Automotore FS 214: differenze tra le versioni

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== La serie 214.4000 ==
 
[[Immagine:Catania Porto FCE.jpg|thumb|upright=1.4|left|Una ''214.4000'' FS all'opera sulla Metropolitana di Catania]]
Le locomotive della serie 4000 costruite, in numero di 319 unità tra il [[1979]] e il [[1986]]<ref name="LocoDiesel/70">{{cita|Nascimbene, Vanni, ''FS Trenitalia''|p.&nbsp;70|LocoDiesel}}.</ref>, dagli stabilimenti di produzione [[SOCIMI]] di Milano, [[Antonio Badoni Lecco]] e Officine [[Greco (azienda)|Greco]] vennero progettate con lo scopo di sostituire in alcuni servizi, di manovra e di brevi tradotte in linea, le locomotive di manovra dei gruppi più obsoleti, tra cui le ''Sogliole'' e le [[Automotore FS 213|213]], [[Automotore FS 215|215]] e [[Automotore FS 218|218]] ormai per lo più in cattivo stato. La prima ordinazione venne fatta nel [[1978]] e l'anno successivo vennero consegnate le prime due unità prototipo immatricolate come 214.4001-4002<ref>Beppe Tronconi, ''Automotori 214.4000'', in ''I treni'', 17 (1996), n.&nbsp;171, pp.&nbsp;12-18.</ref>.
 
[[Immagine:Catania Porto FCE.jpg|thumb|upright=1.4270px|left|Una ''214.4000'' FS all'opera sulla Metropolitana di Catania]]
 
Il progetto congiunto SOCIMI-FS prevedeva la costruzione di una piccola e versatile locomotiva che adottava un [[motore diesel]] a 4 tempi a iniezione diretta a 8 cilindri disposti a "V" raffreddato ad aria; il modello era l'LM 7300 prodotto dagli [[VM Motori|Stabilimenti Meccanici VM]] di [[Cento (Italia)|Cento]] da 175&nbsp;kW di potenza a 1800 giri al minuto ma tarato a 95&nbsp;kW allo scopo di sfruttarne le possibilità con un buon margine di sovraccarico momentaneo e quindi di durata ed affidabilità. L'impostazione generale della locomotiva, scelta dalle FS, prevedeva di massima le stesse caratteristiche complessive delle serie 214.1000 e macchine simili rifuggendo da soluzioni più moderne e differenti. Per la trasmissione del moto fu scelto quindi il [[cambio (meccanica)|convertitore idraulico di coppia]] [[Voith]] del tipo L33U, costruito dalla [[Breda Costruzioni Ferroviarie|Breda]] su licenza, con tre marce selezionabili che permettevano di raggiungere le velocità di 11, 21 e 35&nbsp;km/h. In manovra invece era stabilito, mediante un selettore un diverso rapporto di trasmissione che limitava la velocità a 20&nbsp;km/h. La trasmissione era seguita da un riduttore-invertitore Breda che infine trasmetteva il moto alle ruote per mezzo di due [[Catena di trasmissione|catene tipo duplex]]<ref name="iT2">{{cita|''Nuova serie''|pp.&nbsp;8-9|iT2}}.</ref>.