Croce celtica: differenze tra le versioni

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Il significato più comunemente assegnato a questo simbolo è quello solare, unito ad un significato di tramite e collegamento tra mondo terreno e mondo celeste, dovuto al fatto che sovente l'asse orizzontale viene ricondotto alla rappresentazione della dimensione terrena mentre quello verticale alla dimensione celeste.
 
Nell'analisi del simbolo della croce celtica è importante porre attenzione al centro della croce, il punto fisso che tutte le tradizioni sono concordi a designare simbolicamente come il Polo, perché è attorno ad esso che si effettua la rotazione del mondo, rappresentata generalmente dalla ruota, sia presso i [[Celti]] sia presso i [[Caldei]] e gli [[Indù]]. Il centro, il punto fisso, è il [[Chakravarti]] o monarca universale: letteralmente è colui che fa girare la ruota, colui cioè che, posto al centro di tutte le cose, ne dirige il movimento senza parteciparvi egli stesso, o che secondo l'espressione di [[Aristotele]], ne è il [[motore immobile]].<ref name="academia.edu">[httphttps://www.academia.edu/1972717/Storia_ed_uso_della_croce_celtica_nella_destra_politica_italiana, ''Storia ed uso della croce celtica nella destra politica italiana'', Settentrione - Rivista di Studi italo-finlandesi n.20/2008 a cura della Società finlandese di Lingua e Cultura Italiana]</ref>. Secondo [[René Guénon]] si tratta di un simbolo di movimento, che indica una rotazione intorno ad un centro immobile.
La forza vorticosa di rivoluzione ciclica sviluppatasi dal centro, motore immobile, porta ad una trasposizione in chiave [[metapolitica]] che rimanda al capo di un popolo, che deve essere l'Essere puro per ordinare in modo sacro la società che è destinato a governare senza che, però, gli umori e le pulsioni inferiori della massa lo possano turbare.<ref name="academia.edu"/>.