Proci: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Omega Bot (discussione | contributi)
m Bot: rimuovo template:Avvisounicode da voci con lingue ormai supportate dai browser come da discussione
Fix link puntante a disambigua
Riga 5:
 
La narrazione di [[Omero]], che li mostra come parassiti, dimoranti nella reggia per anni, sarebbe incomprensibile a noi moderni se non considerassimo la [[Xenia (antica Grecia)|sacralità della ospitalità]] presso la civiltà greca (a tal proposito si legga la voce [[Filemone e Bauci]]). Perciò è rilevante lo stratagemma di Penelope la quale, per ritardare il momento della scelta, ingegnò l'astuzia della [[Tela di Penelope|tela]]. Infatti, disse ai Proci che ne avrebbe scelto uno quando avrebbe finito di tessere la tela ma, segretamente, di notte, la disfaceva ogni volta, dovendo così sempre ricominciare il lavoro da capo e ritardando il momento della scelta di uno dei Proci.
Al ritorno, Ulisse, che si presenta sotto mentite spoglie vestendosi da mendicante, prevale sui Proci in una gara di tiro con l'arco organizzata da Penelope per scegliere definitivamente il futuro sposo, che si risolve nella loro strage, grazie anche all'aiuto della dea [[Atena]], che fiacca le forze dei pretendenti in maniera che non riescano a tendere l'arco e dunque partecipare alla gara. Solo Ulisse infatti riuscirà a tendere l'arco, incoccare e centrare il bersaglio; quindi col medesimo arco inizierà la strage dei Proci. Con l'aiuto dei servitori fedeli [[Eumeo]] e [[Filezio]] e del figlio [[Telemaco]] Ulisse elimina a uno a uno tutti i pretendenti e i traditori itacesi. Nella strage si salvano solo l'aedo [[Femio]] e l'araldo [[Medonte (Odissea)|Medonte]], fedeli al re di [[Itaca]].
 
{{vedi anche|Odissea}}