=ABS&FMTS=ABS:FT|accesso=3 febbraio 2008|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081218011655/http://pqasb.pqarchiver.com/chicagotribune/access/203569641.html?dids=203569641:203569641&FMT=ABS&FMTS=ABS:FT|dataarchivio=18 dicembre 2008}}</ref> Obama ha affrontato la prima grande manifestazione contro la guerra al [[Kluczynski Federal Building]]<ref>{{Cita news |autore=Bill Glauber |data=3 ottobre 2003 |pubblicazione=Chicago Tribune |p=1 |titolo=War protesters gentler, but passion still burns |url=http://pqasb.pqarchiver.com/chicagotribune/access/203569621.html?dids=203569621:203569621&FMT=ABS&FMTS=ABS:FT |accesso=3 febbraio 2008 |urlmorto=no |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080617150444/http://pqasb.pqarchiver.com/chicagotribune/access/203569621.html?dids=203569621:203569621&FMT=ABS&FMTS=ABS:FT |dataarchivio=17 giugno 2008 }} {{Cita news |autore=Chinta Strausberg |data=3 ottobre 2002 |pubblicazione=Chicago Defender |p=1 |titolo=War with Iraq undermines U.N. |url=http://www.highbeam.com/doc/1P3-220379051.html |citazione=Photo caption: Left Photo: Sen. Barack Obama along with Rev. Jesse Jackson spoke to nearly 3,000 anti-war protestors (below) during a rally at Federal Plaza Wednesday. |accesso=28 ottobre 2008 |urlmorto=no |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091014211715/http://www.highbeam.com/doc/1P3-220379051.html |dataarchivio=14 ottobre 2009 }} {{Cita news |autore=Greg Bryant |data=2 ottobre 2002 |editore=[[Medill School of Journalism#Medill News Service - Chicago|Medill News Service]] |titolo=300 protesters rally to oppose war with Iraq |url=http://74.125.95.104/search?q=cache:joI6vZO9y4UJ:mesh.medill.northwestern.edu/mnschicago/archives/2002/10/300_protesters.html |accesso=3 febbraio 2008 |urlmorto=sì }} {{Cita pubblicazione |autore=Marilyn Katz |data=2 ottobre 2007 |titolo=Five Years Since Our First Action |editore=Chicagoans Against War & Injustice |url=http://www.noiraqwar-chicago.org/?p=127 |accesso=17 febbraio 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110721192331/http://www.noiraqwar-chicago.org/?p=127 |dataarchivio=21 luglio 2011 }} {{Cita news |titolo=300 attend rally against Iraq war |autore=Greg Bryant |autore2=Jane B. Vaughn |pubblicazione=Daily Herald (Arlington Heights) |p=8 |url=http://nl.newsbank.com/nl-search/we/Archives?p_product=ADHB&p_theme=adhb&p_action=search&p_maxdocs=200&p_text_search-0=300%20AND%20attend%20AND%20rally%20AND%20against%20AND%20Iraq%20AND%20war&s_dispstring=300%20attend%20rally%20against%20Iraq%20war%20AND%20date(10/3/2002%20to%2010/3/2002)&p_field_date-0=YMD_date&p_params_date-0=date:B,E&p_text_date-0=10/3/2002%20to%2010/3/2002)&xcal_numdocs=20&p_perpage=10&p_sort=YMD_date:D&xcal_useweights=no |data=3 ottobre 2002 |accesso=28 ottobre 2008 }} Mendell (2007), pp. 172–177.</ref> di Chicago, prendendo posizione contro la guerra.<ref>{{Cita news |autore=Barack Obama |data=2 ottobre 2002 |titolo=Remarks of Illinois State Sen. Barack Obama Against Going to War with Iraq |url=http://www.barackobama.com/2002/10/02/remarks_of_illinois_state_sen.php |editore=BarackObama.com |accesso=3 febbraio 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080130204029/http://www.barackobama.com/2002/10/02/remarks_of_illinois_state_sen.php |dataarchivio=30 gennaio 2008 }}</ref><ref>{{Cita news |autore=John McCormick |data=3 ottobre 2007 |pubblicazione=Chicago Tribune |p=7 |titolo=Obama marks '02 war speech; Contender highlights his early opposition in effort to distinguish him from his rivals |url=http://pqasb.pqarchiver.com/chicagotribune/access/1351610621.html?dids=1351610621:1351610621&FMT=ABS&FMTS=ABS:FT |citazione=Strategul principal al campaniei senatorului Barack Obama are doar 14 secunde de filmare a ceea ce reprezintă unul din momentele esențiale ale carierei politice a candidatului la președinție. Filmul, obținut de la un post TV din Chicago, arată discursul din 2002 al lui Obama împotriva iminentei invazii a Irakului. |accesso=28 ottobre 2008 |urlmorto=no |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081218011609/http://pqasb.pqarchiver.com/chicagotribune/access/1351610621.html?dids=1351610621:1351610621&FMT=ABS&FMTS=ABS:FT |dataarchivio=18 dicembre 2008 }} {{Cita news |autore=Abdon M. Pallasch |data=3 ottobre 2007 |pubblicazione=Chicago Sun-Times |p=26 |titolo=Obama touts anti-war cred; Kicks off tour 5 years after speech critical of going to Iraq |url=http://nl.newsbank.com/nl-search/we/Archives?p_product=CSTB&p_theme=cstb&p_action=search&p_maxdocs=200&s_dispstring=headline(Obama%20touts%20anti-war%20cred)%20AND%20date(all)&p_field_advanced-0=title&p_text_advanced-0=(Obama%20touts%20anti-war%20cred)&xcal_numdocs=20&p_perpage=10&p_sort=YMD_date:D&xcal_useweights=no |accesso=28 ottobre 2008 }}</ref> Il 16 marzo [[2003]], il giorno in cui il presidente Bush ha dato un [[ultimatum]] di 48 ore a [[Saddam Hussein]], in cui ha chiesto di lasciare l'Iraq prima dell'arrivo delle truppe statunitensi, Obama ha parlato al più grande raduno di Chicago contro la guerra al [[Richard J. Daley Center]] e ha detto alla folla che "non è troppo tardi" per fermare la guerra.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Office of the Press Secretary |data=16 marzo 2003 |titolo=President Bush: Monday "Moment of Truth" for World on Iraq |editore=The White House |url=http://georgewbush-whitehouse.archives.gov/news/releases/2003/03/20030316-3.html |accesso=17 febbraio 2008 |urlmorto=no |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100603215947/http://georgewbush-whitehouse.archives.gov/news/releases/2003/03/20030316-3.html |dataarchivio=3 giugno 2010 }} {{Cita news |autore=Associated Press |data=17 marzo 2003 |pubblicazione=Chicago Sun-Times |p=1 |titolo='Moment of truth for the world'; Bush, three allies set today as final day for Iraq to disarm or face massive military attack |url=http://nl.newsbank.com/nl-search/we/Archives?p_product=CSTB&p_theme=cstb&p_action=search&p_maxdocs=200&s_dispstring=headline(Moment%20of%20truth%20for%20the%20world)%20AND%20date(all)&p_field_advanced-0=title&p_text_advanced-0=(Moment%20of%20truth%20for%20the%20world)&xcal_numdocs=20&p_perpage=10&p_sort=YMD_date:D&xcal_useweights=no |accesso=3 febbraio 2008 }}</ref>
Obama ha detto che, se eletto, farà tagli di bilancio di decine di miliardi di dollari, cesserà gli investimenti in sistemi di difesa missilistica "non testata" si opporrà ad armare lo spazio esterno, "rallenterà lo sviluppo di Future Combat Systems", e cercherà di eliminare tutte le [[armi nucleari]]. Obama sostiene lo sviluppo di fine di nuove armi nucleari, riducendo l'arsenale nucleare degli Stati Uniti, alla ricerca di un divieto globale di produzione di materiale fissile, e cercando di negoziare con la Russia per ridurre il livello di allerta sui missili balistici intercontinentali.<ref>{{Cita video|autore=Barack Obama |data=22 ottobre 2007 |titolo=Obama-Caucus4Priorities |url=
Nel novembre [[2006]] Obama ha chiesto un graduale ritiro delle truppe statunitensi dall'Iraq e l'apertura del dialogo diplomatico con la [[Siria]] e l'[[Iran]].<ref>Pentru text și fișiere audio, vezi: {{Cita pubblicazione |nome=Barack |cognome=Obama |titolo=A Way Forward in Iraq |data=20 novembre 2006 |url=http://www.thechicagocouncil.org/hottopics_details.php?hottopics_id=52 |editore=Chicago Council on Global Affairs |accesso=14 gennaio 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080112022507/http://www.thechicagocouncil.org/hottopics_details.php?hottopics_id=52 |dataarchivio=12 gennaio 2008 }}</ref> In un discorso del marzo [[2007]] per il gruppo di lobby proisraelian AIPAC, ha detto che il modo principale per prevenire lo sviluppo di armi nucleari da parte dell'Iran sono i colloqui e la diplomazia. Obama ha affermato di non impegnarsi nella diplomazia diretta presidenziale con l'Iran senza condizioni preliminari.<ref>{{Cita pubblicazione |url=http://www.barackobama.com/issues/foreignpolicy/ |titolo=Barack Obama and Joe Biden's Plan to Secure America and Restore Our Standing |editore=Obama for America |accesso=22 settembre 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080222012011/http://www.barackobama.com/issues/foreignpolicy/ |dataarchivio=22 febbraio 2008 }}</ref><ref>{{Cita news|url=
In un editoriale nel dicembre 2005, pubblicato sul ''Washington Post'', e il ''Save Darfur'' nel mese di aprile del 2006, Obama ha chiesto un'azione più forte per fermare il [[genocidio]] nella regione sudanese del [[Darfur]].<ref>{{Cita news |nome=Barack |cognome=Obama |autore2=Sam Brownback |titolo=Policy Adrift on Darfur |data=27 dicembre 2005 |url=
In materia economica, nel mese di aprile 2005, ha difeso le politiche sociali del New Deal di [[Franklin D. Roosevelt]] e si è opposto alle proposte repubblicane per stabilire conti privati per la protezione sociale.<ref>{{Cita news |nome=Ben A |cognome=Franklin |titolo=The Fifth Black Senator in U.S. History Makes F.D.R. His Icon |data=1º giugno 2005 |url=http://www.washingtonspectator.com/articles/20050601obama_1.cfm |pubblicazione=Washington Spectator |accesso=14 gennaio 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070102091959/http://www.washingtonspectator.com/articles/20050601obama_1.cfm |dataarchivio=2 gennaio 2007 }}</ref> Dopo l'uragano Katrina, Obama ha preso posizione contro l'indifferenza del governo di fronte alle crescenti disparità economiche tra le classi sociali, chiedendo ad entrambi i partiti politici di adoperarsi per il ripristino della rete sociale affidabile per i poveri. Poco dopo aver annunciato la sua candidatura alla presidenza, Obama ha affermato di sostenere l'assistenza sanitaria universale negli Stati Uniti, Obama propone di pagare gli insegnanti attraverso sistemi tradizionali basati sulle valutazioni delle prestazioni, assicurando che i sindacati apportino modifiche attraverso procedure di contrattazione collettiva.
Nel settembre [[2007]] ha accusato i gruppi di interesse di distorcere il codice fiscale statunitense.<ref>{{Cita news |titolo=A Speech On the Economy, Opportunity and Tax Policy with Senator Barack Obama |data=18 settembre 2007 |url=http://www.taxpolicycenter.org/events/obama.cfm |editore=Tax Policy Center |accesso=14 gennaio 2008 |urlmorto=no |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080412085918/http://taxpolicycenter.org/events/obama.cfm |dataarchivio=12 aprile 2008 }}</ref> Il suo piano eliminerebbe le tasse per i pensionati con un reddito inferiore a {{formatnum:50000}} $ all'anno, eliminerebbe tagli alle tasse per coloro che guadagnano oltre 250.000 $ l'anno e tagli d'imposta su dividendi e profitti,<ref>{{Cita pubblicazione |titolo=Study:Bush tax cuts favor wealthy |data=13 agosto 2004 |url=
Obama ha incoraggiato i democratici ad avvicinarsi agli evangelici e ad altri gruppi religiosi.<ref>{{Cita news |nome=Michael |cognome=Lerner |titolo=U.S. Senator Barack Obama Critiques Democrats' Religiophobia |data=3 luglio 2006 |url=http://www.tikkun.org/rabbi_lerner/news_item.2006-07-02.3949597607 |pubblicazione=Tikkun Magazine |accesso=14 gennaio 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070120063953/http://www.tikkun.org/rabbi_lerner/news_item.2006-07-02.3949597607 |dataarchivio=20 gennaio 2007 }} {{Cita pubblicazione |url=http://www.beliefnet.com/story/194/story_19473_1.html |titolo=Sen. Barack Obama: Call to Renewal Keynote Address |data=28 giugno 2006 |pubblicazione=Beliefnet |accesso=14 gennaio 2008 |urlmorto=no |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070121113231/http://www.beliefnet.com/story/194/story_19473_1.html |dataarchivio=21 gennaio 2007 }}</ref> Nel dicembre [[2006]] si è unito al senatore [[Sam Brownback]] (repubblicano, del [[Kansas]]) al ''Vertice globale sull'[[AIDS]] e la Chiesa'' organizzata dai leader religiosi Kay e [[Rick Warren]].<ref>{{Cita news |nome=Manda |cognome=Gibson |titolo=At Global AIDS Summit, Churches Challenged to Take the Lead |data=28 giugno 2006 |url=http://www.purposedriven.com/en-US/HIVAIDSCommunity/StartingAMinistry/churches_challenged_to_take_the_lead.htm |pubblicazione=PurposeDriven.com |accesso=14 gennaio 2008 |urlmorto=no |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080116135553/http://www.purposedriven.com/en-US/HIVAIDSCommunity/StartingAMinistry/churches_challenged_to_take_the_lead.htm |dataarchivio=16 gennaio 2008 }}</ref> Insieme a Warren e Brownback, Obama ha fatto un test HIV, come ha fatto in Kenya meno di quattro mesi prima.<ref>{{Cita news |titolo=Screaming Crowds Welcome U.S. Senator 'Home' |data=27 agosto 2006 |url=
Un metodo utilizzato dagli analisti politici per misurare l'ideologia politica è quello di confrontare i voti annuali degli ''Americans for Democratic Action'' (ADA) con quelli dell<nowiki>'</nowiki>''American Conservative Union'' (ACU).<ref>{{Cita news |autore=William Mayer |url=
== Famiglia e religione ==
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Si è attirato le critiche di progressisti, come il giornalista David Sirota, quando votò per confermare [[Condoleezza Rice]] come [[Segretario di Stato degli Stati Uniti|Segretario di Stato]], quando votò a favore di una legge di [[azione collettiva]] "scritta dalle multinazionali", e per "essersi rifiutato di criticare apertamente" la guerra in Iraq, nonostante si fosse presentato come un candidato contro la guerra.<ref>David Sirota, [http://www.thenation.com/doc/20060626/sirota Mr. Obama Goes to Washington], ''The Nation'', 26 giugno 2006</ref>
Il professore afro-americano Cornel West, dell'[[Università di Princeton]], sollevò forti dubbi su Obama, in particolare sulla scarsa trasparenza dei finanziamenti per la campagna elettorale.<ref>[
A un anno dal suo insediamento alla Casa Bianca, si moltiplicarono gli articoli critici sul suo operato. Obama in campagna elettorale aveva inserito nel suo programma la fine della [[guerra in Iraq]] e la riduzione delle truppe in [[Afghanistan]], nonché una nuova politica di apertura e di pace nei confronti dell'[[Iran]]. L'aumento delle truppe in Afghanistan, l'assenza di un<nowiki>'</nowiki>''[[exit strategy]]'' dall'Iraq, il mantenimento di leggi controverse, come il [[patriot act]] di Bush, alimentarono le tesi critiche<ref>{{cita web|url=http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=30351|titolo=Il pacifista Obama aumenta le spese di guerra|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111105075245/http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=30351|dataarchivio=5 novembre 2011}}</ref>. Anche il seguito della gestione degli [[affari esteri]] è stata oggetto di apprezzamenti non sempre positivi, per i suoi limitati conseguimenti<ref>Zaki Laïdi, ''Limited Achievements: Obama’s Foreign Policy'', 978-1-349-43757-3, 978-1-137-02087-1 Palgrave Macmillan US 2012.</ref>.
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== Risultati elettorali ==
* '''[[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2012|Elezioni Presidenziali negli Stati Uniti del 2012]]'''
** Barack Obama (D), 332 grandi elettori (51,1% di voti)<ref name="CNN2012Results">{{en}}[
** [[Mitt Romney]] (R), 206 grandi elettori (47,2% di voti)<ref name="CNN2012Results" />
* '''[[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2008|Elezioni presidenziali negli Stati Uniti del 2008]]'''
** Barack Obama (D), 365 grandi elettori (52,9% di voti)<ref name="CNN2008Results">{{en}}[
** [[John McCain]] (R), 173 grandi elettori (45,7% di voti)<ref name="CNN2008Results" />
* '''2004 Elezione al Senato Federale'''
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Il presidente Obama, secondo varie ricerche, andando indietro di cinque secoli, sarebbe anche parente del generale della seconda guerra mondiale [[George Smith Patton]] e del musicista [[Quincy Jones]].<ref name="History News Network" /><ref name="Honolulu Star Bulletin" /> Sempre secondo la New England Historic Genealogical Society Obama sarebbe anche un lontano cugino dell'attore [[Brad Pitt]], del generale separatista [[Robert Edward Lee]] e addirittura del primo ministro inglese [[Winston Churchill]].<ref name="messaggero" />
Nel suo libro autobiografico, ''[[I sogni di mio padre]]'', lo stesso Obama ha sostenuto di avere scoperto che uno degli antenati della madre era cugino di secondo grado di [[Jefferson Davis]], primo e unico presidente degli [[Stati Confederati d'America]]. Altri studi genealogici hanno evidenziato che Obama è cugino di ottavo grado dell'ex vicepresidente [[Dick Cheney]]. La scoperta, fatta dalla stessa moglie, Lynn Cheney, è stata annunciata il 17 settembre [[2007]], ed è stata confermata dal portavoce di Cheney e da quello di Obama, Bill Burton.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://209.85.135.104/search?q=cache:NRYjtO3B8msJ:archiviostorico.corriere.it/2007/ottobre/17/Antenato_comune_per_Cheney_Obama_co_8_071017002.shtml+lynn%2Bcheney%2Bobama&hl=it&ct=clnk&cd=1&gl=it&lr=lang_it/ Corriere della Sera del 17 ottobre [[2008]] ] |date=luglio 2018 |bot=Emanuele676 }}</ref><ref>[
La notizia è stata ripresa dal [[New York Post]] del 18 ottobre [[2008]].<ref>[https://web.archive.org/web/20120907170205/http://www.nypost.com/seven/10172007/news/regionalnews/dissing_cousins__obama__cheney.htm Articolo del New york Post del 17 ottobre 2007])</ref> Secondo nuove versioni, Cheney e Obama sarebbero cugini di 8º grado, mentre è confermato il grado di parentela fra Bush e Obama.
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* {{cita web|1=http://obama.senate.gov/|2=U.S. Senate office|lingua=en|accesso=7 settembre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080907154055/http://obama.senate.gov/|dataarchivio=7 settembre 2008|urlmorto=sì}}
* {{en}} [
;Altri
* {{cita web|http://documentazione.altervista.org/#KerryBush|Trascrizioni (in italiano) dei dibattiti presidenziali USA}}
* {{cita web|
{{PresidentiUSA
|periodo = 20 gennaio [[2009]] - 20 gennaio [[2017]]
|