Storia ecclesiastica (Socrate Scolastico): differenze tra le versioni

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Socrate afferma che lo stimolo alla scrittura del libro sia dovuto ad un certo Teodoro, di cui si allude nel proemio del secondo libro come un "santo di Dio", e sembra pertanto che si tratti di un monaco o di un esponente dell'alto clero. In una compilazione del VI secolo l'opera di Socrate fu combinata con quelle degli storici contemporanei [[Sozomeno]] e [[Teodoreto]], oscurando così le differenze fino ai giorni nostri, quando i ritratti individuali della serie degli imperatori cristiani furono separati uno dall'altro grazie agli studi di [[Hartmut Leppin]], ''Von Constantin dem Großen zu Theodosius II'' (Göttingen, 1996).
 
La ''Storia Ecclesiasticaecclesiastica'' fu pubblicata per la prima volta in greco da Robert Estienne, sulla base del ''Codex Regius 1443'' (Parigi, 1544). La traduzione in latino di [[Johannes Christophorson]] (1612) è importante per le varianti testuali. L'edizione moderna più importante venne realizzata da [[Henricus Valesius]] (Henri Valois, Parigi, 1668), che utilizzò il ''Codex Regius'', un ''Codex Vaticanus'' e un ''Codex Florentinus'', ed anche la tradizione indiretta di [[Theodorus Lector]] (Codex Leonis Alladi). L'edizione critica recente del testo è stata curata da G.C. Hansen e pubblicata nella serie Griechischen Christlichen Stiftsteller (Berlin:Akademie Verlag) 1995.
 
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[[Categoria:Letteratura cristiana antica]]