Black site: differenze tra le versioni

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[[File:CIA Secret Prisons.svg|miniatura|350x350px|Le nazioni coinvolte nelle attività di [[Extraordinary rendition]] e nei programmi di detenzione della [[Central Intelligence Agency]] secondo un rapporto del 2013 della Open Society Foundation.<ref>{{Cita web|url=httphttps://www.transcend.org/tms/2013/02/the-latin-american-exception-how-a-washington-global-torture-gulag-was-turned-into-the-only-gulag-free-zone-on-earth/|titolo=TRANSCEND MEDIA SERVICE|editore=TRANSCEND Media Service}}</ref><ref>{{Cita web|url=httphttps://www.opensocietyfoundations.org/projects/globalizing-torture|titolo=CIA Secret Detention and Torture|editore=opensocietyfoundations.org|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130220112418/http://www.opensocietyfoundations.org/projects/globalizing-torture|dataarchivio=20 febbraio 2013}}</ref>]]
 
Un '''black site''' (in italiano '''sito nero'''), nel [[glossario militare]], indica una località in cui viene portato avanti un progetto segreto e non ufficiale, da parte di una [[istituzione]] o di uno [[Stato]], in violazione dello [[Stato di diritto]].
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Essendo prive di controlli ufficiali, in dette detenzioni possono venire eseguiti "interrogatori avanzati" , equiparati a sistemi di [[tortura]]. La locuzione ''black site'' può riferirsi a strutture controllate dalla [[Central Intelligence Agency]] e utilizzate dal governo degli [[Stati Uniti d'America]] per la sua [[guerra al terrorismo]] allo scopo di [[Detenuto fantasma|detenere]] presunti combattenti nemici illegittimi.<ref name="Bbc070214">{{Cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/6360817.stm}}</ref>
 
Il Presidente statunitense [[George W. Bush|George Bush]] ammise l'esistenza di prigioni segrete gestite dalla CIA nel corso di un discorso tenuto il 6 settembre 2006.<ref>{{Cita news|url=httphttps://www.cnn.com/2006/POLITICS/09/06/bush.speech/index.html|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060906193917/http://www.cnn.com/2006/POLITICS/09/06/bush.speech/index.html|dataarchivio=6 settembre 2006}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/americas/5321606.stm}}
</ref> L'affermazione che i siti neri esistessero fu avanzata dal ''[[The Washington Post|Washington Post]]'' nel novembre del 2005 e precedentemente dalle organizzazioni umanitarie non governative.<ref>{{Cita news|url=httphttps://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2005/11/01/AR2005110101644.html}}</ref>
 
== Note ==